lunedì 18 febbraio 2019

REVIEW PARTY "Tutta la verità su Ruth Malone" di Emma Flint {PIEMME}

Buongiorno amici dei libri, bentornati, buon inizio settimana!
Questo lunedì torno a parlarvi di "Tutta la verità su Ruth Malone"...



TITOLO: Tutta la verità su Ruth Malone
AUTORE: Emma Flint
EDITORE: Piemme
PAGINE: 333
GENERE: Thriller 
PREZZO: 18,50€
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Febbraio 2019

New York, una torrida estate del '65. Capelli cotonati rosso fuoco, pantaloni Capri, sigaretta tra le labbra: Ruth Malone, divorziata e giovane madre di due bambini, è la Marilyn del quartiere. Le piace bere, uscire, avere uomini diversi, specie ora che ha dato il benservito al marito Frank, con cui è in guerra per la custodia dei bambini. Cindy e Frank Jr. sono i suoi piccoli tesori, i capelli che pettina ogni mattina e le bocche che sfama ogni giorno, stando attenta che mangino abbastanza verdura. Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, "madre distratta", "l'ha fatto apposta". Pian piano Ruth si accorge che la "verità" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile. Ispirato al caso di cronaca nera che sconvolse l'America degli anni '60.


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Nella torrida estate del 1965 nel Queens, un quartiere di New York, Ruth Malone vive un'esistenza normale con i suoi due figli, avuti dal precedente matrimonio con Frankie, con cui si è separata da poco, e lavora come cameriera per vivere una vita dignitosa, mantenendo i suoi vizi: bei vestiti, trucco e parrucco, serate all'insegna di compagnie maschili e di alcol.
Ruth vive una vita non convenzionale per una donna americana dell'epoca e tutti la osservano, la giudicano e la reputano una poco di buono; una mattina al suo risveglio però qualcosa non va, in casa sua non c'è traccia dei suoi figli e nonostante la serratura sia chiusa dall'interno lei è sicura di non aver fatto niente ai suoi figli, che ama più della sua vita.
All'arrivo della polizia però sembra che tutti gli indizi portino dritti verso di lei, e non c'è nessuno disposto a crederle. Sta a lei dimostrare di non essere colpevole della scomparsa dei suoi figli, lottando con i denti e le unghie laccate per mostrare al mondo ciò che veramente si nasconde dietro la sua bellezza prorompente ed i suoi modi da femme fatale.
A seguire le indagini non c'è solo la polizia, ma anche un giovane giornalista, Pete Wonicke, che è alla ricerca della storia del secolo per poter fare il salto di qualità, e più le indagini vanno avanti più il giornalista sviluppa un'ossessione per Ruth ed il suo caso, a cui non è facile porre rimedio.
Ruth sarà davvero la responsabile della scomparsa dei figli oppure qualcosa di più torbido si nasconde dietro di essa?

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"Tutta la verità su Ruth Malone" è un romanzo basato su una storia vera, su cui è stato facile affondare le radici per un interessante romanzo thriller; Emma Flint, la nostra autrice, è stata capace di creare un quadro molto accurato dell'epoca e riesce ad inserire perfettamente Ruth e Pete al suo interno: quando la polizia arriva a casa di Ruth trova diversi indizi che sembrano indicare che ad essersi macchiata del reato sia stata proprio la donna, e nonostante l'angoscia sia palpabile agli occhi del lettore, le emozioni contrastanti trasudanti dalla donna non sono di certo di aiuto per scagionarsi dall'accusa.
Attraverso gli occhi della donna e di Pete viene sviscerata una storia capace di lasciare il segno ed angosciare il lettore, che non capisce se Ruth e Pete siano o meno due narratori affidabili, se di loro ci si possa fidare oppure sia meglio discostarsi dai loro pensieri per seguire una logica e un'indagine personale.
Ruth è una donna interessante ed intelligente, capace di affascinare gli uomini che si lasciano trascinare nella sua rete di femme fatale alla ricerca di attenzioni e nuove emozione sempre più cariche. Il suo carisma la precede e al contempo la condanna ad essere sempre sotto il mirino della gente, pronta a giudicarla e sezionarla come se fosse una cavia da laboratorio; le sue relazioni la classificano come una poco di buono e l'etichetta le rimane addosso come un marchio fatto con il fuoco.
Pete è un giovane giornalista che rimane ossessionato dalla storia di Ruth, ammaliato dalla sua presenza, ma confuso sulla sua innocenza.


Questa doppia narrazione è stato un modo estremamente interessante ed intelligente di raccontare questa storia, poichè possiamo osservarla tramite due punti di vista ben distinti, quello di una madre distrutta dal dolore e quello di un giornalista che analizza in maniera più analitica la situazione.
Trovo davvero interessante gli approfondimenti dell'autrice per quanto riguarda la New York degli anni Sessanta che ci viene rappresentata in maniera magistrale e ci fa sentire perfettamente inseriti nel contesto e nella narrazione. Ho trovato lo stile ben congegnato per rivedere e rianalizzare una storia dalle tinte noir davvero accaduta, capace di insinuarsi sotto la pelle del lettore e sconvolgerlo, fino ad ossessionarlo dal mistero della scomparsa dei piccoli.
La costruzione e la scrittura di Emma Flint sono volte a far trasudare la disperata ricerca della verità, scatenando in noi lettori frustrazione dovuta all'incapacità di aiutare Ruth, colpevole di non essere capace di aiutare se stessa.
Ho trovato il romanzo davvero coinvolgente, a tratti crudo ed incalzante, alcune rivelazioni ci piombano addosso totalmente inaspettatamente, e ci frastornano il tanto che basta per confonderci e scombussolarci.



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