Oggi qui sul blog vi porto la recensione di un libro Garzanti che ho avuto modo di leggere in occasione del Review Party a lui dedicato...
TITOLO: Germaine Johnson odia il martedì
AUTORE: Katherine Colette
EDITORE: Garzanti
GENERE:Narrativa
PAGINE:320
PREZZO: €17,90 Cartaceo - € 9,99 Ebook
DATA DI USCITA: 29 Agosto 2019
AUTORE: Katherine Colette
EDITORE: Garzanti
GENERE:Narrativa
PAGINE:320
PREZZO: €17,90 Cartaceo - € 9,99 Ebook
DATA DI USCITA: 29 Agosto 2019
Germaine Johnson è una persona razionale. Ogni elemento della sua vita è analizzato ed espresso in grafici e tabelle, nessun dettaglio è lasciato al caso, tutto è sicuro e certo. Ha una vera passione per il sudoku, in cui è bravissima, ma proprio non le riesce di inserire in uno schema le persone. Motivo per cui Germaine ne fa volentieri a meno. La sua vita è così, e la rende felice. Fino al giorno in cui qualcosa rimette tutto in discussione: viene licenziata. Una variabile che non aveva preso in considerazione. Deve al più presto trovare un altro impiego, ma mai si sarebbe aspettata di accettare un lavoro al Telefono amico per la terza età. Lì, passa le sue giornate rispondendo a mille e più improbabili richieste di anziani che alzano la cornetta per un nonnulla: niente di più irritante per una persona come lei, abituata a non sprecare neanche un attimo del proprio tempo. Ma la cosa che Germaine odia di più è il martedì. Perché è il giorno in cui i colleghi si riuniscono in sala mensa per i biscotti. Ma, soprattutto, perché il martedì è il giorno in cui è costretta ad andare al centro anziani e passare il pomeriggio in compagnia di chi la tartassa con inutili telefonate. Eppure, giorno dopo giorno, Germaine comincia a provare qualcosa che non sentiva da tempo. Qualcosa a cui non sa dare un nome ma che assomiglia molto al sentirsi utile. Perché di fronte alla minaccia del comune di trasformare il centro in un parcheggio, tutti gli anziani contano sul suo aiuto. Germaine, però, sa che non esiste una formula matematica per confermare la loro fiducia e, per la prima volta, è in preda alla confusione. I suoi amici numeri non sanno esserle di alcun aiuto. Ma ormai non è più sola, e sta per scoprire che, se vissuti insieme, le emozioni e i sentimenti fanno meno paura.
Quando viene licenziata perde tutto il suo mondo fatto di regole matematiche e numeri crolla e deve trovare il modo di reinventarsi, oltre che un nuovo lavoro.
La soluzione arriva quando sua cugina, dipendente comunale, le propone di occuparsi del "Telefono amico" al servizio delle persone anziane della sua comunità, compito che, data la mancanza di tatto ed empatia non le si addice ed, oltretutto, la donna considera la sua nuova posizione al di sotto delle sue capacità e qualifiche e non vede l'ora di riuscire ad applicare la matematica anche in questo nuovo lavoro per poter renderlo più funzionale e aderente alla sua personalità.
Uno dei lati che meno preferisce del suo nuovo lavoro è che, ogni settimana, il martedì Germaine è costretta a recarsi al centro anziani ed affrontare di persona tutti quegli anziani che generalmente la tartassano di telefonate e questo le fa odiare ancora di più tutta la sua vita.
Piano piano però qualcosa in Germaine sembra cambiare e si sente sempre più vicina agli ospiti del centro anziani, cominiciando a comprendere quanto abbiano bisogno di lei e, reciprocamente, quanto lei abbia bisogno di loro tanto da arrivare a sfidare persino se stessa e i suoi limiti per non farli sopraffarre da tutto quello che accade accanto a loro e dar loro sollievo, cercandone un po' anche per se.
La nostra Germaine è davvero un personaggio particolare e attira comunque la simpatia del lettore che ne comprende la psiche attraverso l'analisi profonda regalataci dall'autrice, che caratterizza al meglio anche i personaggi secondari approfondendo le loro storie e rendendo così la loro presenza fondamentale per dare spessore alla storia.
E' stata una lettura che ho affrontato con piacere e che mi ha saputo rilassare, divertire e mi ha fatto riflettere su come sia possibile, per tutti noi, abbattere i nostri limiti nel tentativo di migliorare la nostra vita e quella di chi ci sta attorno.
L'autrice è stata davvero brava ad approfondire questa particolare protagonista, senza il suo modo di descriverla probabilmente non l'avrei saputa apprezzare davvero
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