venerdì 26 febbraio 2021

REVIEW PARTY "L'inganno delle buone azioni" di Kiley Reid {GARZANTI}

 Buongiorno amici dei libri,
questo periodo è per me davvero complesso, ci sono tante cose a cui pensare, che si sommano ad un dolore vero e profondo, ma per fortuna un buon libro aiuta, almeno per un po', a volare alto con la fantasia e a distrarsi...



Titolo: L'inganno delle buone azioni
Autore: Kiley Reid
Editore: Garzanti
Pagine: 304
Prezzo: 17,90€

Alix è una donna e una madre di successo. Tutto, intorno a lei, è perfetto. Nel suo blog dispensa consigli su come realizzarsi ed essere felici, ma soprattutto esorta le persone a confidare nell’importanza delle buone azioni. Nell’importanza di aiutare chi è meno fortunato. Lei, che è una privilegiata, non crede nei privilegi e nei preconcetti. Per questo, affida la figlia a Emira, anche se per la sua cerchia di conoscenti il colore della pelle della giovane potrebbe rappresentare un problema. Ma un giorno, al supermercato, Emira viene accusata di aver rapito la bambina: non può certo essere la baby-sitter di una famiglia così per bene. Nessuno le crede, tutti si limitano a giudicarla in base all’apparenza. In risposta a quest’ingiustizia, Alix decide di accrescere il proprio impegno: tesse le lodi di Emira ogni volta che ne ha l’occasione, le offre un contratto a lungo termine e si scaglia contro tutti coloro che l’hanno ritenuta colpevole senza appello. Inizia una lotta contro i pregiudizi. Una lotta un po’ troppo appariscente. Forse Alix ha qualcosa da nascondere. Forse teme che il velo di ipocrisia di cui per anni si è fatta schermo scivoli via e metta a nudo la verità. Perché le buone azioni non sempre sono spontanee. A volte dissimulano segreti e false intenzioni. A volte dietro il bene può celarsi il male.
Un caso editoriale per mesi in vetta alle classifiche in Inghilterra e in America, venduto in tutto il mondo e nominato al Man Booker Prize. Un esordio che scardina le leggi della letteratura e della società e che ha fatto parlare di sé su quotidiani e riviste di ogni paese. Non si è più gli stessi dopo averlo letto. Una storia senza tempo. Un romanzo potente e schietto. Un romanzo necessario.


Emira è una baby sitter venticinquenne ed una sera viene chiamata improvvisamente da Alix Chamberlain, la donna per cui lavora, che le chiede di occuparsi della piccola Briar, portandola fuori di casa, perchè c'è stato un problema a casa.
Emira, nonostante l'ora, accetta, recupera Briar e si reca presso un alimentari della zona... è tutto come sempre, se non fosse che, la guardia di sicurezza la trattiene con un'accusa ignobile: secondo la guardia di sicurezza, infatti, la giovane babysitter avrebbe rapito la piccola, questo solo perchè Emira, al contrario di Briar, è nera.
Si crea un momento di vero e proprio scompiglio, dove un altro cliente, tra la piccola folla che si è creata, si trova a riprendere tutta la scena, mentre Emira è costretta a chiamare la famiglia Chamberlain per chiedere aiuto.
L'incidente per Emira si potrebbe chiudere qui, ma Alix, che lavora nel mondo social, non è pronta a lasciar scivolare via la questione, tremendamente colpita dall'offesa recata alla sua giovane babysitter, che sta vivendo già un momento molto delicato della sua vita.
Alix resta molto toccata dall'episodio che ha visto come protagonista Emira e decide di utilizzare la sua immagine, la sua faccia, e perchè no... anche la sua stessa razza per far emergere il problema e porlo all'attenzione di tutti coloro che, attraverso le sue piattaforme social, può raggiungere.
Le due donne iniziano a conoscersi e questo rapporto fa emergere dettagli del passato di Alix che la avvicinano ancora di più alla giovane ed entrambe si trovano ad intraprendere un viaggio delicato tra le discriminazioni razziali, ancora all'ordine del giorno, tra il divario sociale, tra la ricchezza, la povertà, i privilegi e molto molto altro...

Ci troviamo davanti ad un romanzo d'esordio volto alla denuncia di una piaga sociale ancora, nel 2021, presente in tutto il mondo: il razzismo, le discriminazioni razziali.
Arriviamo da un anno complesso, sotto ogni punto di vista, che ha dato vita ad un movimento anti razziale che ha operato soprattutto in un'America spaccata totalmente da questo fenomeno.
Emira ed Alix sono diverse, completamente opposte: Emira è una ragazza giovane, nera, che proviene da una famiglia umile, mentre Alix proviene da una famiglia ricca, che non le ha mai fatto mancare nulla, facendola vivere negli agi, oltre che, avendole donato un retaggio genetico caucasico non l'ha mai posta in una condizione di svantaggio per il colore della sua pelle.
L'autrice si fa portavoce, in maniera ironica ma al contempo incisiva, di questa denuncia, accompagnando qualsiasi tipo di lettore che si imbatte in questa sua storia, che potrebbe tranquillamente essere tratta da una storia vera, visto la sua semplice naturalezza che si colloca perfettamente nel nostro quotidiano, bombardato di storie di razzismo, di bullismo e chi più ne ha più ne metta...
Le sue protagoniste, Alix ed Emira, sono due personaggi estremamente reali, che si collocano perfettamente nella nostra dimensione, sono quindi dotate di una tridimensionalità interessante, che le rende due protagoniste complesse, ben articolate e costruite con sagacia ed intelligenza.
Interessante come l'autrice renda questa sua storia una miccia, un punto di partenza per un'analisi più approfondita del nostro tempo, che sta tentando di cambiare la storia, ma fatica ancora.
Ho letto questo romanzo in poco tempo, è pertanto scritto in maniera scorrevole, senza fronzoli e con uno stile pulito e lineare, che vola dritto al punto e ne esalta la denuncia implicita.
Apprezzatissimo!





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