Lo so, lo so, sto latitando un bel po', ma come tutti gli anni, questo è uno dei periodi lavorativi peggiori dell'anno con l'arrivo del Natale e del Nuovo Anno!
Ho sempre poco tempo, e molto spesso fatico a trovare perfino il tempo per leggere qualcosa...
Ma concentriamoci sulle cose belle!
Titolo: Non siamo mai stati qui
Autrice: Lara Prescott
Editore: DeA Planeta
Pagine: 446
Prezzo: 18,00€ (cartaceo) - 9,99€ (ebook)Data di uscita: 5 novembre 2019
Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall'angusta cella che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere - e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare - è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un'opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l'interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, "Il dottor Zivago", più forte di ogni censura.
A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c'è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di "Zivago" in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l'arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole.
"Non siamo mai stati qui" è il racconto a più voci di un'epoca travagliata e di una formidabile avventura umana, sentimentale e letteraria. Un omaggio a un tempo in cui "credevamo che i libri potessero cambiare la storia".
UN TUFFO NELLA MOSCA DEL PASSATO
La Russia e, conseguentemente, Mosca, sua capitale e città più popolosa della Nazione sono sempre state al centro della storia mondiale ed hanno ricoperto sempre ruoli centrali, che hanno mantenuto e, talvolta, ribaltato gli equilibri del mondo, nonostante per secoli fu un paese arretrato sicualmente ed economicamente parlando.
Sempre in bilico tra Oriente ed Occidente la Russia ha avuto due grandi formazioni storico-politiche differenti che sono, ormai, tramontate: l'impero zarista, fino al 1917, e l'Unione Sovietica, dal 1922 al 1991.
Per secoli la Russia è cresciuta e si è espansa esponenzialmente, soprattutto sotto il dominio degli Zar, da Ivan il Terribile a Pietro il Grande, da Caterina II fino ad arrivare a Nicola II, l'ultimo imperatore.
Il 1917 fu un anno cruciale per la Russia contemporanea: il regime zarista venne abbattuto dai bolsceviti di Lenin, che prese repentinamente il comando e diede vista, insieme a Trockij, al regime comunista, instaurando una vera e propria dittatura, che sopravvisse ad una drammatica guerra civile che insanguinò il paese, dopo l'uscita dalla Prima Guerra Mondiale.
Nel 1922 nacque L'Unione Sovietica e, dopo la morte di Lenin, prese il potere Stalin, che introdusse un regime dittatoriale totalitario, finalizzato alla modernizzazione forzata del paese, riducendo la libertà personale attraverso una politica del terrore e sovvertendo ancora di più gli equilibri già precari della Nazione.
L'Unione Sovietica partecipò alla Seconda Guerra Mondiale, dapprima iniseme alla Germania e poi insieme alle potenze alleate, contribuendo in maniera attiva alla sconfitta della Germania e di Hitler.
Dopo la guerra, insieme agli Stati Uniti, divenne protagonista principale della politica mondiale, che li vide impegnati per decenni nella guerra fredda.
Mosca, nel frattempo, continuava a crescere sempre di più e, tra il 1947 e il 1957, su commissione di Stalin, vennero costruiti sette grattacieli chiamati "Sette Sorelle", rappresentativi del classicismo socialista, che ancora oggi sono tra i simboli principali della città.
Ed è in questo clima freddo che si sviluppa la storia di Olga ed Irina..... siete pronti per scoprila e scoprire di più su Mosca e la Russia di Metà Novecento?
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