venerdì 17 luglio 2020

REVIEW PARTY "Il gioco della devozione" di S.R.Masters {GARZANTI}

Buongiorno a tutti e buon venerdì 17!
Quale giornata migliore per un po' di mistero?

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Titolo: Il gioco della devozione
Autore: S.R.Masters
Editore: Garzanti
Genere: Thriller
Pagine: 416
Prezzo: 19,00€
Data di uscita: 16 Luglio 2020

L'unico rumore è lo scoppiettare del fuoco e il respiro del mare. Adeline, Rupesh, Steve, Jen e Will sono intorno al falò intenti a fare un gioco. Un gioco, chiamato «La devozione», in cui si giurano amicizia eterna, come solo a quindici anni è possibile. Fino a quando Will non mette tutti alla prova chiedendo se resterebbero suoi amici anche se diventasse un serial killer, descrivendo il modus operandi in cui ucciderebbe le sue vittime. Un silenzio pieno di parole gela l'aria. Ma poi una risata smorza l'atmosfera. Si tratta solo del solito burlone. Eppure, quindici anni dopo, due persone vengono uccise proprio nel modo in cui lo aveva immaginato Will. E quest'ultimo sembra essere scomparso nel nulla. Solo Adeline, Rupesh, Jen e Steve sanno quello che è successo quella sera d'estate, quali scenari sono stati predetti. Solo loro possono unire gli indizi e avanzare un'accusa. Un'accusa contro un loro amico. Fino a che limite si può essere fedeli ad un legame? Fino a che punto un gioco innocente rimane tale? Fino a dove può spingersi la fantasia senza intaccare la realtà? La soluzione è nelle loro mani. Ma devono fare in fretta perché un nuovo gioco è cominciato. Un gioco molto più pericoloso in cui non ci sono regole. 


E' l'estate del 1997 quando Adeline, Will, Steve, Jen e Rupesh sono attorno al fuoco a giurarsi di essere amici per sempre, a fare il cosiddetto "gioco della devozione", che prevede di impegnarsi a mantenere l'amicizia nonostante tutto ciò che possa accadere.
Giochi da adolescenti, nulla di più, fino al momento in cui Will sciocca tutti chiedendo se sarebbero rimasti suoi amici anche se lui fosse diventato un serial killer; il momento è reso ancora più teso dalla dovizia con cui Will descrive quello che sarebbe il suo modus operandi, lasciando letteralmente gli amici a bocca aperta, fino al momento in cui lui dichiara essere solo uno scherzo, una battuta e l'imbarazzo finisce lì.
Le loro strade si dividono, la loro piccola cittadina non è più il fulcro delle loro esistenze e tutti loro hanno portato avanti progetti e stili di vita diversi, ma quando dopo quindici anni vengono misteriosamente invitati a partecipare ad una sorta di riunione della ex banda tutti accettano e ritornano all'ovile, lasciando da parte le loro nuove vite, ma Will non si presenta ed i quattro ragazzi, ormai cresciuti, si interrogano sulla sua mancanza e ricordano la conversazione avuta molti anni prima, scoprendo, quasi per gioco, che due omicidi, curiosamente, sono stati compiuti proprio come l'amico aveva minuziosamente descritto: sconvolti ed un po' inquietati iniziano a cercare Will, ma qualcuno gioca nell'ombra con loro inviando loro dei messaggi ed innescando un nuovo gioco, a cui sono costretti a partecipare, altrimenti, e questo viene chiarito dal "burattinaio", qualcuno si farà molto male.
Il loro sospetto ricade subito su Will, ma non c'è alcuna sicurezza che sia così, anche se nessun altro era al corrente di cosa successe quella notte di quindici anni prima.
Il gioco ha inizio...


Che dire? Questo thriller a me è piaciuto molto!
Chi mi conosce da un po' ormai saprà che questo genere di libri mi piace sempre moltissimo e mi coinvolge in maniera viscerale e questo libro non fa eccezione!
La prima cosa interessante del libro è il doppio filone che segue le vicende dei ragazzi, infatti, attraverso dei flashback, la narrazione si sdoppia tra il 2015, l'anno "presente", e il passato, quando i protagonisti erano solo dei ragazzini: questo tipo di gioco narrativo a me piace particolarmente perchè espone il lettore ad una visione globale e completa di tutti gli elementi che servono per risolvere il mistero rendendolo parte integrante dell'indagine stessa, inoltre crea uno spessore narrativo molto intrigante che si inghiotte totalmente il lettore che crede di avere il pieno controllo della storia proprio perchè la vede da due punti di vista differenti, nonostante poi per arrivare al gran finale sia necessario attraversare una serie di eventi scioccanti e pieni di suspense narrati in capitoli abbastanza corposi, raccontati direttamente dai protagonisti: Adeline è la "voce" del presente, mentre per raccontare il "passato", a turno, vengono usare le voci di tutti i protagonisti.
Le descrizioni della loro cittadina sono curate molto bene dall'autore, secondo me, che racconta con dettagli vividi Blythe e tutta la campagna che lo circonda, rendendo questi luoghi perfettamente immaginabili nella testa del lettore.


I personaggi sono tutti tridimensionali, ben descritti, con delle storie personali ben costruite che rendono tutta la storia e la trama molto convincenti e danno origine ad una serie di dinamiche di gruppo e giochi mentali molto affascinanti, esplorando anche la loro amicizia e i rapporti di amore e gelosia che intercorrono tra loro. Le dinamiche tra i protagonisti sono state creare in maniera davvero interessante ed intrigante capaci di confondere le idee al lettore, che non sa più di chi può fidarsi o meno, vista la trama ben ordita e le sottotrame ben integrate nel filone principale.
Che dire di più? E' un thriller ben costruito, capace di tenermi sulle spine per tutto il tempo della sua lettura e che mi ha fatto molto apprezzare lo stile dell'autore e la sua capacità descrittiva.


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