Interviste

martedì 12 marzo 2019

REVIEW PARTY "La tua ultima bugia" di Rachel Abbott {PIEMME}

Buongiorno amici dei libri, buon martedì!
Scusate l'assenza degli ultimi giorni, ma oggi, per voi, qui ci sarà la recensione del nuovo thriller targato Piemme ed in uscita oggi!

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Titolo: La tua ultima bugia
Autore: Rachel Abbott
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 368
Prezzo: 19,90€
Data di uscita: 12 Marzo 2019


La casa di Marcus North appare come un luogo magnifico e spaventoso a Evie, la prima volta che vi mette piede. Immensa, affacciata su una scogliera, una stupenda vetrata dopo l'altra. Peccato che sulla costa occidentale dell'Inghilterra il vento e il grigio la facciano da padroni: ma anche così, davanti a lei si apre uno spettacolo. Per Marcus, però, le cose sono molto diverse. Quella casa è legata per sempre al ricordo della prima moglie, Mia, e di ciò che accadde al piano di sotto, dove la palestra e la piscina ormai sono chiuse da tempo. E dove lui non mette più piede. Ma adesso c'è Evie, un nuovo, luminoso amore che cancellerà il buio del passato. Almeno così la vede lui. Non la pensa così Cleo, la sorella di Mark. Non le piace Evie, come del resto non le piaceva Mia. E quando Mark comincia ad allontanarsi, Evie a restare sempre più spesso sola con la sua bambina in quella immensa casa, e Cleo a cercare di capire che cosa c'è davvero tra il fratello e la sua nuova donna, pian piano le verità che ciascuno nasconde verranno a galla. E, come avrà modo di scoprire la detective King - la stessa che accorse quando Mia cadde dalle scale, e che adesso si troverà di fronte, in quella stessa casa, a una scena spaventosa -, l'ultima bugia sarà la più terribile.



Mark ed Evie sono sposati, ed in apparenza il loro rapporto è solido, ma Cleo, sorella di Mark, sospetta che dietro il loro apparentemente idilio familiare si celi qualcosa di oscuro.
In una giornata come tante qualcosa cambia, quando il sergente Stephanie King è costretta a recarsi a casa di Mark ed Evie, dove il corpo esanime dell'uomo la sta aspettando: l'assassina è Evie, o almeno così pare, ma la poliziotta è determinata a scoprire cosa è realmente successo in quella casa, dove, fino a poche ore prima sembrava esserci un'aria di amore e di intesa.
La stessa poliziotta, pochi anni prima, si era ritrovata ad investigare sulla morte della prima moglie di Mark, Mia, trovata morta nell'immensa ed opprimente casa, apparentemente per un incidente domestico, ed è convinta che i due eventi siano collegati, ed è quindi, intenzionata a scavare per trovare la verità: Mia, come Evie, non era ben voluta da Cleo, che osteggiava il suo rapporto con Mark e non ha mai incoraggiato il fratello nel suo rapporto amoroso, esattamente come con il secondo rapporto dell'uomo, e questo potrebbe rivelarsi fondamentale ai fini delle indagini della sergente King.
Mentre la verità serpeggia tra queste tre donne, il processo ai danni di Evie comincia ed il suo avvocato vede nella donna e nel suo caso le potenzialità per ottenere l'attenzione ed il benestare dell'opinione pubblica affinchè altre donne possano rivendicare i loro diritti, nel tentativo di ottenere la loro giustizia, perchè in tutte le storie, non sempre la vittima è davvero quello che sembra.


Sono sinceramente entusiasta di questa mia lettura, arrivata nelle ultime settimane di questo inverno, e che mi ha conquistata.
La storia comincia con un drammatico prologo, e la storia si divide tra prima e dopo la morte di Mark, oscillando tra una storia d'amore dai risvolti sinistri, dovuti anche alla presenza costante ed asfissiante di Cleo, e il processo che vede coinvolta Evie, che diventa un mezzo di propaganda ed un manifesto per tutte le donne costrette a subire trattamenti sbagliati da parte dei loro compagni.
Evie è un personaggio complesso, ed il suo rapporto con l'uomo, all'apparenza perfetto, nasconde molto più di quanto si potrebbe mai immaginare, rasentando molto spesso la vera e propria tossicità: il sospetto costante, creato dall'autrice, di presunti abusi domestici da parte di Mark, rende la storia oscura, inquietante, e purtroppo, sempre più attuale.
Cleo, l'altra protagonista, con la sua ossessione per il fratello, è capace di inquietare il lettore, presentandosi iperprotettiva e capace di qualsiasi cosa per ottenere l'approvazione di Mark, e non risulta per niente simpatica per chi legge, santificando ancora di più la figura di Evie.
I due sguardi che ci vengono donati dalle due donne quindi ci sballottano freneticamente in questa storia e ci lasciano pieni di dubbi, indecisi e confusi su quale sia la vera versione dei fatti, spingendoci nella lettura, fino all'ultima pagina, indecisi su quale delle due donne puntare.


Questo thriller mi ha particolarmente colpito grazie al messaggio sociale che si nasconde tra le pagine e le parole scritte dalla Abbott, che con questo romanzo stand-alone, ed attraverso uno stile capace di catalizzare l'attenzione del lettore con la sua fluidità e la velocità derivante dai capitoli brevi, punta a smuovere le coscienze su un tema sempre più attuale e caldo, quello delle violenze domestiche, e del fatto che sempre più donne ne subiscano, senza però denunciare, restando in balia dei loro aguzzini, che indossano maschere di mariti amorevoli e compagni fidati.
Per concludere, questo thriller ha tutto ciò che mi rende orgogliosa di essere una lettrice amante di questo genere letterario: una trama intricata ricca di un'equilibrata suspense, che si riversa nelle pagine attraverso personaggi tridimensionali e di spessore, capaci di attirare il lettore, attraverso la loro inaffidabilità ed un messaggio di fondo molto più interessante del mistero stesso.


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