martedì 9 giugno 2020

REVIEW PARTY "Figli di Virtù e Vendetta" di Tomi Adeyemi

Siamo al terzo post del giorno, a cui tengo molto!
La recensione di un libro che ho aspettato tanto tanto, dopo aver letto e parlato qui del primo volume della serie (si, era una recensione bella bella lunga!) ...


Figli di virtù e vendetta (L'eredità di Orïsha Vol. 2) eBook ...

Titolo: Figli di Virtù e Vendetta
Autore: Tomi Adeyemi
Editore: Rizzoli
Genere: Fantasy
Pagine: 432
Data di uscita: 9 Giugno 2020

Dopo aver combattuto contro l'impossibile, Zélie e Amari sono finalmente riuscite a far rivivere la magia a Orïsha. Ma il rituale per risvegliarla si è rivelato più forte di quanto avrebbero potuto immaginare, e ha riportato alla luce non solo i poteri dei maji, ma anche quelli dei nobili che avevano della magia nel loro sangue.
Ora Zélie deve lottare per unire i maji in una terra dove il nemico è potente quanto loro.
Quando reali ed esercito stringono una mortale alleanza, Zélie deve tornare a combattere per assicurare ad Amari il trono e per proteggere i nuovi maji dall'ira della monarchia.
Ma con la minaccia di una guerra civile all'orizzonte, Zélie si trova a un punto critico: dovrà trovare un modo per riunire il regno oppure lasciare che Orïsha venga distrutta da se stessa.


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Finalmente è uscito il secondo volume della "Legacy of Orïsha" che aspettavo da più di un anno: il primo volume mi era piaciuto tanto, quasi cinque stelle, soprattutto grazie alle protagoniste femminili pazzesche create dall'autrice mentre questo secondo capitolo è diverso da ciò che immaginavo, ma, non per questo è meno bello o piacevole da leggere!
Zélie, la protagonista principale, emblema della magia con la sua pelle scura, gli occhi chiari ed i capelli bianchi, insieme a Tzain e Amari, è riuscita a riportare la magia ai maji, questo però ha innescato una serie di meccanismi che danno vita a questa seconda parte della storia: aver riportato alla luce la magia ha coinvolto non solo i maji, ma anche i titàn, che posseggono una magia diversa, difficile da controllare, a tratti pericolosa e indisciplinata.
I sacrifici sono stati tanti ed ora Zélie deve portare avanti la più pericolosa delle battaglie: riuscire a riunire tutto il regno per evitarne l'implosione che provocherebbe una battaglia tra maji e titàn, saturi di magia e pronti ad una guerra civile.
La tensione è alle stelle, la miccia della guerra è stata accesa, Zélie è costretta a correre contro il tempo, destreggiandosi con una nuova magia che non conosce e che fatica a controllare.

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In questo secondo volume troviamo una Zélie diversa: più matura, consapevole e vendicativa, a causa di tutto ciò che le è stato tolto. La lotta, i tradimenti e le perdite l'hanno resa egoista, ma l'hanno anche temprata, rendendola coriacea, anche se, a volte, la pressione la schiaccia e arrendersi le sembra l'unica soluzione possibile. 
L'ho amata e, a volte, l'ho odiata, ma sono pur sempre molto legata a lei, soprattutto grazie al ricordo della bambina che era nel primo volume e alla donna che diventerà sicuramente col proseguo della trilogia.
Amari, che ha vissuto gran parte della sua vita in una gabbia dorata, è costretta ancora una volta a lottare con il peso della sua condizione sociale, quando, dopo la morte del Re e la scomparsa di suo fratello Inan, altra voce narrante della storia, dovrebbe prendere il comando, il potere ed il trono, ma è sua madre Nehanda a prendere il potere in attesa del ritorno di Inan, che si rivela essere un personaggio davvero davvero difficile da comprendere e da apprezzare.
Amari ha i suoi lati di luce e di oscurità che non hanno reso sempre facile l'apprezzamento nei suoi confronti, ma, devo dire, che in questo capitolo l'ho trovata più donna, più conscia delle responsabilità, del peso che possono avere le sue scelte nel quadro generale delle cose.
Il rapporto tra Amari e Tzain sale e scende, come sulle montagne russe, ma è molto bello sottolineare come la lealtà di Tzain verso Zélie non venga mai intaccata e che questo rapporto con la sorella lo innalzi ad essere uno dei personaggi più limpidi di questo libro.

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Questo secondo libro mi è piaciuto, è più oscuro del precedente, i personaggi sono più complessi, più ricchi di sfaccettature, temprati da perdite e sacrifici e ci accompagnano dentro un'avventura capace, soprattutto sul finale, di lasciarci a bocca aperta, con la speranza di leggere al più presto il prossimo capitolo.
Riconfermo le mie opinioni sulla scrittura dell'autrice il cui stile è vibrante, incisivo e coinvolgente ed il ritmo è incalzante, veloce e capace di insinuarsi sotto la pelle del lettore che viene invaso dal desiderio immenso e crescente di comprendere dove l'autrice voglia andare a parare, respirando a pieni polmoni l'aria, ora, ricca e pregna di magia.
Un altro elemento che si riconferma importante e, ora più che mai, attuale è quello della denuncia, non molto velata, del fatto che viviamo ancora in una società in cui razzismo, paura ed avversione l'avversione per tutto ciò che è diverso dalla, cosiddetta, normalità: questo ha dato forza e consistenza alla storia che dimostra di essere il riflesso dell'epoca moderna, dove ancora, nonostante i millenni passino, le tecnologie avanzino e la continua evoluzione e progressione dell'uomo, i pregiudizi contro chi è "diverso" siano ancora capaci di farla da padrone, creando delle disparità incolmabili in ogni parte del mondo, e contro ogni categoria, a partire dal colore della pelle fino ad arrivare agli orientamenti sessuali, politici e religiosi.


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