Interviste

giovedì 4 luglio 2019

REVIEW PARTY "Niente è fuori posto" di Joanna Nadin {GARZANTI}

Buon giovedì amici dei libri!
Nuovo giorno, nuovo Review Party...

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Titolo: Niente è fuori posto
Autore: Joanna Nadin
Editore: Garzanti
Collana: Narratori Moderni
Pagine: 336
Prezzo: 17,90€
Data di uscita: 4 Luglio 2019


Le cose più preziose sono quelle che hai davanti agli occhi.
Dido ha solo sei anni, ma è molto curiosa. Seduta su un ramo di melo nel suo giardino, scorge la casa accanto e non può fare altro che sbirciare. Ed è lì che vede per la prima volta Tom e Harry, due bambini come lei. Qualcosa che non sa spiegarsi, da quel giorno, la spinge a continuare a spiarli. È allora che Dido scopre la quotidianità della loro famiglia: due genitori che si amano, due fratelli che giocano, un tavolo intorno al quale sedersi insieme per la cena. Sembra che nulla sia fuori posto: è proprio la vita che ha sempre desiderato, ma che non le appartiene. Perché sua madre ha un modo tutto suo di dimostrarle il proprio amore. Per lei non ci sono regole, non ci sono cose giuste o sbagliate da fare. Dido è ancora troppo piccola per capirlo e non ha neppure il conforto di una figura paterna, visto che non ha mai conosciuto suo padre. Così, decide che Tom e Harry saranno i suoi migliori amici e i genitori dei due le figure di riferimento che non ha mai avuto. Qualcosa di molto forte la unisce a loro e, con il passare del tempo, si sente sempre più parte di quel nucleo, allontanandosi progressivamente dalla madre, che fatica a comprenderla. Ma, anno dopo anno, Dido impara che anche il rifugio più sicuro, quando si cresce, diventa fragile e troppo piccolo per offrire la medesima protezione. Impara che anche i legami, in apparenza perfetti, nascondono tradimenti, bugie, verità inascoltate. E che, a volte, l’amore vero è proprio dove non sembra essercene, dove non lo si è mai cercato. Perché è più facile restare affascinati da una realtà sconosciuta che accettare la bellezza di quello che si possiede.



Dido è seduta al capezzale di sua madre Edie in ospedale ed inizia a raccontarle una storia: la loro storia.
Ha sei anni Dido quando si trasferisce con Edie dal suo appartamentino londinese ad una tranquilla proprietà, ereditata da una zia, nella campagna inglese; lei e sua madre si sono lasciate alle spalle una vita fatta di sregolatezze, droghe e brutti ricordi per buttarsi a capofitto in un nuovo inizio, con la speranza che finalmente anche loro possano vivere una vita da favola, come quelle che si leggono nei libri delle principesse.
Ma le speranze della bambina si infrangono quando, dopo il loro arrivo nella nuova casa, gli atteggiamenti bohemien di Edie non si placano e Dido, nel tentativo di trovare una sua dimensione nella sua nuova vita, incappa di Harry e Tom, due fratellini che vivono nella casa accanto alla sua.
Harry, una bambina della sua età, e Tom, di poco più grande, affascinano tremendamente Dido, che si sente, sin dal primo istante legata a loro e alla loro famiglia, con cui cerca di rapportarsi, poi, in qualunque occasione: questo perchè, nonostante molti apprezzerebbero la vita libertina di Edie, Dido sente di aver bisogno di stabilità, di confini e di regole, che sua madre non è mai stata capace di darle, ma che ritrova perfettamente nei vicini di casa.


Dido dal primo incontro con i due bambini e la loro famiglia non riesce più a non pensare a loro, ne diventa ossessionata, e li osserva costantemente sentendosi sempre più integrata nella loro famiglia.
I giorni passano, come gli anni, ed ognuno di essi è un'occasione di allontanarsi da sua madre Edie, con cui però, nonostante l'apparenza, il legame non si spezza mai davvero, e le due donne crescono insieme diverse ma mai veramente distanti, ritrovandosi dopo anni a rivivere la loro storia, la loro favola in cui il bene ed il male si intrecciano, e di cui sono le protagoniste assolute.
Si dice che l'erba del vicino è sempre più verde, e Dido scoprirà a sue spese quanto le apparenze possano ingannare...


"Niente è fuori posto" è il primo romanzo che leggo di Joanna Nadin, autrice inglese, molto conosciuta per i suoi molteplici lavori dedicati ai bambini ed ai giorvani adulti, che ha deciso, in questa occasione, attraverso questa opera scritta in prima persona, di rivolgersi ad un pubblico adulto nel tentativo di avvicinare e far collimare il loro mondo con quello dei ragazzini con cui è abituata ad approcciare, catalizzando la loro attenzione e facendo focalizzare i loro sguardi verso una commovente, quanto frenetica e tumultuosa relazione tra madre e figlia e la loro storia, fatta di amore, amicizia, delusioni e paura.


Conosciamo Dido e con lei affrontiamo la vita sua e della sua mamma, che lei vorrebbe a tutti i costi sostituire, poichè il suo desiderio di normalità le martella in testa e non le lascia tregua, facendole vivere un'esistenza in toto differente da quella di Edie, che al contrario suo ha vissuto tutta la vita a spezzare le catene che l'avrebbero altrimenti costretta ad una vita fatta di regole ferree ed inquadrate che non le avrebbero permesso di brillare come avrebbe meritato.
Mi è molto piaciuto leggere direttamente i pensieri della nostra piccola protagonista, anche se mi sarebbe di gran lunga dare un'occhiata anche tra i pensieri tormentati di Edie poichè, ovvimanente, Dido non è onniscente e non conosce tutto quello che frulla nella mente della madre, ma, in compenso, la scrittura superba della Nadin compensa questo mio desiderio, creando personaggi che splendono di luce propria e che ci fanno vivere con loro, letteralmente, una vita, passando dagli anni settanta fino ai giorni nostri, in maniera notevole, frenetica e vivace.


Questo romanzo è decisamente una storia di rinascità e di seconde possibilità, di amore incondizionato e della ricerca della felicità, su un percorso capace di far emozionare il lettore e facendolo, talvolta, anche sorridere; è una storia di legami, di famiglia, di sopravvivenza, di vita.
Un libro efficace, potente, commovente, nostalgico e bellissimo.


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