giovedì 20 maggio 2021

REVIEW PARTY "Il grido della rosa" di Alice Basso {GARZANTI}

 Buongiorno amici dei libri, ben tornati sul blog... Lo so, lo so, sto un po' latitando ma mi sto dedicando molto alla lettura in questo periodo! 
Oggi sono qui per parlarvi di una scrittrice made in Italy con un grande talento...




Autrice: Alice Basso
Titolo: Il grido della rosa
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 20 maggio 2020
Pagine: 304

Torino, 1935. Mancano poche settimane all’uscita del nuovo numero della rivista di gialli «Saturnalia». Anita è intenta a dattilografare con grande attenzione: ormai ama il suo lavoro, e non solo perché Sebastiano Satta Ascona, che le detta la traduzione di racconti americani pieni di sparatorie e frasi a effetto, è vicino a lei. Molto vicino a lei. Alla sua scrivania Anita è ancora più concentrata del solito, ancora più immersa in quelle storie, perché questa volta le protagoniste sono donne: donne detective, belle e affascinanti, certo, ma soprattutto brave quanto i colleghi maschi. Ad Anita sembra un sogno. A lei, che mal sopporta le restrizioni del regime fascista. A lei, che ha rimandato il matrimonio per lavorare. A lei, che legge libri proibiti che parlano di indipendenza, libertà e uguaglianza. A lei, che sa che quello che accade tra le pagine non può accadere nella realtà. Nella realtà, ben poche sono le donne libere e che non hanno niente da temere: il regime si fregia di onorarle, di proteggere persino ragazze madri e prostitute, ma basta poco per accorgersi che a contare veramente sono sempre e solo i maschi, siano uomini adulti o bambini, futuri soldati dell’Impero. E così, quando Gioia, una ragazza madre, viene trovata morta presso la villa dei genitori affidatari di suo figlio, per tutti si tratta solo di un incidente: se l’è andata a cercare, stava di sicuro tentando di entrare di nascosto. Anita non conosce Gioia, ma non importa: come per le sue investigatrici, basta un indizio ad accendere la sua intuizione. Deve capire cosa è successo veramente a Gioia, anche a costo di ficcare il naso in ambienti nei quali una brava ragazza e futura sposa non metterebbe mai piede. Perché la giustizia può nascondersi nei luoghi più impensabili: persino fra le pagine di un libro.
La nuova protagonista nata dalla penna acuta di Alice Basso ha conquistato tutti: le classifiche dei libri più venduti, i lettori che sono già fan della ghostwriter Vani Sarca e la stampa più autorevole. Anita è entrata nel cuore di chiunque ami il potere dei libri, le investigazioni ricche di misteri e e protagoniste uniche nel loro genere



Da secoli la donna ha dovuto combattere con le unghie e con i denti per non restare come carta da parati ai margini della storia: ogni donna, nel suo piccolo, deve lottare per avere un suo posto nel mondo ed Anita, la nostra protagonista, non fa differenza, anzi... si lancia a capofitto nella lotta per emanciparsi.
E' il 1935, siamo alle porte della Seconda Guerra Mondiale ed il mondo è già in subbuglio per gli avvenimenti che li aspettano da lì a pochi anni, ed Anita fa la dattilografa per "Saturnalia" una rivista di gialli, le piace molto il suo lavoro e la compagnia di Sebastiano, che le detta attentamente i brani da dattilografare.
Anita sente la presenza dell'uomo che non la lascia indifferente, ma ancora di più, lei è affascinata dalle storie che trascrive: esse raccontano di donne detective, belle, intelligenti, estremamente scaltre e capaci, molto più dei colleghi uomini. 
Anita rimane molto colpita ed ispirata da queste storie, dal ruolo centrale che queste donne ricoprono con coraggio e grandiosità, e sente che dentro lei, che è già una ribelle, monta ancora di più un fuoco che la incendia totalmente quando, viene ritrovato il corpo di Gioia, una ragazza madre, 
 trovata nella casa dei genitori affidatari di suo figlio. Sembra solo uno sfortunato incidente, o almeno è quello che si vuol far credere.
Anita, memore delle storie di detective che legge, ed estremamente acuta, sente che qualcosa non va, basta una briciola e sa che si scoperchierebbe un mistero molto fitto... sente però, che questa briciola va assolutamente trovata perchè Gioia ha diritto ad avere una sua giustizia ed Anita è consapevole di potergliela donare, oltre che potersi regalare un'emozione, prima di ritrovarsi sposata con Corrado.



Non avevo mai letto nulla di Alice Basso e quando mi è stato proposto di leggere questo romanzo ho recuperato, logicamente, anche il precedente volume sempre relativo alla storia di Anita.
Anita è una donna che difficilmente riesce a vivere bene le regole limitanti imposte alle donne del tempo: ci troviamo in una Torino in pre-conflitto mondiale e si sa, le donne ricoprono ruoli davvero minimi ed ai margini, Anita però ha voglia di vivere, vivere veramente, sentirsi libera, appagata ed è per questo che decide di rimandare il matrimonio con Corrado e dedicarsi per qualche mese alla dattilografia, insieme a Sebastiano, di cui percepisce molto bene la presenza in ufficio.
Anita è una ribelle, legge libri che non dovrebbe, fa scelte che non andrebbero fatte, si ribella contro le imposizioni sociali dell'epoca e si prende del tempo per se.
Decisamente un'anima irrequieta, impossibile da non amare.
La nostra amata protagonista sente di avere un compito e comincia la sua investigazione relativa alla morte misteriosa di Gioia: questa ricerca porterà a sconvolgenti scoperte e attrarrà il lettore in maniera magnetica, tempestandolo da ogni parte di colpi di scena e azione, oltre che a regalargli anche momenti di ilarità e spunti di riflessione.


Alice Basso è stata capace di emozionarmi, regalarmi delle ore di relax puro, nelle quali ho sperimentato ogni sorta di emozione: mi sono sentita schiacciata dal peso delle convenzioni sociali degli anni '30, mi sono sentita grata per vivere in un momento in cui la donna, nonostante abbia ancora motivi per cui combattere, possa sperimentare un'esistenza piena, mi sono sentita nel pieno dell'azione durante tutta l'investigazione e mi sono sentita grata perchè, come Anita, di donne, nella storia, ce ne sono state davvero e hanno reso possibile la mia stessa vita libera.
L'autrice ha uno stile intrigante, magnetico ed è molto brava nelle descrizioni, sia dei luoghi sia del tempo: ho divorato ogni pagina e sono rimasta molto soddisfatta della mia lettura, che mi ha coinvolta ed emozionata. 
Il finale apre le porte ad una nuova avventura di Anita, che non vedo l'ora di leggere...









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