Oggi per voi ci sono le recensioni di due romanzi totalmente diversi, cominciamo subito col thriller della giornata!


Titolo: Dentro il buio
Autore: Cara Hunter
Pubblicato: Giugno 2020 da Piemme
Genere: Crime
Collana: Gialli e Thriller
Collana: Gialli e Thriller
Pagine: 400
Non è ciò che stai osservando, ma da dove lo stai guardando, a determinare cosa vedrai. Da quando la morte di suo figlio ha scosso lui e sua moglie Alex, avvocatessa, Adam Fawley, ispettore della polizia di Thames Valley, con sede a Oxford, sa che tutto è possibile, e ormai poche cose riescono davvero a sconvolgerlo. Non si può dire lo stesso per gli abitanti di una strada silenziosa ed elegante di Oxford, dove, per puro caso, alcuni operai fanno una scoperta terribile: una ragazza, in evidente stato di shock, è rimasta per molto tempo prigioniera con il suo bambino di due anni nel seminterrato della casa del professor William Harper. Ma per Fawley e la sua squadra non è così semplice trarre conclusioni: William Harper, infatti, non solo è molto anziano, ma anche malato di Alzheimer. Difficile credere a quello che dice, difficile pensare che possa aver tenuto prigioniera con la forza una ragazza sicuramente più in forma di lui, e difficile fidarsi dei suoi ricordi... Le cose non faranno che complicarsi quando nel giardino di Harper viene trovato anche il corpo di Hannah, una donna scomparsa alcuni anni prima. Un caso che aveva destato molto scalpore perché quella di Hannah era una famiglia apparentemente perfetta. Per Adam Fawley e i suoi agenti è il momento di vederci chiaro. L'ispettore capirà che la verità sceglie sempre il modo più tortuoso per farsi avanti. Anche quando, in realtà, è sempre stata ben evidente. Bastava solo guardarla dalla giusta angolazione.


Mark Sexton si reca a controllare la proprietà che ha acquistato in una zona prestigiosa e mentre controlla il seminterrato, dove c'è un'enorme crepa che lo collega alla cantina dell'anziano vicino, incrocia lo sguardo terrorizzato di una giovane donna e, insieme a lei, c'è anche un bambino, anch'esso spaventato; entrambi sono in condizioni pessime, la giovane donna è troppo traumatizzata per parlare e raccontare cosa le è successo ed il bambino è molto scosso.Viene incaricato di investigare sul caso l'ispettore di polizia Adam Fawley: per lui e la sua squadra la situazione si complica poichè il professor William Harper, proprietario della cantina degli orrori, è un uomo anziano e malato di Alheimer e tutto ciò che egli afferma non è confutabile e affidabile. Per Fawley è difficile pensare che un uomo nelle sue condizioni di salute possa essere stato capace di tenere prigioniera una ragazza per molto tempo, circa due anni, nella sua cantina senza venire sopraffatto dalla forza di lei. Mentre lui e la polizia cercano disperatamente una pista che possa agevolare la risoluzione del caso il team si imbatte in una svolta che ricollega il caso con una scomparsa analoga di qualche anno prima ed il caso prende una piega ancora più agghiacciante: nel giardino dell'uomo, viene trovato anche un corpo, identificato come quello di Hannah, una donna scomparsa diversi anni prima e che aveva lasciato tutti profondamente scossi perchè componente di una famiglia molto conosciuta e, per gli occhi di tutti, perfetta.Il caso è difficile e complesso, gli indizi sono pochi e la parola del professor Harper non è per niente affidabile e tutto potrebbe essere il contrario di tutto.C'è qualcosa di oscuro e che non torna all'investigatore che si rende conto che la risoluzione del caso è sempre stata sotto i suoi occhi, così in vista ma al contempo così ben mimetizzata e che cambiare l'angolazione con cui guardare l'intero caso è la vera chiave per risolverlo.
Questo è il secondo caso del detective Adam Fawley, ma fidatevi: se anche non avete avuto il piacere di leggere la sua prima avventura non preoccupatevi perchè la storia si può tranquillamente leggere senza conoscere i dettagli del caso precedente e i dettagli sulla vita del detective e del suo team vengono ripresi in mano anche in questa vicenda, perciò date una possibilità a questo libro, che come tutti i thriller di questa collana Piemme sarà capace di tenervi incollati alle pagine e a farvi venire i brividi lungo la schiena: è un perfetto thriller stand-alone!Negli ultimi anni ho letto davvero tanti thriller perchè ho scoperto che sono capaci di sbloccarmi anche nei momenti di "blocco del lettore" questo perchè è impossibile non rimanere affascinati dalla ricerca della risoluzione di un caso e questo romanzo mi ha tenuta incollata diverse ore alle sue pagine grazie allo stile accattivante con cui è scritto e, nonostante l'inizio un pochino lento, poi è capace di lanciarci a capofitto nel cuore delle indagini e a farci provare il brivido della caccia al mostro, attraverso una serie di indizi che ci hanno portato a sospettare di più di un personaggio e che ci hanno, poco a poco, una volta analizzati, permesso di arrivare alla soluzione, non così scontata.




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