Interviste

venerdì 1 febbraio 2019

BLOGTOUR “I primi secondi di un abbraccio” di Katy Regan {MONDADORI}

Per finire al meglio questa mattinata a dir poco intensa sono qui per presentarvi la mia tappa del blogtour de "I primi secondi di un abbraccio", edito Mondadori, e disponibile finalmente in libreria!

L'immagine può contenere: una o più persone e testo

L'immagine può contenere: una o più persone, persone in piedi, testo e spazio all'aperto

Titolo: I primi secondi di un abbraccio
Autore: Katy Regan
Editore; Mondadori
Genere: Fiction
Pagine: 334
Prezzo: 19,00€
Data di uscita: 29 Gennaio 2019

Zac ha dieci anni e vive con sua mamma Juliet, perché suo padre ha pensato bene di darsela a gambe prima che lui nascesse. O almeno, questa è la versione che in famiglia gli hanno sempre raccontato. Nel tentativo di dare un padre a Zac, che ha qualche problema di peso ed è diventato il bersaglio di alcuni bulletti, Juliet si ostina a uscire con improbabili pretendenti, inanellando una delusione dopo l'altra. Una sera, in seguito all'ennesimo appuntamento andato storto, rientra a casa alticcia e con gli occhi rossi di pianto, e si lascia sfuggire di essere ancora innamorata del padre di Zac. Per il ragazzino questa è una vera e propria rivelazione, oltre che una notizia bellissima. Con il cuore che batte all'impazzata, Zac non vede l'ora di dare il via alla sua nuova missione... trovare papà. È deciso a cercare l'uomo che ha sempre immaginato e a dargli una seconda possibilità; ma principalmente è determinato a far felice sua madre una volta per tutte. Come un piccolo detective, insieme alla sua amica del cuore Teagan, inizia a raccogliere in segreto una serie di indizi che lo porteranno pericolosamente vicino alla verità. La cosa che non sa, però, è che a volte le persone hanno ottimi motivi per sparire...


MISSIONE TROVIAMO PAPA'


Zac ha dieci anni e tanta tristezza nel cuore: crescere senza un padre, che ti ha abbandonato da piccolo, in un quartiere popolare, non è facile, se in più si aggiunge il bullismo che subisce essendo un po’ in carne, il quadro è completo. 
Una sera, dopo aver visto sua madre ubriaca prendere a borsettate l’uomo con cui era uscita, parla con lei che, complice l’alcol che le scorre in corpo, gli rivela di aver amato solo il padre del bambino, e che non amerà mai nessun altro; la rivelazione è grande e sconvolgente per Zac: se sua madre ama ancora suo padre questo lo autorizza automaticamente a cercarlo! 
Inizia quindi così con Teagan, la sua migliore amica, la missione “Troviamo Papà”!


Zac, nei panni di un moderno e giovane detective, inizia a sviluppare il suo modus operandi, fissando alcuni elementi imprescindibili: 
Non dire a nessuno, oltre che a Teagan, quello che ha intenzione di fare, cercando di mantenere il riserbo per concedere poi a sua mamma una sorpresa nel momento in cui riuscirà, finalmente, a ritrovare suo padre; 
Scoprire quale dei molti Liam James è suo padre, poiché essendoci molti uomini con quel nome è necessario fare ricerche approfondite, torchiando la mamma, la nonna ed il nonno, senza destare alcun sospetto, e conseguentemente trovare il suo indirizzo per potergli inviare una lettera per invitarlo al suo prossimo compleanno; 
Tenere aggiornato con ogni scoperta la cartellina dedicata alla missione; 
Incontrare Teagan ogni lunedì con il proposito di sviluppare le teorie, articolare i pensieri, scavare più a fondo.


Il bambino poi, decide che è il caso di iniziare a scoprire qualche indizio fondamentale, sul suo aspetto, sul suo lavoro, sulle sue caratterische e quindi dopo aver torchiato sua madre scopre che gli occhi di suo padre sono identici ai suoi, che i suoi capelli sono scuri e, importante elemento, che quando stava con sua madre, era un mozzo e preparava da mangiare per tutto l’equipaggio della barca su cui lavorava, oltre che, ovviamente, pescare. 
Durante la ricerca comprende che con i pochi elementi a sua disposizione è complicato arrivare a delle risposte e quindi, speranzoso, si rivolge ad una struttura adibita proprio alla ricerca di persone scomparse, salvo poi comprendere che senza le quattrocentoventi sterline richieste non sarà possibile affidare il caso all’agenzia.

Questo riporta tutto, nuovamente, solo nelle sue mani! 



Ricomincia a ricercare indizi e, l’occasione si fa ghiotta quando costretto da sua madre, che cerca disperatamente di farlo dimagrire per non farlo essere più oggetto di scherzo da parte dei bulli, lo porta a correre e qui, con la scusa di farsi spronare riesce a carpire altri elementi fondamentali, come ad esempio il suo secondo nome e il fatto che il suo sogno più grande fosse fare lo chef, proprio come Zac.
Con queste nuove informazioni la strada si spiana e Zac, come un segugio, segue le piste iniziando a mettere insieme sempre più elementi che lo avvicinano sempre di più a suo padre, continuando a tenere conto dei suoi sviluppi aggiornando continuamente la sua cartellina della missione, alimentandola con fogli e fogli di teorie, pensieri, impressioni.


La missione “Troviamo papà” si sviluppa lungo tutta la narrazione ed è il perno su cui si articola Zac, con cui sviluppa la sua dedizione e la sua perseveranza.
Volete sapere come si conclude la missione? Non posso dirvelo, sta a voi leggere questa perla e scoprirlo


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