giovedì 16 novembre 2017

REVIEW PARTY "Il cielo è ovunque" di Jandy Nelson {RIZZOLI}

Buongiorno amici dei libri, questa mattina vi porto sul blog la recensione, in occasione del Review Party che lo vede protagonista, di "Il cielo è ovunque", romanzo di Jandy Nelson, ed in uscita oggi per Rizzoli!


Titolo: Il Cielo è Ovunque 
Titolo originale: The sky is everywhere
Autore: Jandy Nelson
Editore: Rizzoli
Prezzo: 17,50
Pagine: 350
Pubblicazione: 16 Novembre 2017  

Lennie, 16 anni, ha sempre vissuto dietro le quinte, ben contenta di lasciare le luci dei riflettori alla sorella maggiore Bailey. Così, quando quest'ultima muore all'improvviso, Lennie si ritrova scaraventata in un mondo di cui non ha mappe né riferimenti, completamente alla deriva. Per tenere ferma la barca della vita, Lennie si rende conto di aver bisogno di cose molte diverse, praticamente opposte, che solo due persone sembrano capaci di offrirle: Toby, l'ex ragazzo di Bailey, è l'unico che capisce il suo dolore, e Joe, che si è appena trasferito in città, ha da regalarle quella energia e quella musica che lei teme di aver perso per sempre. Ma sole e luna non possono stare nello stesso cielo, e Lennie si ritroverà a dover affrontare il più antico dei dilemmi: stare accovacciati di fronte alla piccola luce di un fuoco che muore, o prendere il coraggio a due mani e alzarsi ad affrontare il buio, in cerca di una luce più grande?


Lennie ha sedici anni, una vita estrosa insieme alla sua famiglia hippie composta, oltre che da lei, anche da sua sorella Bailey, la nonna e zio Big, che le hanno cresciute quando sono state abbandonate dalla loro madre. Una vita semplice divisa tra la musica, le piante e i momenti in famiglia.
La sua vita cambia radicalmente quando sua sorella Bailey muore a causa di un problema cardiaco, e con la sua scomparsa innesca un terremoto ingestibile nel nucleo familiare. 
Tutta l'energia e la vita che caratterizzavano le sorelle Walker, la nonna e zio Big sembrano essere state risucchiate da un enorme buco nero, da cui è difficile riemergere.
Lennie vive un profondo turbamento, caratterizzato da rabbia, dolore e paura che fatica a gestire, e passa la maggior parte del tempo nel 'Santuario' con tutti gli oggetti di sua sorella. Nonostante tutti stiano male, l'unica persona che sembra condividere esattamente le stesse sensazioni di Lennie, è Toby, quello che era il fidanzato di Bailey; perduti ed incompleti si avvicinano sempre di più, fino a cercare di sedare il loro dolore intrattenendo una relazione sbagliata, confusa.
Ma se da una parte c'è Toby con il suo sguardo da cucciolo, dall'altra parte del ring si trova Joe Fontaine, il nuovo arrivato a scuola, incredibilmente bello ed affascinante, musicista dalle doti eccezionali e, interessato a Lennie, da cui non riesce a stare lontano.
Il ragazzo, infatti, da subito mostra il suo interesse cercando occasioni di contatto con la nostra protagonista, ed inizia a frequentare lei e la sua famiglia riportando piano piano un lume di serenità in una famiglia devastata dal dolore.
Nonostante i due ragazzi allevino leggermente il suo dolore, Lennie non può fare a meno di affrontare il vuoto che la scomparsa della sorella le ha provocato dentro; ma l'amore sa ricucire le ferite più profonde e risollevare le anime perse.

Questo romanzo mi è piaciuto davvero davvero tanto! E' una storia di amore, sofferenza, dolore, morte.
Abbiamo tra le mani uno splendido esempio di romanzo 'formativo' volto ad insegnarci come, 'insieme' si possa affrontare qualsiasi momento, stupendo o terribile, e tenersi per mano è necessario per andare avanti e guardare al futuro.
La protagonista principale ed indiscussa è Lennie, una ragazza di sedici anni che, dopo aver perso Bailey, sua sorella, la sua metà, la sua migliore amica  e la metà del suo cuore si sente intrappolata in un vortice di dolore, tristezza, apatia da cui pare impossibile uscire indenni. 
Vive i mesi dopo la morte di Bailey in una sorta di letargo rintanata in quella che era la camera che condivideva con sua sorella e che ora è stata ribattezzata il Santuario, attorniata da tutti gli oggetti della sorella, e di tanti piccoli segreti e misteri che non credeva potessero esserle celati.
Lennie ha paura, la sua vita è sempre stata una vita da satellite, non è mai stata il pianeta, quella era Bailey, ed era il centro del suo cielo.
L'unico modo con cui sfoga le sue emozioni è attraverso le parole scritte: scrive messaggi di dolore, sconforto, tristezza e ricordi su foglietti per strada, sulle pareti, negli armadi e ovunque sia possibile per lei lasciare una traccia ed un pensiero, perchè è troppo difficile parlarne con gli altri, nessuno, a suo parere, potrebbe capirla, perchè nessuno tra coloro che la circondano hanno perso metà della loro anima.
Il dolore per la perdita è logorante, capace di squartarle il petto, intrappolandola in un limbo fatto di ricordi, sensi di colpa, speranza e futuro.
Il suo percorso dalla morte della sorella è un percorso altalenante fatto di momenti di afflizione totale, intervallati da istanti di frenesia ed emozioni incontrollabili: un percorso complicato, difficile da gestire, ma necessariamente da percorrere, per trovare un proprio spazio, una propria dimensione nel mondo, per conquistarsi la vita da protagonista.

