so che vi avevo promesso di essere un po' più presente, ma a mia discolpa posso dirvi che mi sono imbarcata in un paio di letture piuttosto corpose che hanno rubato tutto il mio tempo libero, ma posso garantirvi che è stato tempo ben speso ed ora capirete perchè...
Titolo: La corte di ali e rovina
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Pagine: 684
Pagine: 684
Data di uscita: 17 Settembre 2019
Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.
Feyre, dopo il finale strappa-anima del secondo volume in cui è costretta a separarsi da Rhysand, torna alla Corte di Primavera, dove la sua avventura è iniziata, per comprendere i piani di Tamlin e del Re di Hybern e distruggere la corte dall'interno e per farlo deve sostenere di aver vissuto gli ultimi mesi alla Corte della Notte costretta sotto un potente incantesimo e non per sua volontà, come invece è stato.
Feyre dovrà reprimere dentro di se il desiderio di vendetta ed i sentimenti e la connessione profonda che la legano a Rhysand per non tradire la sua posizione all'interno della Corte di Primavera e, per lei, sarà necessario comprendere e studiare attentamente le sue mosse e le persone di cui potrà fidarsi per salvare l'intero regno dei Fae e dovrà ordine una ragnatela di gineprai impossibili da districare prima che la battaglia finale abbia inizio perchè in gioco c'è molto più della sorte sua e di Rhysand.
Feyre dovrà reprimere dentro di se il desiderio di vendetta ed i sentimenti e la connessione profonda che la legano a Rhysand per non tradire la sua posizione all'interno della Corte di Primavera e, per lei, sarà necessario comprendere e studiare attentamente le sue mosse e le persone di cui potrà fidarsi per salvare l'intero regno dei Fae e dovrà ordine una ragnatela di gineprai impossibili da districare prima che la battaglia finale abbia inizio perchè in gioco c'è molto più della sorte sua e di Rhysand.
E qui mi fermo a raccontarmi la trama perchè lo spoiler è sempre in agguato e se state aspettando con ansia l'epilogo di questa magica trilogia dovete godervela a pieno, come ho fatto io.
Questo volume finale mi è piaciuto, ma non quanto avrei sperato, ma d'altronde dopo un secondo volume praticamente perfetto ed impossibile da eguagliare non c'era storia, ma andiamo con ordine.
I due protagonisti principali di questo ultimo volume sono, ovviamente, Feyre e Rhysand, che mi sono davvero piaciuti fin dall'inizio: lei, la Spezzamaledizioni, è una protagonista davvero tosta e sempre pronta a sacrificarsi per salvare coloro che le stanno vicino, sempre pronta a giocarsi tutto mettendo da parte le sue stesse paure e mettendo il bene del mondo prima del suo e lui, il Signore Supremo della Corte della Notte, non è da meno, pronto a sacrificarsi e a buttarsi in battaglia, capace di provare un amore puro e disinteressato che lo rende invincibile ed in grado di fare qualsiasi cosa pur di poterlo difendere ed onorare.
Nonostante io sia stata sin dall'inizio una grande fan di questa coppia (e lo sono tutt'ora!), talvolta le "smancerie" che li coinvolgono rischiano di inglobare le loro singole personalità, rendendoli un po' meno intriganti agli occhi del lettore, abituato a vedere due personaggi incredibilmente forti, ma che comunque lo mandano in brodo di giuggiole perchè, ogni tanto, è bello che esistano amori così travolgenti capaci di unire due corpi in un'anima sola.
Feyre e Rhysand sono i personaggi principali, ma la Maas ha deciso di giocare alcune carte in suo possesso facendo emergere di più altri personaggi che fino ad ora sono stati ai margini della storia per dar loro lo slancio necessario ad un proseguo della storia, di cui i rumors si susseguono da tempo, e per darci il tempo di farli sedimentare dentro di noi.
Questo volume finale mi è piaciuto, ma non quanto avrei sperato, ma d'altronde dopo un secondo volume praticamente perfetto ed impossibile da eguagliare non c'era storia, ma andiamo con ordine.
I due protagonisti principali di questo ultimo volume sono, ovviamente, Feyre e Rhysand, che mi sono davvero piaciuti fin dall'inizio: lei, la Spezzamaledizioni, è una protagonista davvero tosta e sempre pronta a sacrificarsi per salvare coloro che le stanno vicino, sempre pronta a giocarsi tutto mettendo da parte le sue stesse paure e mettendo il bene del mondo prima del suo e lui, il Signore Supremo della Corte della Notte, non è da meno, pronto a sacrificarsi e a buttarsi in battaglia, capace di provare un amore puro e disinteressato che lo rende invincibile ed in grado di fare qualsiasi cosa pur di poterlo difendere ed onorare.
Feyre e Rhysand sono i personaggi principali, ma la Maas ha deciso di giocare alcune carte in suo possesso facendo emergere di più altri personaggi che fino ad ora sono stati ai margini della storia per dar loro lo slancio necessario ad un proseguo della storia, di cui i rumors si susseguono da tempo, e per darci il tempo di farli sedimentare dentro di noi.
Anche Cassian, Mor e Azriel in questo terzo capitolo riescono a ritagliarsi un loro spazio regalandoci molti stralci della loro vita, e distogliendo un po' il nostro sguardo dalla storia d'amore principale, come anche la presenza delle sorelle di Feyre, Nesta ed Elaine che crescono considerevolmente e che bucano il nostro cuore mettendosi in gioco, in particolar modo Elaine, che cresce e accresce la consapevolezza dell'impatto che può avere nel mondo vista la sua nuova condizione di Fae.In questo ultimo volume riusciamo ad inquadrare, anche e per davvero, la figura di Tamlin, che è stato capace di ammaliarci nel primo volume e farci amareggiare nel secondo, dopo aver fatto emergere il buio nascosto nella sua anima, e che per tutta la narrazione combatte contro se stesso, tra ciò che era, e che ci manca, e ciò che purtroppo è diventato.
Concludo parlando dello stile della Maas, che nonostante sia sempre straordinario e coinvolgente, questa volta è risultato un pochino meno fluido, forse per la mole di informazioni che ha deciso di regalare ai lettori, caricando un po' troppo il romanzo di elementi che ne appesantiscono leggermente la lettura; le descrizioni del luoghi ed il worldbuilding rimangono uno degli elementi di forza di quest'autrice che è capace di creare dei mondi straordinariamente intriganti e di ammaliarci.
In ogni caso la Maas è stata in grado, anche in questo capitolo, di regalarci un puzzle ben equilibrato che intreccia fantasy, young-adult e romance in maniera studiata, con descrizioni attente, dialoghi pungenti ed intelligenti ed aggiungendo anche un bel po' d'azione che esplode nella battaglia finale che vede scontrarsi, come spesso accade, il bene ed il male.
In ogni caso la Maas è stata in grado, anche in questo capitolo, di regalarci un puzzle ben equilibrato che intreccia fantasy, young-adult e romance in maniera studiata, con descrizioni attente, dialoghi pungenti ed intelligenti ed aggiungendo anche un bel po' d'azione che esplode nella battaglia finale che vede scontrarsi, come spesso accade, il bene ed il male.
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