venerdì 23 agosto 2019

REVIEW PARTY "L'ombra" di Melanie Raabe {CORBACCIO}

Buongiorno amici dei libri, ben tornati!
Come vi avevo promesso nell'ultimo post oggi, 23 agosto, torno operativa e lo faccio con la recensione di uno psicothriller con i fiocchi...

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Titolo: L’ombra
Autore: Melanie Raabe
Genere: Thriller
Casa Editrice: Corbaccio
Pagine: 420 
Prezzo: Ebook €9,99 – Cartaceo €18,60
Data di pubblicazione: 22 Agosto 2019


L’avrebbe fatto. Avrebbe ucciso tutti. Ma soprattutto lei. Norah.
«L’11 febbraio ucciderai al Prater un uomo di nome Arthur Grimm. Di tua spontanea volontà. E con ottime ragioni.» Con questo oscuro messaggio sibilato in una strada di Vienna da una vecchia mendicante, la giovane giornalista Norah si ritrova catapultata indietro nel tempo. Perché proprio un 11 febbraio di tanti anni prima, quando ancora viveva a Berlino, era successa una cosa orribile che aveva segnato per sempre la sua vita e che l’aveva spinta a cambiare città. Detto questo, le parole della mendicante sono solo un macabro scherzo che non ha a che fare con lei, visto che fra l’altro non conosce nessun Arthur Grimm.
Ma improvvisamente a Nora sorge un sospetto atroce: davvero non conosce nessun Grimm? Cosa è successo veramente nella notte peggiore di tutta la sua vita? E perché, adesso, Norah arriva perfino a temere per la sua incolumità?
L’ombra è il terzo psicothriller di un’autrice in costante ascesa, da mesi in classifica in Germania e venduto in tutto il mondo. Melanie Raabe costruisce con eccezionale maestria una trappola mortale che pagina dopo pagina imprigiona la protagonista e inchioda il lettore al libro fino alla fine.
Dopo aver chiuso un capitolo della sua vita a Berlino, la giornalista Norah, prende coraggio e fa le valigie e partire alla volta di Vienna, con la speranza di ritrovare un po' della serenità persa.
Durante uno dei suoi primi giorni a Vienna la giovane viene a contatto, in maniera casuale, con una mendicante che le rivela un'inquietante profezia: Norah, l'undici febbraio, ucciderà un uomo di nome Arthur Grimm.
Norah resta interdetta, soprattutto perchè la data profetizzata è collegata ad un evento traumatico del suo passato e questo la inquita non poco, ed inoltre la giornalista è confusa anche, e soprattutto, perchè non conosce nessuno che si chiami Arthur Grimm.
Più ci pensa e più iniziano ad accadere delle cose strane nella sua quotidianità che la spingono ad iniziare a ricercare quest'uomo e comprendere cosa si nasconda dietro l'assurda profezia della mendicante.
Le cose si complicano sempre di più, e Norah, nonostante sia assolutamente convinta di non rischiare di cadere in un giochetto così assurdo, è sempre più sull'orlo di una crisi, che potrebbe spingerla a mettere in discussione tutta se stessa e la sua moralità, oltre che costare la vita a questo misterioso Arthur Grimm.
Sarà capace Norah di resistere agli impulsi che si sono innestati in lei grazie ai giochetti subdoli che qualcuno le ha rivolto?
Gli amanti del thriller conosceranno già piuttosto bene Melanie Raabe, già autrice di altri due psicothriller che hanno conquistato il mondo e che questa volta ci pone davanti ad un dilemma, che sfocia a sua volta in una scelta: possono una serie di condizionamenti lavorare sulla nostra mente così tanto da farci arrivare a commettere un tremendo omicidio?
Norah, la nostra giornalista protagonista, è sicuramente uno dei punti di forza del romanzo poichè è un personaggio dotato di un suo vero e proprio spessore donatole, anche, dal passato che le è stato costruito attorno, che ci aiutano in una comprensione più completa del personaggio, che è stato costruito anche per fare da portabandiera alla diversità e al femminismo.
La giornalista è tosta, a volte estenuante e difficile da comprendere, talvolta bizzarra ed insolita ma che è capace di trascinarci con lei in profondità, tra le menzogne e la verità.
Non è solo Norah a rendere il romanzo unico, anche il resto del "cast", che sono creati tutti con l'apposito compito di rappresentare le mille sfaccettature della gente, passando anche per dei clichè, che vengono intrecciate impeccabilmente creando una naturale e variopinta fauna "da parati" che innalza il livello del romanzo notevolmente.
Un aspetto molto intrigante del romanzo è che, a volte, ci viene proposto un punto di vista alternativo a quello di Norah, ed è la voce di un uomo che ci raggiunge forte e chiaro, ma che non rivela la sua vera identità fino alla conclusione della storia e che trova la sua esatta collocazione all'interno della narrazione.
Il romanzo è uno psicothriller con i fiocchi, poichè c'è qualcuno che si nasconde nell'ombra e che tira le fila, cercando di scombussolare in tutti i modi la psiche di Norah, minandole ogni sicurezza, giocando "al gatto e al topo" senza mai palesarsi, stuzzicandola nei modi più disparati, nel tentativo di plagiarla e usarla come una bambolina nelle sue mani, alimentando la sua paranoia e portandola all'esasperazione.
La storia mantiene per tutto il tempo una certa ed interessante coerenza puntellata di giochi psicologici e terrificanti con un finale soddisfacente in cui tutti i singoli elementi riescono a combinarsi alla perfezione, incastrandosi e donandoci un quadro generale complesso e geniale, e nonostante la soluzione, se si fa attenzione a tutto, potrebbe essere intuibile ciò non toglie nulla alla godibilità della storia e del suo finale.
Promosso a pieni voti!

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