martedì 19 febbraio 2019

BLOGTOUR "Ricorda il tuo nome" di Nicola Valentini {LEONE EDITORE}



Buongiorno amici dei libri, buon martedì!
Oggi qui sul blog vi parlerò del nuovo Thriller, nello specifico dei suoi personaggi, firmato dall'italiano Nicola Valentini e targato Leone Editore, ed uscito il 7 Febbraio!

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Ricorda il tuo nome - Nicola Valentini - copertina

Titolo: Ricorda il tuo nome
Autore: Nicola Valentini
Editore: Leone Editore
Collana: Misteria
Genere: Thriller
Pagine: 331
Prezzo: 13,90€
Data di uscita: 7 Febbraio 2019

Al termine della Seconda guerra mondiale, due ebrei feriti sono ricoverati nella stessa clinica. Uno ha perso la memoria, l'altro l'uso delle gambe. Durante la degenza, tra i due si instaura una profonda complicità e insieme decidono di vendicarsi dei gerarchi nazisti di Buchenwald, in particolar modo dell'ufficiale Eike Aumann. I loro movimenti attirano però le attenzioni del comandante della polizia militare americana Berger e di un altro ebreo deportato, ormai noto come il Cacciatore di nazisti. Il destino dei quattro uomini si compirà al termine delle rispettive ricerche, quando giungeranno nel covo di Aumann.


PERSONAGGI 


Nicola Valentini ha creato per noi un Thriller che trasuda storia e sentimento attraverso, soprattutto i 
suoi personaggi principali, che donano al romanzo carattere e spessore capaci di dare un valore aggiunto al romanzo: tre uomini con esperienze di vita diverse che trovano l'uguaglianza che gli era stata precedentemente negata all'interno dei campi di concentramento.
La sete di vendetta, i ricordi dolorosi, la rabbia li portarono a coadiuvarsi per riuscire a farsi vendetta, cominciando una caccia a tutti i mostri che li segregarono e li costrinsero a vivere come bestie da macello, distruggendo la loro identità e la loro persona.


Saul Ben Younes e Zakhor si conoscono nel Aprile del 1945 nella clinica San Marco a Norimberga, entrambi hanno vissuto l'esperienza della deportazione e della segregazione nei campi di concentramento, ed entrambi ne sono miracolosamente usciti vivi.
Saul, prima della Guerra, faceva il fotografo a Lipsia, e le capacità acquisite facendo questo lavoro gli hanno salvato la pelle nel campo di concentramento di Buchenwald, poichè il comandante del buker, Dieter Raab, decise di sfruttare le sue capacità per creare dei dossier sul campo e sui suoi abitanti, ma non prima di avergli affibiato il temutissimo numero, , il 101476, che lo renderva un semplice animale da macello all'interno del campo, annullando quindi la sua vera identità.
Durante la sua vita nel campo era riuscito, di nascosto, rischiando ogni giorno la sua vita, a creare a sua volta dei dossier contenenti tutte le foto e le informazioni che riusciva a raccimolare dei suoi aguzzini, con la speranza di poter utilizzare queste informazioni una volta fuori, per cercare la sua vendetta.
La clinica lo aveva accolto dopo che, durante lo sgombero del campo, era riuscito a darsi alla fuga, rischiando più volte di morire sotto i colpi tonanti delle SS, e rimanendo, infine, paralizzato e costretto su una sedia a rotelle: vivo, ma bloccato a vita, con la speranza però, di riuscire prima o poi ad attuare i suoi piani di vendetta, maturati a lungo durante la degenza, insieme a Zakhor, a cui decise di affidare i suoi ricordi attraverso i racconti vividi dei suoi momenti di segregazione, e i suoi segreti, mostrando all'amico di sventura, la sua raccolta di informazioni e di fotografie, che gli hanno fatto rischiare moltissimo durante la prigionia.


Zakhor, arrivò alla clinica a Norimberga, il primo di Aprile del 1945, ferito ustionato e sfigurato a causa dell'esplosione di una bomba: la sua pelle era completamente ustionata, ed ogni contatto con l'aria rischiava di portargli infezioni, le sue corde vocali danneggiate a causa delle schegge.
La sua situazione era critica, sotto ogni punto di vista, poichè anche la sua mente è fuori fase a causa del trauma, i suoi ricordi sono fuggiti dalla sua mente, e faticano a riaffiorare, nonostante il costante aiuto di Saul, suo amico, che cercava continuamente di stimolarlo in ogni modo per aiutarlo a ricordare almeno il suo nome: lo shock da granata aveva provocato una perdita di memoria, che si sperava fosse momentanea, come se l'esplosione avesse resettato il suo cervello.
Il nome Zakhor gli venne affibiato da Saul, che lo aveva preso da un termine ebraico che, letteralmente, voleva dire "ricorda", per indicargli come ricordare per persone come loro fosse la cosa migliore, poichè senza memoria siamo tutti alberi senza radici.
L'aiuto di Saul e la comparsa, nella loro vita di Shimon Philipkowski, aiutarono Zakhor a ricordare quali erano le sue radici, e cosa si nascondesse sotto la pelle spessa e martoriata del suo viso.


Ed arriviamo così a Shimon Philipkowski, un uomo che, come Saul, fu costretto a vivere in uno stato di segregazione all'interno di un campo di concentramento, ma che, una volta liberato era stato capace di crearsi una nuova vita, dandosi la spinta grazie alla sete di giustizia che lo aiutò a superare i suoi traumi: l'uomo, infatti, per ritrovare se stesso decise di cominciare una caccia a tutti i responsabili di quello che fu il trattamento che lui, ed altre milioni di persone, ricevettero nel suo campo di concentramento, e questo lo trasformò nel Cacciatore di nazisti.
L'uomo, nato a Saliburgo, in Austria, riuscì a vivere una giovinezza agiata grazie alle ricchezze della sua famiglia, ma sentì che qualcosa stava cambiando quando non potè iscriversi all'università a causa delle leggi raziali che iniziarono a diffonders, e fu costretto quindi, per questo, a spostarsi a Praga per poter continuare gli studi.
Nella città ceca conobbe, quella che sarebbe diventata solo poi, sua moglie, la polacca Agnes, che gli diede due figlie, prima dello scoppio della guerra, che lo portò a rimbalzare in diversi campi di smistamento e di prigionia, dove riuscì a sopravvivere grazie alle capacità che aveva nel curare i denti, che gli valsero un posto in infermieria,  fino a giungere nel più terribile di tutti, Auschwitz, dove lo marchiarono con il tatuaggio numerico che lo classificava come tutti gli altri.
Una volta recuperate la salute e la sua forma fisica riuscì a tornare in Austria e ritrovare le persone che amava, prima di fondare l'organizzazione attraverso la quale si impegnava di consegnare alla giustizia tutti i criminali nazisti che erano riusciti a fuggire dopo la caduta di Hitler e del suo regime nazista.

Tre uomini. Tre vite. Tre storie. 
Un solo obiettivo. La Vendetta.

1 commento:

  1. Finalmente passo a commentare le tappe :D Ho adorato questi tre personaggi, senza eccezioni: non sono proprio riuscita a farne a meno <3

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