Buongiorno amici dei libri, ben tornati e buon mercoledì!
Oggi, per voi, la recensione di un romanzo di narrativa contemporanea che uscirà domani per Garzanti... Siete curiosi? Si sa, i Garzanti sono sempre delle chicche!
Titolo: La madre scomparsa
Autore: Emily Gunnis
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Prezzo: 19,00€
Data di uscita: 05/05/2022
Autore: Emily Gunnis
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Prezzo: 19,00€
Data di uscita: 05/05/2022
Quanto sei disposto a scavare nel passato per salvare chi ami?
Inghilterra, 1960. Rebecca Waterhouse ha solo tredici anni quando viene portata alla centrale di polizia. Mentre un detective la interroga, lei, in silenzio, stropiccia con le mani la vestaglia infangata e ripercorre quella terribile notte. Nella sua testa sente ancora l'eco delle grida del padre e nelle narici l'odore acre della polvere da sparo. Si ripromette di non parlare mai più del giorno in cui la sua vita è cambiata. Inghilterra, oggi. Quando Jessie Waterhouse scompare insieme alla figlia neonata, la sorella Iris salta sul primo treno per tornare nella tenuta di Seaview Cottage, dove è cresciuta. Sono passati anni dall'ultima volta. Lì, il tempo sembra non essere mai trascorso: è come se la vecchia casa in pietra fosse rimasta intrappolata nella nebbia. O forse è Iris che non riesce a perdonare la madre Rebecca, che si è sempre dimostrata fredda e scostante con lei e Jessie. Ma per scoprire quello che è accaduto alla sorella e alla nipote è disposta persino a condividere lo stesso tetto con l'anziana donna. Quello che ancora non sa è che dietro la loro scomparsa potrebbe celarsi un segreto che Rebecca custodisce da anni. Perché il passato è una fragile ragnatela di ricordi e di azioni che si ripetono di generazione in generazione. Una trappola che si può evitare solo trovando il coraggio di parlare. Perché i segreti hanno potere solo quando non hanno voce.
Rebecca è solo una ragazzina quando una sera, all'improvviso, rimane orfana di entrambi i genitori: non ricorda praticamente nulla di quello che è accaduto quella sera, si è ritrovata al capezzale dei suoi genitori morti con le mani piene di sangue e subito dopo viene portata in centrale ed interrogata... nella sua mente c'è solo l'urlo straziante della madre, l'odore del sangue e nulla più, oltre che un senso di smarrimento e disperazione per la morte della madre e un senso di conforto e liberazione per quella del padre, che è sempre stato un vile ed un violento, fino a culminare nella tragedia.
Passano gli anni, cinquanta circa, e Rebecca, che non ha più parlato di quella terribile notte con nessuno, deve affrontare i demoni del suo passato quando, improvvisamente, la sua figlia primogenita Jennie sparisce nel nulla con la sua neonata appena data alla luce.
Iris, sorellastra di Jennie, sa che c'è qualcosa nella sparizione di Jennie che è strano e che è direttamente collegato a quel passato celato nel cuore di Rebecca ed è per questo che si reca a Seaview Cottage, luogo in cui ha passato la sua infanzia e dove sono sepolti i segreti di famiglia e dove ora deve passare del tempo con l'anziana madre con cui non ha mai avuto un rapporto solido, come anche sua sorella: la donna infatti è sempre stata molto distante dalle figlie, molto austera, quasi per nulla materna.
Iris, costretta suo malgrado, deve investigare tra le mura di quella vecchia casa per capire cosa è accaduto a Jennie e alla sua piccola e comprende ben presto che il passato è ancora lì, pressante.
E' il primo libro che leggo dell'autrice, ma so che due anni fa uscì "La figlia del peccato", suo grande successo e nonostante le opinioni positive lette sull'autrice non sapevo proprio cosa aspettarmi, ma devo dire che le mie aspettative sono state oltremodo soddisfatte!
Ci troviamo davanti ad un dramma familiare costruito sulla tragedia, sul femminicidio, sulla morte di una madre adorata ed è tutto ciò che condiziona l'intera storia, oltre che l'intera esistenza delle protagoniste.
Tutta la narrazione si costruisce su personaggi femminili, tutti ben costruiti e che crescono lungo tutto l'arco narrativo, mostrandosi a noi poco a poco, prendendo forma, creando emozioni, bucando la pagina e diventando ben presto reali e tridimensionali.
L'autrice ha deciso di costruire un dedalo ben cstrutturato di segreti, bugie, verità nascoste e piccoli indizi che ci accompagnano dalla prima all'ultima pagina, creando in noi un crescente senso di comprensione, empatia ed emozione, grazie, soprattutto al carico emotivo trasmesso direttamente dall'autrice, che si è ispirata alle storie di un manicomio che ha visitato e a cui ha deciso di dare voce, intrecciando piccoli pezzi di vita all'interno di una storia ben costruita e collaudata dimostrando quanto, a volte, in maniera del tutto casuale, le vite più lontane si intreccino e possano influenzarsi in maniera così potente.
Attraverso una serie di capitoli brevi, cadenzati da campi di voci e di linee temporali che si intrecciano, l'autrice ci ha raccontato il dramma, i disturbi mentali, la tragedia e ci ha affascinato trascinandoci in un vortice emotivo difficile da controllare, scatenando in noi consapevolezze ed empatia nei confronti di protagoniste dure da dimenticare.
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