lunedì 14 settembre 2020

BLOGTOUR "L'ultima testimone" di Cristina Gregorin - RECENSIONE {GARZANTI}

Buon Lunedì amici dei libri!
Per celebrare l'inizio del nuovo anno scolastico sono qui per parlarvi, in occasione del Blogtour che lo vede come protagonista, di un romanzo che ci apre gli occhi su una terribile pagina della storia del nostro Paese...





Titolo: L'ultima testimone
Autore: Cristina Gregorin
Editore: Garzanti
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 10 Settembre 2020
Genere: Narrativa
Pagine: 250
Formato: digitale (euro 9,99) cartaceo (euro 17,00)

«Cercate Francesca perché solo lei conosce la verità.» Sono le ultime parole di un uomo anziano che sta morendo. Una frase semplice, ma capace di stravolgere la routine che la donna si è costruita con difficoltà negli anni. Una routine in cui non c'è spazio per il passato. Ma troppe domande attendono da tempo una risposta e ora la costringono a tornare a Trieste. In quella città, quando era solo una ragazzina, ha assistito a qualcosa che ha cercato con tutte le forze di dimenticare. Qualcosa che ha a che fare con gli amici di sua nonna, i loro misteriosi contatti e un passato oscuro legato a vicende della seconda guerra mondiale: soldati di opposte fazioni, delazioni, vendette in una città sospesa tra frontiere contese e destini incerti. Uomini che hanno combattuto nella Resistenza, cercando di fermare il nemico, con qualunque nome o divisa si presentasse, e hanno insegnato a Francesca a non fidarsi di nessuno. Ma combattere fino in fondo per i propri ideali significa fare scelte che cambiano il futuro. Scelte che hanno un prezzo. Scelte che portano con sé segreti, per i quali non dovrebbero esserci testimoni. Ora tutto ricade su Francesca. Perché qualcuno l'ha chiamata a ricordare. Perché la storia più sembra lontana più è a un passo.



Sul suo letto di morte, Bruno Tommasi, ad un passo dal secolo di vita, supplica il nipote Mirko di fare luce sulla morte di Vasco Cekic, suo amico fraterno, morto suicida nel 1976.
Per aiutare Mirko in questa impresa, nonno Bruno, lo indirizza verso una donna, Francesca Molin, testimone del terribile evento e custode di molti segreti quando era solo una bambina.
Mirko, legato dalla promessa fatta al nonno, non può esimersi, insieme alla madre Anita, dal cercare Francesca, la sua verità ed i suoi ricordi.
Francesca che nel frattempo è cresciuta, è diventata una donna adulta, che vive a Milano, lontana dalla Trieste che le ha dato i natali, e fa la ginecologa, mantenendo un basso profilo e non legandosi a nessuno, delusa da un legame passato che l'ha lasciata svuotata.
Dopo un primo contatto con Anita, Francesca, per amore di sua nonna Alba, decide di tornare a Trieste e riaprire un vecchio capitolo della sua vita, che sperava di lasciar seppellito per tutta la vita nei ricordi.
Francesca è costretta, suo malgrado, a viaggiare indietro nel tempo e scoperchiare un vaso di pandora pieno di dolorosi ricordi, di pezzi di puzzle mischiati, di silenzi laceranti e spaventosi; ed in questo viaggio viene coinvolto anche Mirko, che apprenderà verità inimmaginabili, che lo lasceranno con dei macigni nel cuore, che stravolgeranno tutta la sua esistenza.
Francesca riapre una vecchia ferita che intreccia le storie di molte persone, oltre a quelle di sua nonna Alba, di Bruno Tommasi e di Vasco Cekic, anche quelle di Liliana, di Carlo, di Mario... molti nomi che porteranno ad un'unica verità.

Capelli, Ragazza, Femminile, Persona, Bello, Bella

Francesca è una donna indipendente, con una scorza dura, messa a dura prova da un passato segnato dai segreti e dai ricordi sopiti negli anfratti della sua memoria.
Non è stato facile entrare in empatia con Francesca, che è la nostra protagonista principale, poichè per la prima parte del libro è davvero difficile comprendere le ragioni dei suoi comportamenti, le motivazioni che la spingono a fingere di non ricordare il suo passato, ma quando poi, piano piano, viene sviscerato il suo passato, è sempre più facile capirla e comprenderla, persino apprezzare il suo modo di vivere la vita, con un atteggiamento un po' ostile e chiuso.
I ricordi di Francesca si incastrano con un passato ancora più lontano, che porta il lettore a vivere a cavallo del presente e di un passato, che nonostante sia estremamente lontano, porta con se dolore e strascichi ancora oggi.
E' un passato terribile, quello che ci viene richiamato alla memoria: la Seconda Guerra Mondiale è ancora, attualmente, una delle ferite più terribili che hanno deturbato la storia mondiale.
Cristina Gregorin, che è stata, con questo romanzo, una degli otto finalisti del premio Clavino del 2019 per esordienti, è stata capace di affrontare con obiettività, identificazione reale, un momento buio della nostra storia, in particolare i fatti che hanno macchiato la città di Trieste e l'Istria, protagoniste assolute di questa storia, descritte in maniera magistrale e tridimensionale che si inseriscono perfettamente in una storia scritta in maniera equilibrata, delicata ed al contempo tangibile e dolorosa, facendo riferimento a fatti realmente accaduti, con uno stile fluido, disinvolto e diretto volto a dipanare una trama costruita a cavallo tra fantasia e realtà, rendendo la storia una freccia scoccata dritta nei cuori dei lettori.




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