Interviste

mercoledì 23 gennaio 2019

BOOKTOUR "La colpevole" di Amanda Robson - FOCUS ON ZARA {PIEMME}

Come vi annunciavo stamattina oggi sono di nuovo qui per portarvi con me all'interno di un boktour, dedicato ad un nuovo thriller targato Piemme, ed uscito proprio ieri!




Titolo: La colpevole
Autore: Amanda Robson
Editore: Piemme
Genere: Thriller 
Pagine: 384
Prezzo: 18,50€
Data di uscita: 22 Gennaio 2019

Due gemelle molto diverse, Zara e Miranda, sono legate da qualcosa di potente, più potente ancora del sangue. Forse è il segreto terribile che hanno condiviso nell'infanzia, o forse la fragilità che Zara si è portata dietro per tutta la vita, a tenerle indissolubilmente legate l'una all'altra, e a intrecciare i loro destini in modo inestricabile. Finché sulla scena fa la sua comparsa Sebastian Templeton. «Sebastian, Sebastian, Sebastian, dovunque guardi c'è lui. Zara Cunningham: fino a che punto ne sei innamorata?» si chiede Zara, sorpresa lei stessa della violenza con cui Sebastian si è impadronito del suo cuore. E dire che lo ha incontrato banalmente al supermercato, per puro caso. È apparentemente per puro caso, però, che Sebastian sembra pian piano avvicinarsi anche a Miranda. E ben presto Zara si accorgerà che i loro sguardi si allacciano un po' troppo spesso, nonostante Miranda sia l'unica persona di cui Zara si fidi. L'unica in grado di proteggerla. Miranda, Zara, Sebastian: che cosa succederà in questo strano, tragico triangolo di amori, legami familiari, gelosie, passione erotica? E quando Zara verrà trovata morta, di chi è davvero la colpa? Un romanzo che si legge d'un fiato, un thriller feroce in cui è impossibile indovinare i veri moventi dei personaggi fino al paradossale, inimmaginabile epilogo..


FOCUS ON ZARA 


Le protagoniste di questo thriller sono due gemelle eterozigoti, Zara e Miranda, e non potrebbero essere più differenti di così: Miranda è una ragazza responsabile e con la testa sulle spalle, impostata e con una vita tranquilla, mentre Zara, di cui vi parlerò in questo approfondimento è scapestrata e selvaggia.


Zara, trentenne dagli occhi dorati e sfavillanti e i capelli scarmigliati, vive con sua sorella Miranda a Bristol, dove ha decido di riprendere gli studi dedicati alla fotografia alla UWE, dopo aver vissuto per anni con la loro madre nella città natale dove lavorava come archivista.
La nostra Zara ama vivere a Bristol, che ritiene una città magica e di cui apprezza particolarmente l'aria salmastra, l'architettura georgiana e l'accento morbido dei suoi abitanti, ed è innamorata anche del suo corso di studi, che ha deciso di intraprendere dopo una decina di anni di tentennamento, ed attraverso il quale ha realmente compreso il suo potenziale come artista della fotografia.


Zara si appoggia totalmente a sua sorella gemella, che da parte sua si sente responsabile di sua sorella, che negli anni ha dimostrato di essere un'anima fragile, che trova conforto nell'autolesionismo; la giovane, infatti, negli anni, per contrastare gli attacchi di panico di cui era schiava, si tagliava e vi trovava riparo poichè i tagli la tiravano su, il dolore le portava via il dolore, l'euforia che percepiva è impossibile da spiegare.


Ma questo terribile vizio le ha provocato non pochi problemi, oltre che costringerla all'assunzione di antidepressivi e ad intraprendere una terapia cognitivo-comportamentale, per ben due volte ha fatto si che la lama penetrasse la sua pelle in profondità fino alle vene fino a farle rischiare la vita: la prima volta, al liceo, prima di un allenamento di netball, aveva tagliato troppo in profondità, aveva perso molto sangue ed era stata trovata svenuta dal suo allenatore, ma il suo intento non era quello di togliersi la vita, ma, come lei stessa spiegò alla sorella, di cacciare via il dolore e di combattere l'attacco di panico imminente; la seconda volta, solo sei mesi prima, rischiando davvero la pelle per il troppo sangue perso.


Zara, pur amando la vita che la affascina, non è in grado di vivere in maniera ortodossa, ha bisogno di annullare il dolore che ha dentro attraverso l'autolesionismo, e talvolta anche con l'aiuto di alcol e droga, che le danno lo sprint, soprattutto, per lavorare in situazioni di stress.


La fragilità di Zara si evidenzia dopo l'incontro con Sebastian, affascinante manipolatore, che riesce a lavorare inconsciamente su di lei, arrivando persino a minare la fiducia che ha nei confronti di Miranda con cui piano piano si incrina il rapporto, fino ad arrivare all'atto di violenza in cui culmina il romanzo.

COSA PENSATE DEL PERSONAGGIO DI ZARA, TREMENDAMENTE POSITIVO ED ENTUSIASTA ED AL CONTEMPO PROFONDAMENTE SPAVENTATA E CAPACE DI RIFUGIARSI SOLO NELL'AUTOLESIONISMO?!

robson cal (1)

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