Interviste

giovedì 28 marzo 2019

REVIEW TOUR "Arance Rosse" di Harriet Tyce {MONDADORI}

Buongiorno amici dei libri, ben tornati, buon giovedì!
Oggi, in occasione del Review Tour che lo vede come protagonista, vi parlo di "Arance Rosse", nuovo thriller targato Mondadori ed uscito ieri!



TITOLO: Arance Rosse
TITOLO ORIGINALE: Blood Orange
AUTORE: Harriet Tyce
EDITORE: Mondadori
PAGINE:272
GENERE: Thriller psicologico
COSTO: €  9,99 ebook, 19,00 cartaceo
DATA DI USCITA: 26 Marzo 2019

Alison ha tutto ciò che si può desiderare: un marito amorevole, una figlia adorabile e una carriera legale sulla rampa di lancio: le è stato appena affidato il suo primo caso di omicidio. La cliente che difenderà in giudizio non nega di avere pugnalato il marito e pare decisa a dichiararsi colpevole. Eppure c'è qualcosa di profondamente sbagliato nella storia che racconta. Ma anche nella vita di Alison non tutto è come sembra... Alison beve troppo e sta trascurando la sua famiglia. Ha anche intrapreso una relazione con un collega il cui gusto per l'estremo supera i confini di ciò che lei è in grado di sopportare. Salvare la sua cliente potrebbe essere il primo passo per salvare anche se stessa. Ma qualcuno nell'ombra conosce i segreti più nascosti di Alison, qualcuno che vuole farle pagare ciò che ha fatto e che non si fermerà fino a quando lei non avrà perso tutto quello che ha di più caro.



Alison è un'avvocato di successo, con un marito amorevole, una figlia fantastica ed in ufficio le cose sembrano andare molto bene, quando le viene assegnato il suo primo caso di omicidio e questo le prova uno smisurato orgoglio; la vita della donna, però, è solo apparentemente meravigliosa, poichè la realtà è che sotto la maschera della donna perfetta si nasconde una donna che vive nel tunnel dell'alcol e della perdizione, visto il suo costante abuso di alcol e la relazione extraconiugale che vive con Patrick, suo collega, che la porta ad essere scostante con il marito, poco amorevole con la figlia e poco presente nella vita familiare.


Le burrasche che Alison è costretta a vivere nella sua quotidianità non impediscono però alla donna di sviluppare sempre più la sua carriera lavorativa: finalmente dopo anni di lavoro sfiancante arriva la gratifiazione quando le viene affidato un caso molto importante, dove una donna, Madeline, ha ucciso il marito ed è stata colta in flagranza di reato, e nulla, apparantemente potrebbe salvarla dall'essere dichiarata colpevole.
Ma, come in tutte le cose, l'appartenza inganna e la verità può nascondersi anche in bella vista, sarà capace Alison a trovarla e riuscire a salvarsi dall'autodistruzione e gestire i messaggi anonimi e molesti che hanno iniziato ad arrivarle con l'arrivo del nuovo caso?


Come le mie colleghe sono rimasta molto colpita dal romanzo che è riuscito a affascinarmi e coinvolgermi facendosi leggere tutto d'un fiato: Harriet Tyce ci ha regalato un thriller legal/psicologico capace di tenerci sospesi sul filo del rasoio, in equilibrio tra l'angoscia che un romanzo del genere è capace di produrre e tra il desiderio bruciante di leggerne sempre di più, alla ricerca dei dettagli e della verità.
La prosa dell'autrice è capace di colpirci in maniera estremamente positiva, nonostante a volte abbia tralasciato alcune descrizioni che sarebbero state perfettamente congrue all'interno del suo romanzo.
La Tyce ha creato una storia oscura , contorta e ricca di elementi che vanno tutti a formare un finale interessante: è stata capace di rendere la storia vivida, tangibile, scoppiettante ed indomabile, rendendola magnetica.


Alison, ad essere sincera, è un personaggio che, visto il suo vissuto non apprezzo molto, all'apparenza ha tutto quello che tutti noi vorremmo: una carriera in ascesa ed una famiglia perfetta, ma lei ha l'insano bisogno di autosabotarsi riversando tutto quello che ha dentro nell'alcol, perdendo spesso di vista quale sia il limite che non andrebbe mai superato, ma che, al contrario, lei spesso si trova a valicare pagandone perdendo la sua integrità ed instaurando e sviluppando una relazione disturbata con Patrick, suo collega, che sin dal primo istante mi ha fatto accapponare la pelle, e mi rendo conto che la capacità, da parte dell'autrice, di instillare un odio profondo per un personaggio, sia un pregio rintracciabile nel suo stile.


La storia scorre veloce sotto gli occhi attenti del lettore, che spera di non perdere alcun dettaglio, per riuscire a completare il puzzle complesso costruito dalla Tyce, che ha sviluppato un romanzo strutturato, ingegnoso, macchinoso affondando le sue radici in uno studio accurato della materia legale, caratterizzando i personaggi in maniera intelligente, completa e tridimensionale.
Il thriller che ci viene raccontato ci fa vivere la sua lettura totalmente sottomessi all'ansia, non ci permette di abbassare la guardia bombardandoci con rivelazioni e colpi di scena a cui è impossibile stare dietro o prevedere.
Decisamente un ottimo thriller d'esordio, si spera, il primo di una lunga serie per questa autrice che ci ha decisamente stupito!


Nessun commento:

Posta un commento