Oggi per voi l'intervista a Rebecca Quasi, autrice di "Cambia il vento", edito da Dri Editore, che abbiamo conosciuto in questi giorni durante il blogtour a lui dedicato!
TITOLO: Cambia il vento
AUTORE:Rebecca Quasi
EDITORE: DRI Editore
PAGINE:330
PUBBLICAZIONE: 12 aprile 2019
GENERE: Historical romance
Exeter. 1886. Mr. Devon Holmes è partito dal basso. Ha iniziato a lavorare come mozzo a sedici anni e nel volgere di un decennio è diventato prima capitano e poi armatore. Grazie alla sua abilità negli affari è riuscito a sposare lady Costance, figlia del conte di Norfolk, nobile ma in dissesto finanziario. L'unione tra i due non è mai stata né intima né felice e il disastro economico in cui Holmes sarà coinvolto, non potrà che peggiorare la situazione, ma il destino ha in serbo per lui qualcosa di inaspettato; del resto, un vento che cambia può far succedere di tutto, anche stanare una passione sopita...
Dopo le affascinanti e torturate vicende di “Dita come Farfalle” e le simpatiche ed intriganti frecciatine amorose de “La Governante”, Rebecca ci regala un’altra coppia veramente ben assortita. In questo romanzo breve, nel quale come al suo solito va a mettere in discussione i canoni sociali del periodo, in questo caso Vittoriano, ci raffigura non solo una bella storia d’amore e di seconde possibilità, ma anche una intera famiglia composta da cinque elementi, quattro umani ed un…. Irresistibile felino!
Ed eccoci all'intervista che l'autrice, Rebecca Quasi, ci ha concesso, permettendoci di inoltrarci ancora di più nel suo 'Cambia il vento'!
Cosa l’ha ispirata a scrivere Cambia il vento?
Mi piacciono molto le storie delle seconde occasioni. I personaggi che ricominciano daccapo in amore o nella vita in generale sono quelli che sento più vicini. Ho scritto diverse storie in cui i protagonisti hanno un'altra possibilità, riprendono in mano la loro vita, in qualche modo rinascono.
In particolare per CAMBIA IL VENTO mi ha sedotta l'idea di una coppia che convive per un ventennio sfiorandosi in un equivoco di cristallo che li congela.
Mi piacciono molto le storie delle seconde occasioni. I personaggi che ricominciano daccapo in amore o nella vita in generale sono quelli che sento più vicini. Ho scritto diverse storie in cui i protagonisti hanno un'altra possibilità, riprendono in mano la loro vita, in qualche modo rinascono.
In particolare per CAMBIA IL VENTO mi ha sedotta l'idea di una coppia che convive per un ventennio sfiorandosi in un equivoco di cristallo che li congela.
Ho trovato entrambi i personaggi molto realistici, ma anche in grado di far sognare il lettore, come ha deciso di svilupparli?
Ho pensato che la passione della giovinezza, la folgorazione con cui si erano riconosciuti incontrandosi, poteva essere sopita e non spenta... come tenuta in stand by. E ho lavorato su quello per costruire i personaggi.
Ho pensato che la passione della giovinezza, la folgorazione con cui si erano riconosciuti incontrandosi, poteva essere sopita e non spenta... come tenuta in stand by. E ho lavorato su quello per costruire i personaggi.
Come descriverebbe questa storia in cinque parole?
Uscire dall'angolo per ricominciare.
Come funziona il suo processo creativo? Ha già tutto in mente oppure si lascia guidare dalla storia?
Il mio processo creativo è caotico ed estemporaneo.
Generalmente parto da una situazione che non necessariamente è l'inizio del libro e poi la sviluppo.
Non faccio scalette, scrivo e rileggo, scrivo e rileggo.
Ho un taccuino in cui annoto frasi o idee che puntualmente, quando riprendo, non mi dicono più niente.
Il mio processo creativo è caotico ed estemporaneo.
Generalmente parto da una situazione che non necessariamente è l'inizio del libro e poi la sviluppo.
Non faccio scalette, scrivo e rileggo, scrivo e rileggo.
Ho un taccuino in cui annoto frasi o idee che puntualmente, quando riprendo, non mi dicono più niente.
Cambia il vento è una storia che oserei definire per certi aspetti drammatica, ma allo stesso tempo la pesantezza della situazione viene smorzata dallo stile ironico, come ha trovato il giusto mix?
Quando leggo non mi piace che gli argomenti drammatici vengano appesantiti da un linguaggio ridondante, ma nemmeno sminuiti da banalità o luoghi comuni. Credo che l'ironia, se dosata con garbo, possa sottolineare senza offendere e far risaltare la profondità di una situazione o di un sentimento.
Quando leggo non mi piace che gli argomenti drammatici vengano appesantiti da un linguaggio ridondante, ma nemmeno sminuiti da banalità o luoghi comuni. Credo che l'ironia, se dosata con garbo, possa sottolineare senza offendere e far risaltare la profondità di una situazione o di un sentimento.
Scrivere un romanzo ambientato nel passato non deve essere certo facile: come sceglie l’ambientazione? Si documenta per poter scrivere la storia, visto che mi sembra rispecchiare molto bene il tempo in cui è ambientata?
Quando ambiento una storia nel passato cerco di documentarmi per non scrivere inesattezze e sono consapevole che occorrerebbe una ricerca più approfondita e minuziosa.
Scelgo l'ambientazione secondo il mio gusto personale e ciò che conosco meglio.
Quando ambiento una storia nel passato cerco di documentarmi per non scrivere inesattezze e sono consapevole che occorrerebbe una ricerca più approfondita e minuziosa.
Scelgo l'ambientazione secondo il mio gusto personale e ciò che conosco meglio.
Ha sempre voluto diventare un’autrice?
Mi è sempre piaciuto scrivere e lo faccio da anni. Non mi interessa farne un mestiere vero e proprio perché è un'attività che mi rilassa e mi diverte, se dovesse diventare un lavoro porterebbe con sé tutto una dose di stress che non intendo legare a ciò che amo di più fare.
Mi è sempre piaciuto scrivere e lo faccio da anni. Non mi interessa farne un mestiere vero e proprio perché è un'attività che mi rilassa e mi diverte, se dovesse diventare un lavoro porterebbe con sé tutto una dose di stress che non intendo legare a ciò che amo di più fare.
Qual è il messaggio dietro Cambia il vento?
Molto banalmente che l'amore resiste e prima o poi sbaraglia tutto.
Quanto c’è di lei e della sua esperienza personale nei suoi romanzi?
Di me della mia vita poco o niente. Non mi è accaduto nulla di ciò che ho narrato nei miei romanzi. A livello morale ed empatico sono ovunque. In ogni riga.
Di me della mia vita poco o niente. Non mi è accaduto nulla di ciò che ho narrato nei miei romanzi. A livello morale ed empatico sono ovunque. In ogni riga.
Dietro una grande autrice c’è sempre un’avida lettrice: quali sono i generi che preferisce?
Non sono una grande autrice ma sono un'avidissima lettrice. Adoro i romance, in particolare quelli storici, ma leggo un po' di tutto.
Abbiamo soddisfatto la vostra curiosità?
No? Allora è il caso di dare, nuovamente, un'occhiata a tutte le tappe del blogtour!
Cogliamo anche l'occasione per ringraziare Rebecca Quasi per averci concesso questa intervista!
No? Allora è il caso di dare, nuovamente, un'occhiata a tutte le tappe del blogtour!
Cogliamo anche l'occasione per ringraziare Rebecca Quasi per averci concesso questa intervista!
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