Questo giovedì per voi c'è la mia tappa del blogtour dedicato a...
TITOLO: Tutta la verità su Ruth Malone
AUTORE: Emma Flint
EDITORE: Piemme
PAGINE: 333
GENERE: Thriller
PREZZO: 18,50€
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Febbraio 2019
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 Febbraio 2019
New York, una torrida estate del '65. Capelli cotonati rosso fuoco, pantaloni Capri, sigaretta tra le labbra: Ruth Malone, divorziata e giovane madre di due bambini, è la Marilyn del quartiere. Le piace bere, uscire, avere uomini diversi, specie ora che ha dato il benservito al marito Frank, con cui è in guerra per la custodia dei bambini. Cindy e Frank Jr. sono i suoi piccoli tesori, i capelli che pettina ogni mattina e le bocche che sfama ogni giorno, stando attenta che mangino abbastanza verdura. Ma poi, un mattino, Ruth non li trova più nei loro lettini. La polizia arriva e subito qualcosa non quadra: trovano le bottiglie di bourbon vuote, i bigliettini d'amore di troppi uomini in una valigetta sotto il letto, e Ruth troppo truccata, troppo bella. Le vicine scuotono il capo: il Queens intero sembra traboccare di pettegolezzi e mezzi sussurri, "madre distratta", "l'ha fatto apposta". Pian piano Ruth si accorge che la "verità" degli altri - senza prove a suffragarla, solo illazioni - le si sta chiudendo sopra come il coperchio di una bara. Solo Pete Wonicke, giornalista in cerca di storie, cercherà di guardare oltre le apparenze, innamorandosi di questa donna sbagliata, che pagherà la propria imperfezione nel modo più terribile. Ispirato al caso di cronaca nera che sconvolse l'America degli anni '60.
Gli anni Sessanta segnarono, sotto tutte le angolazioni, una svolta per l'America che si apprestava ad accedere ad un decennio folgorante, dopo gli anni della guerra che avevano temprato tutto il mondo.
Il potere politico venne detenuto tra le mani di uno dei Presidenti più amanti e più iconici di tutti i tempi, il democratico e cattolico John Kennedy, che teneva le redini della massima potenza economica di tutto il mondo, ma le ambizioni della nazione erano diverse, e si concentravano sulla supremazia anche in campo politico e militare.
La presenza di Kennedy permise di spingersi verso nuovi orizzonti anche culturali e scientifici, ma non solo, infatti anche i programmi di assistenza sociale vennero incrementati, ed anche lo sviluppo della ricerca aero-spaziale.
Un elemento significamente negativo della politica dell'epoca fu la presenza di regole applicate per la segregazione razziale, soprattutto negli spazi pubblici, che portarono ad una significativa distinzione tra razze, e questo portò a manifestazioni di migliaia di persone che disapprovavano la discriminazione, che nel tempo si fece anche violenta e piuttosto serrata.
In seguito alla guerra del Vietnam nacquero dei movimenti pacifisci che lottavano per i diritti civili: il 1964 da i natali ad una generazione che si battè in difesa delle minoranze e contro la segregazione: gli hippie sognavano un mondo senza guerra dove le persone avevano la possibilità di essere libere, di non avere restrizioni, di sciogliere le catene, di poter utilizzare sostanza di ogni sorta per cercare del benessere.
Anche New York a partire dagli anni '60 cominciò a vivere come tutte le città americane, colpite nel profondo da rivolte a sfondo razziale, dove gli uomini neri e bianchi non potevano condividere nulla: niente ristoranti, bagni pubblici, mezzi di trasporto...
Ormai alla fine del decennio scoppiarono nel Greenwich Village, degli scontri che vedevano come protagonisti degli omosessuali, molti dei quali travestiti, che cercavano di affermare semplicemente i loro diritti in quanto esseri umani.
Il boom economico, inoltre, permetteva di vivere sulla cresta dell'onda instaurando un circolo di consumi enorme: nelle case iniziano ad entrare gli elettrodomestici più avanzati, e le vite delle persone cambiano da queste agevolazioni, che consentono alle persone di fare una vita più tranquilla e dignitosa.
Culturalmente parlando, invece, ci troviamo in un perioso storico caratterizzato da uno sviluppo trasgressivo, e decisamente anticonsumista dovuto alla presenza di una generazione che voleva ribellarsi alla "società del benessere".
Ci fu un esponenziale sviluppo del mondo dello spettacolo, che si mosse in tutto il decennio creando icone del cinema, della letteratura e della musica che ancora oggi non possiamo dimenticare.
Ci fu un esponenziale sviluppo del mondo dello spettacolo, che si mosse in tutto il decennio creando icone del cinema, della letteratura e della musica che ancora oggi non possiamo dimenticare.
Non sono un'amante di questo genere infatti, purtroppo, non mi ispira proprio per niente quindi non credo che lo leggerò
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