"Il dolore mi seguirà sempre. Non scompare, diventa parte di te, passo dopo passo, respiro dopo respiro. Non smetterò mai di soffrire per la morte di Bailey perché non smetterò mai di amarla. È così. Il dolore e l’amore vivono intrecciati, non esiste uno senza l’altro. Non posso fare che questo, volerle bene, e cercare di vivere come faceva lei, con coraggio, energia e gioia."

L'unico che, inizialmente, sembra capirla è Toby, il fidanzato di Bailey. Taciturno, chiuso, schivo. 
Entrambi vivono lo stesso tipo di dolore intenso e straziante, come se qualcuno avesse strappato loro metà del loro corpo e li avesse lasciati vagare sulla Terra senza un vero scopo; ed è per questo che si rifugiano l'uno nelle braccia dell'altra, sono due pezzi di un puzzle che avevano un pezzo come collante fra loro, ma che ora, perso il pezzo che li univa cercano di smussare i loro angoli per collimare.
Lennie e Toby, consapevoli degli errori che commettono stando insieme, non riescono però ad allontanarsi e continuano a lungo a inciampare negli stessi errori, fino a quando sarà difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, e costellando la loro mente e il loro cuore da terribili sensi di colpa ingestibili.

"Il nostro congiunto amore per Bailey freme in mezzo a noi. Assomiglia a un organismo vivente, delicato come un uccellino, commovente come il suo desiderio di volare. Mi si spezza il cuore per entrambi."

Piano piano nel cuore di Lennie, però, si fa strada anche un altro ragazzo: Joe Fontaine. Cresciuto in Francia e ultimo di tre fratelli è un ragazzo spigliato, elettrico, magnetico con una conoscenza della musica sconfinata e una passione, per essa, sempre crescente. I primi passi nel mondo di Lennie per Joe sono complicati, la ragazza infatti è taciturna, introversa e approcciarsi con lei è quasi impossibile; finita la scuola, conquista piano piano la nonna di Lennie e lo zio Big, che lo accolgono in casa come fosse un nipote capace di riportare un po' di serenità in un luogo dove era stata strappata via brutalmente. Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla sua estrema carica, capace di farsi amare da chiunque incroci il suo sentiero.
Toby e Joe sono due facce diverse della medaglia, opposti in tutto, fisicamente e mentalmente, con energie completamente diverse, ma entrambi capaci di colpire nel cuore Lennie, e capaci di scalfire fortemente la diga che la ragazza si è costruita attorno al cuore, così forte da abbatterla e far esondare tutte le emozioni nel suo cuore.

"Avevo sempre immaginato che la musica fosse intrappolata dentro al mio clarinetto, non dentro di me. E se invece la musica fosse ciò che esce da un cuore che si spezza?"

Non posso non parlarvi di Bailey, che è a tutti gli effetti un personaggio a se stante e con delle precise connotazioni che ci vengono presentate da Lennie: è chiaro come la sua vita le sia stata strappata in maniera assurda, proprio durante le prove di uno spettacolo teatrale, sua grande passione. Una vera forza della natura, capace di coinvolgere in qualsiasi avventura coloro che le vorticavano intorno, caparbia, forte.
Inoltre da sottolineare anche le figure della nonna e dello zio Big: dotati di enorme forza d'animo, vivono nello sconforto con la speranza di poter trovare ogni giorno una motivazione per andare avanti e tentare di sorridere; la situazione cambia, ed un barlume di speranza riaffiora quando il bel Joe 'sfonda' la loro porta e li trascina in piccoli momenti di gioia e serenità, dando loro la forza di andare avanti ogni giorno.


