nn voglio perdermi in chiacchiere perchè la recensione di oggi è bella corposa!
Autore: John Grisham
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Pagine: 528
Prezzo: 20,90€
Data di uscita: 24 Novembre 2020
Grisham, come saprete tutti, è un autore famosissimo, tra gli esponenti del thriller mondiale, che anche questa volta ha sfornato una bellissima storia, capace di toccare proprio alcuni degli argomenti più delicati della nostra epoca, ed io sono qui a parlarne, con le mie colleghe, proprio nella giornata contro la violenza sulle donne, direi che è assolutamente un segno del destino, ma andiamo con ordine...
Siamo in Mississipi, agli inizi degli anni '90, quando l'avvocato Jake Brigance viene chiamato per rappresentare un ragazzino che si è macchiato di un terribile omicidio: Drew, sedicenne, ha ucciso Stuart Kofer, vicesceriffo della contea, nonchè uomo di sua madre.
Jake, da professionista quale è, decide di accettare il caso e garantire un processo giusto a questo ragazzino, che ammette le sue colpe, ma che evidentemente nasconde qualcosa di più.
Jake, dopo aver assunto il caso, si trova di fronte l'intera popolazione della città perchè nessuno può concepire la sua scelta di rappresentare l'assassino di un poliziotto; arrivano minacce a profusione, oltre che occhiatacce maligne e cattiverie di ogni genere. La vita dell'avvocato è messa in grave pericolo, ma lui, ben conscio di tutto quello che rischia, non riesce ad abbandonare Drew, che non era altro che un ragazzino fragile, giovane, impaurito dal mondo.
La verità emerge presto però, Drew si è fatto giustizia da solo, Stuart non era l'uomo che tutti credevano che fosse, era un uomo privo di morale, violento, capace di controllare la vita di Josie, la sua donna, e dei due figli di lei, con inaudita cattiveria e con atti deplorevoli.
Jake, avvalendosi di tutta la collaborazione che può ottenere da Drew, spalanca la porta su una crudissima verità...
Ogni tassello posato da Grisham è posto con un preciso scopo, ogni virgola ed ogni parola non è mai sprecata, e va a creare un intersecato puzzle ricco di minuzie e dettagli.
I suoi personaggi sono decisamente ben descritti, con molte sfaccettature, con dentro tutto il bene ed il male del mondo, al fine di mostrare che ogni storia non è fatta solo di vittime e carnefici, ma che le due figure possono fondersi. Tutti i personaggi bucano la pagina, sono tridimensionali e reali.
I temi affrontati dall'autore sono estremamente forti, due in particolare: la violenza domestica, in questo caso su Josie e i suoi figli, da parte di un uomo e anche la pena di morte.
Attualmente sono due temi davvero roventi, in molti luoghi del mondo, infatti, è ancora presente la pena di morte, argomento che spacca in due il mondo da decenni e che ancora pone i riflettori sulla sua questione: è, infatti, eticamente corretto togliere la vita ad un uomo, seppur un criminale, capace di compiere atti immondi?
Altro argomento, protagonista totale della storia, è quello della violenza domestica, appunto, che ancora, nel 2020 miete vittime come fossero foglie che cadono dagli alberi in autunno: siamo ancora costantemente vittime di persone che vogliono controllarci e manipolarci, fino ad arrivare a violenze psicologiche, fisiche e, talvolta, mortali.
Rimango molto toccata dal fatto che un uomo di grande rilievo come Grisham, capace di influenzare le persone attraverso le sue storie, abbia deciso di schierarsi in maniera così netta contro questo tipo di violenza, e per questo mi sento di ringraziarlo, perchè ogni persona che si esponga in questa costante lotta è una persona che può aiutarci a cambiare il mondo.
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