martedì 1 settembre 2015

Rubrica "Teaser Tuesday" #3

E' di nuovo martedì ed è quindi il giorno del Teaser Trailer! (anche se settimana scorsa non l'ho pubblicato!)

La rubrica nasce da un'idea dell'autrice del blog Should be Reading, si tiene ogni martedì e possono partecipare tutti coloro che ne hanno voglia, basta seguire delle semplici regole:

  • Prendi il libro che stai leggendo
  • Aprilo ad una pagina a caso
  • Condividi un breve spezzone della pagina, senza fare spoiler!
  • Riporta anche titolo e autore 


Mi sentii di nuovo avvampare, mentre i ricordi di quella domenica mi scorrevano nella mente, e nello sguardo insofferente di Chase si accese una scintilla briosa.
Scacciai il ricordo di quel lato così unico del suo carattere – un aspetto di lui che mi ispirava meraviglia e rimpianto – e mi lasciaidi nuovo sopraffare dalla rabbia. 
Non capivo perché la domenica fosse così diverso, ma nel corso della settimana, di solito, almeno mi salutava. 
Era ovvio che non poteva passare più tempo con me: stavo sempre con Bree o con Brandon, ma dopo il momento magico che avevamo condiviso quella domenica proprio non capivo perché avesse cominciato a evitarmi come la peste.
«In ogni caso, mi sono stufata di cercare di capirti. Se vuoi fare il coglione, accomodati. Ma non puoi far finta ogni domenica, di punto in bianco, che tra noi sia tutto perfetto».
«Ancora con questa storia?», mi schernì.
«Accidenti, è successo un miracolo. Quest’uomo parla».
«Tu pensi che io mi comporti in modo ambiguo? Dio, Harper, questa sì che è bella». Fece una risata secca e mi fissò. «Senti chi parla, la ragazza che mi ha ripetuto più volte di starle lontano, ma si precipita tra le mie braccia non appena ha un problema con il fidanzato. Vuoi che ti stia lontano oppure no?». 
Chase fece un passo in avanti, io ne feci uno indietro e lui avanzò ancora,
sussurrandomi all’orecchio: «Perché continui a combattere l’inevitabile, piccola? Tu mi vuoi. Persino in questo momento il tuo corpo sta tremando perché ti stai costringendo a non toccarmi». Mi sfiorò la mano con la punta delle dita e sorrise. «Mi basta sfiorarti per farti venire la pelle d’oca. E adesso dimmi che vuoi che me ne vada».
«Sei veramente un coglione», borbottai e feci un altro passo indietro. «Non capisco perché non possiamo essere amici sempre. La domenica sono tua amica, poi tutti gli altri giorni nemmeno mi rivolgi la parola. Non mi sta bene. Voglio la stessa cosa, ogni giorno. Perciò decidi tu qual è e poi fammi sapere». Cercai di aggirarlo, ma lui mise un braccio contro il muro, bloccandomi nel corridoio.
«Te lo dirò, se tu lo dirai a me».
«Ma di che parli?»
«Mi sembra di essere solo uno dei tanti ragazzi di Harper, ma a me non tocca nessuno dei privilegi. Quindi dimmi, se mi comporto da amico, potrò scoparti anch’io?».
Il mio pugno era già partito, diretto a quel naso perfetto, ma Chase si ritrovò sbattuto contro il muro prima che io potessi colpirlo. Brandon gli premeva l’avambraccio contro la gola, il suo volto abbronzato stava diventando paonazzo di rabbia.
«Che cazzo le hai detto?», ruggì.
Chase, per tutta risposta, gli sputò in faccia.
Con l’altra mano Brandon gli prese la maglietta e lo tirò in avanti, mentre il braccio che gli aveva serrato la gola sferrò un terrificante pugno nello stomaco. Chase barcollò e colpì il muro quando Brandon si spostò. Purtroppo si era spostato proprio verso il gancio sinistro di Chase.
Iniziai a urlare, dissi loro di piantarla, e in qualche modo finirono a terra, con Chase sopra Brandon. Proprio nel momento in cui altri inquilini della casa stavano uscendo dalle loro stanze, Brandon sbatté la testa di Chase contro il pavimento e Chase gli sputò di nuovo in faccia. E questa volta c’era anche del sangue.
«Oh merda, di nuovo?», sbuffò Brad superandomi di corsa. Prese Chase per un braccio e li divise.
Derek teneva Brandon a terra, mentre Zach aiutava Brad a portare Chase in corridoio, verso il lato opposto del salotto.
«Merda, principessa». Drew mi mise un braccio sulle spalle, ma io lo scacciai. «Tu sì che fai impazzire gli uomini, non è vero? Sono stati di gran lunga i due mesi più divertenti che abbiamo vissuto in questa casa, e a quanto pare ci sei sempre tu di mezzo».
«Drew».
«Sì, principessa?»
«Se hai intenzione di avere dei figli in futuro, ti suggerisco di andartene».
Mi lanciò uno sguardo ironico, ma saggiamente si allontanò. «Che permalosa. Ah, Brandon, hai…hai qualcosa sul viso».
«Sto per lasciarlo», lo avvertì Derek, e Drew se ne andò in cortile.
Appena Derek mollò la presa, Brandon barcollò verso il bagno, senza dirmi una sola parola.
Derek mi passò lo zaino di Brandon e con un cenno mi indicò la camera.
«Aspettalo lì. Adesso vado a parlargli, anche se so già quello che mi dirà. Concedigli solo qualche minuto. E a proposito, Harper?»
«Sì?»
«Stai lontana da Chase. Così sarà tutto molto più facile».
Avvampai violentemente e annuii, prima di chiudermi in camera di Brandon

-Ti lascio ma restiamo amici, Molly McAdams

Chiara

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