"La nonna quel giorno ci aveva raccontato la storia dell’esploratrice perché non sapeva in che altro modo dirci che la mamma aveva quello che in famiglia viene chiamato il “gene dell’irrequietezza”. Dice che ha colpito generazioni di Walker, soprattutto donne. Chi ne è tormentato continua a viaggiare, a spostarsi da una città all’altra, da un continente all’altro, da un amore all’altro – ecco perché, ha detto la nonna, la mamma non aveva idea di chi fosse mio padre, o quello di Bailey, e di conseguenza neanche noi – fino al momento in cui volgeranno di nuovo i loro passi stanchi verso casa. 
[...] È il loro destino partire, ha sempre sostenuto la nonna, quanto lo è tornare."

I personaggi descritti dall'autrice hanno tutti una loro posizione ben definita, e ci sono presentati in maniera impeccabile e completa: niente è lasciato al caso, e nessuno è abbandonato a se stesso.
La storia è una bellissima e tristissima storia di sofferenza, di dolore, di famiglia;  una storia struggente, difficile alla ricerca di una felicità che sembra essere ormai un miraggio lontano ed irrangiungibile. 
Come si combatte la morte? 
Come la si sconfigge?
Si sa, è impossibile; si può però combattere contro quel senso di impotenza che lascia dietro, dopo il suo passaggio, si può lottare per rimettere insieme i pezzi, e si può, si deve lottare perchè la morte non ci rubi ogni brandello di speranza.
La morte non lascia scampo, ci perseguita costantemente minacciando di portarci via chi amiamo: perchè, si sa, il dolore stordisce e squarta coloro che restano.

"E adesso che sono diventata una tartaruga senza corazza, fuori di testa per l’amore e devastata dal dolore, incasinata come non mai, tanto incasinata da voler trasformare l’aria in bande colorate con il mio clarinetto, se invece preferissi tutto questo a quello che ero prima? E se, malgrado il terrore che mi incute veder camminare la morte al mio fianco come un’ombra, cominciasse a piacermi il modo in cui mi fa battere il cuore, e non solo il mio, ma quello del mondo intero? Dubito che Joe mi avrebbe notata se fossi stata in quel guscio di smorzata felicità che mi avvolgeva. Ha scritto che gli sembro un’esplosione,  io, o forse quello che sono diventata e non ero mai stata prima. Com’è possibile che il prezzo di questo cambiamento sia così alto? Non mi sembra giusto che dalla morte di Bailey debba scaturire qualcosa di bello. Non mi sembra giusto nemmeno avere simili pensieri. Ma poi penso a mia sorella e ricordo che lei sì che era una tartaruga senza corazza e ha sempre desiderato che lo fossi anch’io.  Forza, Lennie, mi diceva almeno dieci volte al giorno, forza, Lennie. E questo mi fa sentire meglio, perché così è la sua vita a farmi da guida, non la sua morte."

L'autrice, attraverso uno stile fluido, limpido e scorrevole ci accompagna attraverso quello che risulta essere il processo di 'guarigione' di un cuore che era, praticamente, morto e privo di qualsiasi possibilità. Interessante porre particolare attenzione ai pensieri scritti da Lennie che sono disseminati per tutto il romanzo, attraverso i quali ci regala dettagli sulla sua metà Bailey, sulla figura della mamma che le abbandonò quando erano piccole, sulla vita, sulla morte, sull'amore.
L'amore che è sempre presente nella storia in ogni sua forma, capace di unire tutti i protagonisti attraverso un filo invisibile, capace di sanare e salvare.


"Non sapevo che l’amore fosse così, pura radiosità."

La morte nel libro è parecchio presente, la morte capace di condizionare le vite di tutti, capace di spezzarle, squartarle è solo una delle facce dell'esistenza, l'altra faccia è la vita, che ad un certo punto, incurante del dolore e della tristezza scoppia come un incendio per Lennie e coloro che la amano, riequilibrandoli e rimettendoli in carreggiata.


"Qualche anno fa ero distesa in giardino e Big mi ha chiesto cosa stavo facendo. Gli ho risposto che guardavo il cielo. E lui mi ha detto: «Ti sbagli, Lennie. Il cielo è ovunque. Sopra e sotto. Il cielo è ai tuoi piedi»."


SPERO CHE ANCHE VOI AVRETE VOGLIA DI LEGGERE QUESTO LIBRO, SE ANCORA NON LO AVETE FATTO, E' DAVVERO STRUGGENTE, BELLO, ED INDELEBILE.
CONTINUATE A LEGGERE LE NOSTRE RECENSIONI E LASCIATEVI CONVINCERE DAL POTERE DI QUESTO ROMANZO!


Enjoy,
Chiara

3 commenti: