mercoledì 14 ottobre 2020

REVIEW PARTY "La guerra dei papaveri" di R.F.Kuang {MONDADORI}

 Buongiorno amici dei libri, bentornati!
Oggi partiamo a bomba con la recensione di...



Titolo: La guerra dei papaveri
Autore: R. F. Kuang
Editore: Mondadori (Oscar Vault)
Serie: The Poppy War  #1
Data pubblicazione: 13 Ottobre 2020
Genere: Fantasy
Pagine: 480
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 22,00)

Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell'Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell'antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.



Rin è una ragazza orfana, dotata di particolari capacità sciamaniche, che proviene dai bassi fondi della società e che si trova costretta a rifiutare ad un matrimonio combinato ed iscriversi ad un'accademia militare: Rin non può tollerare, infatti, di essere ridotta semplicemente ad essere una moglie-oggetto, di continuare a vivere in una condizione di schiavitù perenne della società.
E' chiaro fin dall'inizio che il destino di Rin è legato a doppio filo con quello dell'Impero Nikara, diviso dai conflitti e dall'opportunismo da tutti coloro che desiderano contendersene il comando.
La ragazza è davvero particolare, coraggiosa, ribelle, forte, pronta a sacrificare gli anni migliori per essere libera di essere se stessa, e non costretta a vivere alle spalle di un uomo che non saprebbe mai darle ciò di cui ha bisogno.
Il percorso di Rin comincia all'accademia militare di Sinegard, dove deve omologarsi alla rigidità ed alle regole impostele: qui, Rin, apprende l'arte della magia, oltre che del combattimento, della strategia e della logica, insieme al maestro Jiang, e al suo rivale Nehza.
Il lettore, però, dopo questa prima parte "tranquilla" viene catapultato letteralmente in guerra e non gli viene risparmiato nulla, l'autore, infatti, ha caricato questa seconda parte di momenti cruenti, dolorosi ed atroci, che non risparmieranno proprio nessuno.
Questa seconda parte è decisamente più frenetica, adrenalinica, energica oltre che decisamente più oscura e crudele.


Non voglio rischiare di cadere in spoiler perciò non mi addentrerò nei dettagli di questa storia, ma vorrei concentrarmi su Rin e sullo stile pazzesco dell'autore!
Rin è una protagonista che io personalmente ho amato molto, credo che abbia in se delle caratteristiche che trovo davvero affascinanti: la ragazza, infatti, è una delle protagoniste femminili che più mi sono trovata ad apprezzare negli ultimi anni. Mi ha ricordato un po' Mulan, passatemi il paragone, pronta a sacrificarsi per un bene comune, ad inserirsi in un ambiente molto diverso dal suo, come quello dell'accademia militare e uscirne come un'eroina, nonostante le evidenti difficoltà.
Rin è coraggio allo stato puro, Rin è determinazione e grinta, Rin è sangue, sudore e forza.


E' abbastanza evidente, quindi, che questa protagonista, un po' magica, mi sia davvero piaciuta, e questo mi riconduce a parlarvi dello stile dell'autore, che con la sua protagonista ha fatto davvero un lavoro egregio, caratterizzandola in maniera sapiente, rendendola in grado di bucare la pagina, costruendola in maniera tridimensionale, oltre che in continua e costante evoluzione.
L'autrice è stata in grado di parlarci, in maniera molto diretta, di un problema sociale davvero molto difficile da debellare nel nostro mondo: quello dell'uso della droga, che è uno degli argomenti più trattati lungo tutta la narrazione, raccontando quanto, sì, potrebbe far sentire potenti, ma solo prima di distruggere ogni parte di se, assuefando corpo e mente perdendo se stessi.
Non vedo davvero l'ora di poter leggere il seguito di questo libro, che mi ha rapita anche se a volte davvero impressionata, sperando di poter presto rispondere ai punti di domanda lasciati in sospeso dall'autrice... che non si può dire non sia stata capace di generare continua curiosità in me!




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