TITOLO: Non dire una bugia
AUTORE: Alafair Burke
EDITORE: Piemme
PAGINE: 368
PUBBLICAZIONE: 26 maggio 2020
GENERE: Thriller
PREZZO: € 9,99 ebook; 18,50 cartaceo
Ellie Hatcher si è trasferita a New York da poco, e da poco lavora come detective al NYPD. Non ha ancora molta esperienza sul campo, ma il passato le ha già insegnato molto: a Wichita, nel Kansas, è cresciuta con un padre poliziotto che ha dedicato tutta la vita alla caccia di un serial killer, fino a morire in circostanze mai chiarite. Forse assassinato. O, forse, suicida. Anche se Ellie per molti anni si è rifiutata di crederlo.
Un suicidio accertato sembrerebbe invece il caso a cui sta lavorando adesso. Julia, una ragazza di sedici anni, figlia di una ricchissima famiglia dell'élite newyorchese, viene ritrovata nella vasca da bagno con le vene tagliate, nella splendida casa dei suoi genitori nell'Upper East Side. Nonostante il biglietto di addio, alcuni elementi - prime fra tutti le testimonianze di chi la conosceva bene - fanno pensare che non si tratti di un atto volontario. In questi casi Ellie sa di dover seguire il suo istinto, che le farà scoprire ben presto che Julia non era affatto la persona che sembrava. La detective sarà costretta ad ammettere che dietro il suicidio di una ricca adolescente annoiata c'è una storia più complessa e oscura. Perché, a volte, basta una semplice bugia per allontanarci da quelli che ci vogliono bene, e da noi stessi. E Julia, di bugie, ne aveva dette parecchie.
La detective Ellie Hatcher, figlia di un poliziotto suicida, si è, da poco, trasferita a New York dal Kansas e da sempre tenta di riabilitare il nome del padre: secondo lei non si è realmente ucciso, ma c'è ben altro sotto la sua morte e ritrova questi sospetti e le medesime sensazioni scaturite dalla scomparsa del genitore, nell'ultima indagine in cui viene coinvolta, che vede una giovane ragazza, appartenente all'elite newyorkese, morta, con le vene tagliate, nella sua vasca da bagno. La ragazza si chiamava Julia, aveva 16 anni ed ha lasciato un biglietto per spiegare il suo insano e mortale gesto.
Ad Ellie sembra chiaro che si tratti di suicidio, non ci sono dubbi, ma la famiglia della ragazza spinge perchè si vaglino altre piste: Julia, a detta loro, non si sarebbe mai suicidata, in quanto molto forte e caparbia, indipendente e particolarmente intelligente ed ammirata dagli altri. Non c'erano motivi, secondo loro, che avrebbero potuto spingere la giovane a tagliarsi le vene e lasciarsi morire; i genitori non hanno dubbi sulla morte della figlia, qualcuno, molto vicino a lei, l'ha uccisa.
Ellie, insieme al suo partner, è costretta quindi a prendere in mano il caso e a rivalutarlo sotto ogni punto di vista e mentre prosegue con le sue indagini inizia a farsi un'idea ben precisa di quello che in realtà era Julia: una ragazza con molti scheletri nell'armadio, poco limpida e intrallazzata in molte cose.
Più Ellie scova nella vita di Julia, più emergono particolari scioccanti del suo ambiente, che coinvolgono molte altre persone che, per sopravvivere alla tensione richiesta dall'elite della Grande Mela, ricorrono ad ogni mezzo.
Nessun commento:
Posta un commento