lunedì 12 aprile 2021

REVIEW PARTY "Nuvole zero, felicità ventitrè" di Stefano Tofani {RIZZOLI}

Buon Lunedì amici dei libri, 
Oggi qui in Lombardia è ricominciata la zona arancione, piano piano sembra che il cielo si stia rasserenando...




Titolo: Nuvole zero, felicità ventitrè
Autore: Stefano Tofani
Editore: Rizzoli
Data pubblicazione: 30/3/21
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 280
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 17,00)

È l'estate tra la quinta e la prima media, quella senza compiti. Ernesto passa le giornate a girovagare con i suoi amici, la Maura e il Cardella, e a misurare il cielo con uno strumento che una bufera di vento gli ha portato in cortile, un cianometro. Meglio tra le nuvole che a casa, d'altronde, dove i suoi genitori ormai litigano in continuazione. Un pomeriggio, Ernesto e il Cardella trovano in pineta una vecchia valigia che contiene due statuette di legno, uno strano libro e una piccola chiave. I due amici si dividono il bottino, ma al momento di separarsi una forza potente li attira l'uno verso l'altro. Sono le statuette che non vogliono stare lontane. Ma come fanno? Sono magiche? Grazie alla nonna, Ernesto scopre che le statuette, il libro e la chiave sono collegati con la leggenda di due innamorati vissuti nel '700. A quanto pare per ritrovarsi i due innamorati hanno bisogno proprio di lui, di Ernesto detto Quattrocchio. Nel frattempo a casa la situazione peggiora, ed Ernesto vorrebbe tanto far tornare insieme anche i suoi genitori Ma è tutto così complicato, come si fa a capire in che modo aiutare gli altri? E aiutare gli altri è sempre la cosa giusta da fare? Stefano Tofani torna a raccontare del tenerissimo Ernesto in un romanzo ironico, avventuroso e pieno di sfumature, come l'azzurro del cielo.



Ernesto ha appena finito le elementari, sta diventando grande e sta per cominciare le medie ed è pronto a godersi la magia dell'estate senza compiti che lo aspetta prima di lanciarsi in questa nuova avventura delle medie.
Sarebbe l'estate perfetta se Ernesto avesse qualche amico in più ed i suoi genitori non fossero continuamente in guerra: discutono, piangono, vanno via di casa, tornano, urlano... insomma, Ernesto si sente solo sia fuori che dentro casa.
Però, almeno, ci sono la Maura e Cardella, tra i pochi amici che ha, con cui passa le sue giornate a guardare il cielo e a misurarne tutti i colori attraverso uno strano strumento trovato per caso che si chiama cianometro.
Un giorno, quando è con il Cardella, Ernesto fa una scoperta entusiasmante: infatti, in una delle lunghe giornate estive i due bambini ritrovano, in una pineta vicino casa, una vecchia e misteriosa valigetta, al cui interno vengono trovate due statuine in legno, una chiave e un libro.
I due ragazzi sono molto affascinanti, soprattutto quando le due statuette, che i ragazzi si erano spartiti, si attraggono l'una con l'altra, portando alla luce l'affascinante storia di una coppia di innamorati del '700.
Il mistero si infittisce ed è la nonna di Ernesto ad aiutarli a scoprirne di più e a cercare di fare luce su di esso...


Ernesto il nostro protagonista è davvero adorabile, è un bambino molto sensibile, empatico e dolce, che vive sempre in disparte, bullizzato sempre dai compagni, che si sente molto solo, anche perchè anche a casa sua le cose non vanno affatto bene.
E' davvero facilissimo trovarsi ad empatizzare con lui, io per prima mi sono molto legata a questo bambino che è costretto a crescere in fretta per cercare di non lasciarsi sopraffare dalle antipatiche situazioni che lo coinvolgono.
Me li ricordo bene quegli anni di crescita e, nonostante io abbia avuto la fortuna di avere molti amici e una situazione stabile a casa, nella mia memoria sono impressi molto bene il senso di smarrimento e di paura che derivavano dal cambiamento e dalla crescita "obbligata" che ne derivava: Ernesto quindi, in qualche modo, è la voce di tutti noi, perchè ci siamo trovati tutti, presto o tardi, in quel particolare momento della nostra vita, ad essere un po' come lui, spaesati e con un po' di paura del domani, e come lui, avremmo voluto buttarci in una strana avventura che ci desse la possibilità di capire davvero chi eravamo e quanto valessimo.
Il continuo sondare il cielo da parte di Ernesto è una metafora molto ben studiata: il cielo, come le persone e come la vita, è mutevole, può cambiare di minuto in minuto, può annuvolarsi, può scurire, ma non perde mai la sua integrità.


Mi sono goduta l'avventura di Ernesto, con i suoi amici e la sua nonna, in maniera davvero totale, non mi sono staccata dal libro fino al momento in cui ho letto l'ultima pagina e ne sono rimasta molto coinvolta e soddisfatta, soprattutto perchè lo stile di Stefano Tofani, l'autore è capace davvero di trascinare il lettore in maniera completa e totale, grazie ad una limpidezza e fluidità del testo davvero encomiabili, ed anche alla costruzione di personaggi capaci davvero di farsi voler bene, di tenderci la mano e portarci, in prima persona, a vivere l'avventura con loro.
Questo non è il primo libro dell'autore che vede protagonista Ernesto, ma non preoccupatevi se ancora non avete letto "Sette abbracci e tieni il resto" perchè, oltre ad essere una storia godibilissima anche da sola, ben strutturata anche per stare in piedi senza il precedente volume, in realtà questo capitolo si posiziona, temporalmente parlando, prima, pertanto, che leggiate prima "Sette abbracci e tieni il resto" oppure "Nevole zero, felicità ventitre" vi godrete due storie per ragazzi che vi faranno sentire molta nostalgia dei tempi passati!
L'autore ha deciso, in maniera intelligente, di aiutare i giovani lettori, a cui è indirizzato prevalentemente il libro, con alcune delle tematiche più attuali e coinvolgenti che potrebbero, presto o tardi, vederli protagonisti: bullismo, perdita, mancanza, famiglie in rotta.
Un romanzo, scritto per ragazzi ma godibile ad ogni età, che vi conquisterà!





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