

Titolo: La prigione di carta
Autore: Marco Onnembo
Editore: Sperling & Kupfer
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 23 Giugno 2020
Genere: Distopia
Pagine: 240
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 16,05)
Autore: Marco Onnembo
Editore: Sperling & Kupfer
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 23 Giugno 2020
Genere: Distopia
Pagine: 240
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 16,05)
Un professore appassionato e idealista in lotta per salvare la scrittura e i libri dall'oblio. Un romanzo distopico di grande attualità nell'era del digitale. Malcolm King è professore di scrittura creativa al college di Brownsville, dove vive con la moglie Lynette e il figlio Buddy. Idealista dalla solida cultura umanistica, insegna alla prima generazione di studenti che non sa scrivere a mano. La digitalizzazione ha vinto: il governo ha imposto che ogni tipo di contenuto esistesse solo in formato elettronico, mettendo al bando i libri cartacei dal sistema scolastico e abolendo l'uso della scrittura con inchiostro. King temeva che la conoscenza potesse essere manipolata. Che i giovani potessero essere manipolati. Che gli uomini, e la loro coscienza, potessero essere manipolati. Credendo di poter contrastare quella legge e cambiare il mondo con il dialogo e la resistenza pacifica, il professore sarà invece condannato all'ergastolo in un carcere di massima sicurezza. Dalla sua prigione, di nascosto, e con la complicità di un criminale e di un secondino, riuscirà però a recuperare fogli, penne e matite: materiale proibito, armi di libertà. Per raccontare la sua vita. Compiendo l'atto più sovversivo che ci sia concesso dalla scrittura: scegliere il nostro destino.


Protagonista della nostra storia è il Professor Malcom King, insegnante di scrittura creativa con una grande passione per il suo lavoro, che si trova a vivere in una società distopica che sta per bandire e rendere illegali i documenti scritti su inchiostro, digitalizzando ogni tipo di documento. I suoi studenti sono cresciuti tutti nell'era della digitalizzazione e nessuno di loro ha mai preso carta e penna per scrivere, non ne sono capaci.
Il Professor King conosce il profondo significato delle parole e del loro uso sa che eliminare questa forma d'arte porterà ad un impoverimento sociale e culturale importante e decide di combattere con ogni sua forza contro il sistema, cercando in ogni modo di stimolare i suoi alunni a scrivere, a godere a pieno della magia di tramutare dei simboli in parole.
La sua caparbia però non è ben accettata ed il professore viene rinchiuso in una struttura di massima sicurezza, come i criminali della peggior specie; il nostro protagonista, però, combattivo e introspettivo, capisce come eludere il sistema e ingraziarsi le guardie, attraverso le quali riesce a procurarsi carta e penna, sfidando ancora di più la società e scrivendo la sua storia dalla sua cella, donando speranza e cercando di trasmettere la sua passione viscerale per il mondo della scrittura.

Poter sfogliare le pagine di un libro, sentirne il profumo, la consistenza tra le pagine... sono tra le sensazioni più belle che un lettore potrà mai provare nella vita, perchè sono un conforto, come un abbraccio.
Marco Onnembro, giornalista e manager, si fa portavoce di un incubo in cui piano piano la società sta sprofondando sempre di più: non fraintendetemi, la digitalizzazione ha avvicinato moltissime persone alla lettura, rendendola più moderna e alla portata di tutti, abbattendo i costi e concedendo di poter leggere in ogni dove, ma toglie parte della vera magia che i lettori "classici" come me percepiscono ed assorbono dalle pagine di un libro cartaceo.
Il Professor Malcom King è il nostro protagonista, il nostro eroe dall'armatura splendente e dalla penna affilata che si fa carico di una battaglia che sta a cuore a tutti coloro, che come lui e me, conoscono il vero significato delle parole, il loro potere enorme: i suoi pensieri, le sue angosce relative ad un mondo digitalizzato mi hanno toccato, mi sono sentita davvero nella sua testa, ho percepito la sua paura, la stessa che ho provato io.
La storia distopica creata dall'autore è un trampolino di lancio per riflettere su ciò che il mondo sta diventando: attraverso la sua scrittura arguta ed intrigante pone i riflettori su alcuni problemi relativi alla nostra società.
Ho trovato la lettura piacevolissima e scorrevole, letta in una bella serata in balcone: una storia a portata di tutti, soprattutto i lettori accaniti, quelli amanti della carta stampata, che non si arrendono alla digitalizzazione e continuano a riempire la casa di volumoni!


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