lunedì 12 ottobre 2020

REVIEW PARTY "La torre dell'alba" di Sarah J. Maas {MONDADORI}

 E come vi dicevo... Ecco la seconda recensione di oggi!



Titolo: La torre dell'alba
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori (Oscar Vault)
Serie: Il tono di ghiaccio
Data pubblicazione: 13 Ottobre 2020
Genere: Fantasy
Pagine: 672
Formato: digitale (euro 7,99) cartaceo (euro 17,00)

Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un'alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l'ultima speranza per l'Erilea. Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico. Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo.



Come già saprete se mi conoscete un po' è che mi piace molto la Maas, che ormai seguo assiduamente!
Siamo arrivati al sesto volume di questa saga che si riconferma una delle opere meglio strutturate dell'autrice e stiamo avvicinandosi sempre più al gran finale, anche se io non sono psicologicamente pronta!
Ma riprendiamo un attimo il filo della trama: Chaol si sta recando nel continente meridionale per assolvere ad una missione di stato, in quanto molto vicino al nuovo Re di Adarlan, che ripone in lui molta fiducia.
Vorrebbe, inoltre, riuscire a camminare di nuovo, dopo che ha subito un gravissimo incidente in battaglia, che lo avrebbe ucciso se non avesse avuto un aiuto.
Chaol risente tremendamente di questa sua nuova condizione, che lo rende insofferente nei confronti della sua stessa situazine, che non lo fa sentire completo, che lo rende un uomo, a suo dire, a metà. E' per questo che Chaol, durante la sua missione, vuole recarsi a Torre Cesme, dimora di una delle migliori guaritrici, che spera potrà ridargli l'uso delle gamba.
La missione di stato invece è importantissima per gli equilibri del regno, l'uomo infatti deve riuscire a portare il khagan dalla loro parte, affinchè un suo coinvolgimento potrebbe ribaltare totalmente le sorti della battaglia che impazza.
Destreggiandosi tra bugie e burattinai, Chaol, finalmente riesce anche a recarsi a Torre Cesme, dove Yrene, appena diventata guaritrice, dopo un'iniziale riluttanza legata al suo passato, decide di curarlo, scontrandosi in maniera molto forte con tutte le verità che si celano dietro al guerriero e che la espongono al pericolo dando origine ad un'avventura che dovrà affrontare insieme a lui e a Nesryn nel tentativo di smascherare chi gestisce i giochi a loro insaputa.


Ed eccoci qui, siamo al sesto libro, il libro dedicato a Chaol, evidentemente, ed è uno dei più interessanti della serie!
Chaol ha appena avuto un terribile incidente ed è ridotto sulla sedia a rotelle e questo lo fa sentire davvero a disagio, si sente spezzato, a metà ed ha bisogno di sentirsi di nuovo un uomo intero, ed è per questo che si imbarca in questa missione, nel tentativo di sistemare questo suo problema, oltre che sistemare faccende molto importanti del regno, insieme a Nesryn, che ha preso il suo posto come capo della Guardia.
Questo romanzo nasce come una novella, ma è evidente che la Maas ha ritenuto opportuno renderlo un volume effettivo della serie vista la mola di informazioni che aveva la necessità di trasmettere e sono sicura che sia stata una scelta intelligente perchè è evidente che si incastri perfettamente nell'intreccio della serie.
Chaol è il protagonista assoluto del volume e risalta molto per il suo carattere, per la sua forza e la sua determinazione degni di un eroe mitologico. In questo volume trova tutto lo spazio che un pochino gli era stato negato negli altri, e devo essere sincera, questo mi ha soddisfatto e ho davvero apprezzato moltissimo il suo personaggio, come mai avevo potuto fare.
Un elemento di forza della storia è sicuramente la sua ambientazione descritta dalla Maas in maniera totalmente evocativa, straordinariamente reale, tangibile e tridimensionale.
Inutile dire che la capacità dell'autrice di tessere una rete ben strutturata rende questo romanzo perfetto nell'enorme trama generale della serie; la penna della Maas scorre fluida e va a comporre un puzzle ben equilibrato che intreccia fantasy, young-adult e romance in maniera impeccabile, con descrizioni minuziose, dialoghi intelligenti e storyline coinvolgenti: il tutto converge in una trama lussureggiante, coinvolgente e ricca di colpi di scena che si muove veloce su una montagna russa di emozioni. 






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