giovedì 30 novembre 2017

BLOGTOUR "Il marchio della peste" di Kevin Sands {RIZZOLI}

Buongiorno amici dei libri! Bentornati, e benvenuti in un nuovo intrigante blogtour!
Oggi, in occasione del blogtour che lo vede come protagonista, vi porto la mia recensione del nuovo romanzo per ragazzi di Rizzoli "Il marchio della peste", che esce oggi, a poco più di un anno dall'uscita del primo romanzo di questa straordinaria saga!


Titolo: Il marchio della peste
Titolo originale: The mark of the plague 
Autore: Kevin Sands
Editore: Rizzoli
Genere: Historical Fiction
Pagine: 528
Prezzo: 18,00€
Data di uscita: 30 novembre 2017 

La peste nera si è abbattuta su Londra, con il suo carico di morte e paura. Uno sconosciuto speziale sembra aver trovato una cura efficace e il negozio di Christopher Blackthorn viene incaricato di preparare il rimedio. Ma oltre alla peste, misteri e trame oscure si annidano nei vicoli della città e qualcuno attenta alla vita dello speziale. Ancora una volta tocca a Christopher e al fido amico Tom il compito di cercare la verità, rischiando tutto nel tentativo di dipanare il groviglio di una torbida congiura.


RECENSIONE

Christopher, dopo aver perso il suo maestro speziale qualche mese prima, ha ereditato la casa ed il laboratorio per poter continuare il suo percorso per diventare uno speziale; ma senza i giusti permessi non può esercitare e neppure vendere le sue medicine e quindi si trova a barcamenarsi per sopravvivere senza entrate economiche di nessuna sorta. E' il 1665 e Londra sta vivendo un periodo di terribile buio a causa della peste, epidemia che dilaga mietendo migliaia di vittime ogni giorno; Chris cerca quindi di sopravvivere, in ristrettezze economiche in una città piegata dalla pestilenza, con l'aiuto dell'amico fidato Tom, che lo sostenta con il cibo, poiché la sua famiglia possiede una panetteria.Quando tutto sembra diventare difficile Chris riceve un messaggio da Benedict Blackthorn, il suo maestro speziale morto, che lo rincuora: nella casa c'è un tesoro che potrà aiutarlo a vivere fino a che non migliorerà la situazione; per poterlo trovare è necessario però decriptare il codice allegato.
Mentre Chris si trova ad affrontare tutto questo la città è sempre più devastata dalla terribile malattia e tutti coloro che possono scappano nel tentativo di salvarsi, chiudono diverse attività e strutture, tra cui l'orfanotrofio, costringendo i bambini a cercare un nuovo rifugio; tra questi c'è Sally, una ragazza dalla spiccata intelligenza che trova rifugio presso Chris, che decide di darle una mano, come un tempo maestro Blackthorn fece con lui.
La loro vita scorre e la peste sta loro alle calcagna, fino all'arrivo di due misteriosissime figure: Melchior, un uomo mascherato da uccello che gira per la città autoproclamandosi "profeta della peste" e puntando il dito contro tutti coloro che verranno presto 'catturati' ed uccisi dalla piaga, e Galen, un uomo che sostiene di possedere la ricetta per una misteriosa medicina in grado di curare dalla peste.
Nonostante questi due uomini siano molto diversi tra loro entrambi instillano in Chris, Tom e Sally molti dubbi, che li spingono alla ricerca di risposte che li porteranno in un regno di intrighi ed inganni, sempre inseguiti dalla peste che li tallona senza tregua.



Per un attimo Sally si voltò verso di me. Nel fioco bagliore della lanterna oscurata, scorsi lo scintillio dei suoi occhi luminosi. Poi scivolò sotto il letto e scomparve nell’oscurità. 

'Il marchio della peste' è il secondo capitolo di una straordinaria saga per ragazzi, portata in Italia da Rizzoli un anno fa con il primo misterioso, adrenalinico ed esplosivo romanzo 'Il codice Blackthorn'.
La storia riprende qualche mese dopo i fatti narrati nel primo romanzo, ed abbiamo ancora l'esuberante Christopher Rowe come protagonista, un orfano accolto dal maestro speziale Benedict Blackthorn, a cui l'uomo insegna la precisa arte della produzione di medicinali; questa volta però a proteggerlo e a vegliare su di lui non c'è più Blackthorn, morto nel precedente capitolo, e la sua vita sembra ripiombare nel caos: il ragazzo infatti non è autorizzato ad esercitare la professione e si trova quindi a vivere un momento di ristrettezze economiche, che però, non sono in grado di abbatterlo.
Chris, infatti, è un ragazzo estremamente intelligente, curioso, gentile, leale, premuroso, oltre che dotato di coraggio e di arguzia, simpatia e senso dell'umorismo; un vero piccolo eroe degno protagonista del romanzo.
La sua lealtà è dedicata soprattutto all'amico Tom, che lo assiste e gli guarda le spalle proteggendolo e sostentandolo in questo momento di buio; Tom è un'ottima spalla, un protagonista che ha tanto da insegnare, soprattutto per quanto riguarda l'amicizia e la disponibilità e la premura nei confronti degli altri che lo caratterizzano.
Nuova entrata di questo cast stellare è la bella Sally, una ragazzina piena di vita, intelligente quanto bella, audace, coraggiosa e capace di farsi valere. La sua presenza e la sua introduzione donano un tocco in più alla narrazione, ricordandoci che il valore di una persona non dipende dal sesso, e nonostante il suo personaggio rimanga leggermente meno trattato degli altri, e a volte relegato ad un ruolo secondario, a beneficio però dell'amicizia, bellissima e vera, di Chris e Tom.
Questo trio magnifico è sempre inseguito dai misteri, oltre che dalla peste, e si trova ad investigare e a fare luce sulle figure di Galen e Melchior, due possibili antagonisti, astuti ed oscuri, con due storyline parallele tra loro. La creazione di due possibili nemici è un'ottima scelta stilistica effettuata dall'autore che tende a tenere il lettore terribilmente sulle spine.


Per un attimo fui tentato di scappare a gambe levate, in preda al panico, ma poi riuscii a calmare i battiti del cuore, afferrai un bicchiere lì vicino e lo capovolsi per intrappolare il ragno. Non mi piacevano le cose brutte, ma le zampe, la peluria e l’estratto di quel ragno erano ingredienti preziosi.
Lo guardai inerpicarsi sulla sua prigione di vetro.


La storia è oscura, contorta, ricca di mistero, e tutto questo crea un meraviglioso romanzo storico, ricco di dettagli che si rifanno alla vera pestilenza che colpì Londra nel XVII secolo; questi reali dettagli storici sono tessuti ed intrecciati in modo preciso e fluido con la storia di fantasia che vede come protagonista in nostro Chris, rendendo possibile un'immersione totale del lettore attraverso lo sviluppo della storia.
La trama è ricca di colpi di scena, di azione e codici da decodificare che culminano in un finale scoppiettante, un'avventura esplosiva capace di emozionare e coinvolgere chiunque.
L'immagine che Sands ci regala di Londra massacrata dalla peste è inquietante, capace di innestare in noi un costante senso di terrore dovuto alla corsa inarrestabile della malattia, che si avvicina sempre di più ai nostri protagonisti; l'autore dimostra di aver scritto il romanzo dopo aver svolto ricerche e dopo aver passato molto tempo nello studio di tutta la storia reale, cruda ed indimenticabile, prima di svilupparne sopra un'altra di fantasia.


«C’è un fascio di lettere lì dentro. Una è per te. Coraggio.»

Nonostante la mole, il romanzo si legge velocemente, si viaggia fluidamente attraverso una caratterizzazione importante dei personaggi, passaggi intesi alternati a momenti di ironia e simpatia, culminando in un realismo donatoci dall'imperfezione dei personaggi e dalla loro spontaneità.
Concludo rimarcando il fatto che dietro a questo romanzo ci sia una situazione reale che non prende mai il sopravvento sulla story-line dei protagonisti, ma che al contrario ne diventa parte integrante in maniera perfetta, regalandoci il mix perfetto di imbrogli, assassini, cospirazioni, ingegno ed umorismo che creano una storia intelligente, interessante e coinvolgente ricca di colpi di scena pazzeschi e un finale ad alto contenuto emotivo.


Intrigante, coinvolgente, oscuro, misterioso e... divertente!

NON DIMENTICATEVI DI SEGUIRE LE ALTRE SPLENDIDE TAPPE DEDICATE A QUESTO SCOPPIETTANTE ROMANZO!


E VOI,
AVETE LETTO IL PRIMO CAPITOLO DELLA SAGA?
VI ABBIAMO CONVINTO A RECUPERARLO!?

Enjoy,
Chiara



martedì 28 novembre 2017

TOP&FLOP! Cinque copertine di libri autunnali che mi piacciono e Cinque copertine di libri autunnali che NON mi piacciono

Buon martedì amici dei libri, quest'oggi, visto che ormai siamo agli sgoccioli di Novembre ed è quindi tempo di... TOP&FLOP!
Il tema di oggi riguarda le copertine, che, secondo me richiamano l'autunno!
Oggi vi mostrerò cinque copertine "autunnali" che mi piacciono molto, e poi elencherò cinque copertina che al contrario non mi piacciono per niente, purtroppo!
Questo post nasce in collaborazione con la gentilissima 
Cristina de Il mondo di Cry (Passate da lei!!!!!!), con cui ogni mese stiliamo una piccola classifica top e flop su libri, film o serie tv! 




CINQUE COPERTINE AUTUNNALI CHE MI PIACCIONO





Queste cinque copertine mi fanno pensare all'autunno, un po' per le scelte dei colori, un po' per le foglie secche cadute e gli alberi spogli tipici del periodo.
Mi piacciono tutte moltissimo, ed onestamente non saprei dire quale mi piace di più, anzi probabilmente ce ne sono altre che mi piacciono tantissimo, ma il gioco è quello di selezionarne solo cinque e quindi...


CINQUE COPERTINE AUTUNNALI CHE NON MI PIACCIONO




Non ho letto nessuno tra questi romanzi, quindi il mio giudizio è solo dovuto alle copertine, che purtroppo non mi piacciono proprio; che sia per grafica o per "banalità" mi trovo costretta a bocciarle.
Magari però mi troverò a leggere i romanzi e a promuoverli su tutta la linea, però niente... queste non mi piacciono proprio per niente!


ED ORA TOCCA A VOI!
QUALI SONO LE COPERTINE CHE VI FANNO PENSARE ALL'AUTUNNO?
TRA QUESTE CE NE SONO DI BELLISSIME, O NON VE NE PIACE NEMMENO UNA?!

FATECELO SAPERE CON UN COMMENTINO ❤

Enjoy,
Chiara

giovedì 23 novembre 2017

REVIEW PARTY "Una cittadina tranquilla" di Elsebeth Egholm {NEWTON COMPTON}

Buon pomeriggio amici dei libri! Sono tornata, dopo un paio di giorni di latitanza... e porto con me la recensione, in occasione del Review Party, del romanzo di  Elsebeth Egholm, ed edito Newton Compton, in uscita oggi!


Titolo: Una cittadina tranquilla
Titolo originale: Skjulte fejl og mangler
Autore: Elsebeth Egholm
Editore: Newton Compton
Pagine: 375
Genere: Thriller
Prezzo: 10,00€
Data di uscita: 23 novembre 2017


Un macabro ritrovamento in riva al fiume aprirà le porte di un incubo 

Dicte, una giornalista danese, sta festeggiando il compleanno in un caffè di Århus, una cittadina della Danimarca, insieme alle amiche Ida Marie e Anne. Chiacchierano tranquillamente nel delizioso locale in riva al fiume, quando una cassa emerge dalle acque, suscitando la loro curiosità. La sorpresa, però, fa presto a diventare orrore, quando dentro la cassa viene rinvenuto il corpo senza vita di un neonato, accompagnato da una copia del Corano. Tutto fa pensare a un macabro rituale e le tre donne, ancora sconvolte, fanno la conoscenza del commissario Wagner, incaricato del caso. Ma i particolari inquietanti non smettono di ossessionare le tre amiche, visto che nella clinica in cui Ida Marie sta per partorire qualcuno ha tracciato delle agghiaccianti scritte sulle fronti di alcuni neonati. Poco dopo, lo stesso figlio di Ida Marie viene rapito e Dicte si ritrova invischiata nelle indagini. Dovrà trovare la forza di affrontare il proprio passato, fare finalmente pace con i suoi fantasmi interiori. Ma per esserne capace dovrà imparare a guardare oltre le apparenze. 



Dicte è una giornalista, di quarant'anni e con una figlia adolescente che, dopo il divorzio si è trasferita da Copenaghen a Århus, una cittadina più piccola non distante dalla capitale.
Dicte, con le sue amiche, Anne e Ida Marie, festeggia il suo compleanno sulle rive del fiume quando, dopo aver passato una serata divertente non avviene l'impensabile: una bacinella solca le acque del fiume, e dentro, infagottato tra le coperte, vi è un neonato. Morto.
Le tre donne rimangono, logicamente, colpite terribilmente dall'avvenimento, soprattutto Ida Marie, incinta e quasi al termine della sua gravidanza.
Aver trovato il corpicino del bambino, oltre ad avere dei risvolti negativi per la donna dal punto di vista psicologico, le porta dei danni anche sul lavoro, poichè viene 'costretta' ad occuparsi del caso, nonostante lei non sia una giornalista che si occupa di cronaca, ma bensì di finanza.
Per occuparsi con lei dell'articolo commissionatole le viene affiancato Bo, un fotografo estremamente capace e dal profilo interessante.
Per fare luce sul caso i due si affideranno a Wagner, responsabile del caso e con il quale incastreranno le loro esistenza. Tre persone completamente diverse a rincorrere le piccole tracce lasciate da chi è responsabile di tale brutalità.
Il caso del bambino 'Mosè' però, non è il solo a prendere piede nella trama, infatti, dopo il rinvenimento di una pagina del Corano nella bacinella, e dopo che alcuni neonati vengono 'marchiati' in ospedale, la situazione è terribilmente inquientante, e a peggiorare il tutto è la scomparsa del bambino di Ida Marie, che intanto è venuto al mondo nello stesso ospedale dei bambini marchiati.
Dicte, Bo, Wagner, Anne e Ida Marie non possono che seguire le tracce per risolvere due casi che si scopriranno poi essere intrecciati indissolubilmente: un bambino da salvare, ed un bambino a cui regalare un riposo eterno degno di una vita innocente.


Il pianto esplose in singhiozzi secchi. Era al centro del pavimento. Desiderava proteggere se stessa e i suoi cari. Andare a prendere Rose a scuola, infilarla sotto una campana di vetro e sigillarla. Mettere anche Svendsen , per evitare che qualche pazzo lo rapisse. Montare a cavallo e salvare vite.

Elsebeth Egholm è una scrittrice danese che ha creato, attraverso i suoi libri, un vero evento mediatico, in quanto, da questi è stata tratta e prodotta la serie tv che vede proprio la nostra Dicte come protagonista, ed è distribuita in tutto il mondo.
Dicte è una donna intelligente ed arguta, sicuramente sta vivendo un momento di sconvolgimenti e questo la rende, a volte, un po' insicura: è sulla soglia dei quaranta, con un matrimonio finito alle spalle e trasferita da poco in una nuova città, con una figlia adolescente da accudire. Nonostante tutto questo però Dicte si barcamena in maniera discreta tra le difficoltà della vita, e del lavoro.
Dicte è un personaggio che mi piace, è una donna sicura, ma al contempo fragile visto il particolare momento che sta vivendo; ha spiccate doti investigative e di osservazione che la rendono competente ed utile alla redazione del giornale per cui lavora.
Interessante anche come il ritrovamento del piccolo bambino attivi dei meccanismi in tutte e tre le donne protagoniste della storia, cambiandole profondamente e ricordando loro che la vita è tutt'altro che perfetta.

E' difficile infatti per tutte e tre riuscire ad allontanare le immagini del piccolo corpo poichè tutte e tre si sentono colpite nel profondo: Dicte è madre, e non riesce ad immaginare dolore più profondo di perdere sua figlia, mentre Ida Marie è ormai vicinissima al parto e non riesce a smettere di pensare a tutto il male che c'è nel mondo e che verrà assorbito e colpirà il suo bambino, ed infine Anne, ostetrica, si scontra di fronte alla realtà, per quanto lei possa lottare per la vita dei bambini che fa nascere, il mondo è marcio e gli sforzi possono vanificarsi in un momento.

Ci fu silenzio. In sottofondo sentiva il jingle della CNN. Il notiziario. Erano riusciti a sostiruirsi ai puzzle, al ricamo a punto croce e alla noia in generale. E se non c'era niente d'interessante, bastava premere un pulsante.

La scrittrice è molto descrittiva, ci trasporta con stile attraverso i diversi filoni narrativi ed i pensieri dei protagonisti, in particolare in quelli di Dicte, che ci aiutano ad indagare e a far luce sulla vicenda.
Interessante l'opportunità che ci viene regalata di esplorare, attraverso una narrazione in che non si focalizza solo su un personaggio, tutti gli aspetti e le sfaccettature della storia e dei suoi protagonisti, garantendoci una comprensione totale.
Nonostante la storia non abbia momenti di azione particolarmente rilevanti, questa non annoia mai, ma al contrario rende giustizia ai piccoli particolari e ci consente di apprezzare molto di più i personaggi, rendendo, soprattutto Dicte, intrigante.
Sicuramente dopo aver incontrato 'faccia a faccia' Dicte, mi fionderò a vedere la serie tv, con la speranza che sappia catturarmi come ha fatto il romanzo!



CONOSCETE GIA' LE STORIE DELLA GIORNALISTA DICTE, O PENSATE DI INTRAPRENDERE QUESTO VIAGGIO CON LEI E LE SUE INDAGINI?
SBIRCIATE ANCHE COSA NE PENSANO LE MIE COLLEGHE!


Enjoy,
Chiara

venerdì 17 novembre 2017

BLOGTOUR "Stregati dalla notte" di Lauren Gibaldi, DESTINO E SECONDE OCCASIONI

Buongiorno amici dei libri, buon venerdì! Siamo ad un passo dal weekend, ed oggi per augurarvi uno splendido fine settimana vi porterò in un piccolo viaggio dentro la mente di Ella, protagonista del romanzo "Stregati dalla notte", in cui il suo libero arbitrio si scontrerà irrimediabilmente contro il destino, che si sa, è impossibile da governare.


Titolo: Stregati dalla notte
Titolo originale: The night we said yes
Autore: Lauren Gibaldi
Editore: Rizzoli
Genere: Young Adult
Pagine: 336
Prezzo: 19,50€
Data di uscita: 9 novembre 2017
 

Ella aveva per l'estate un piano ben preciso: basta coi ragazzi e le loro bugie e sotto coi libri, così da staccare un biglietto per l'università e andarsene dalla sua sonnolenta cittadina, perché quante volte si può essere infelici in un posto prima che sia ora di lasciarlo? Ma il destino, si sa, non ha un grande senso del tempismo, e dopo che a una festa Ella conosce Matt, e finisce trascinata in una notte indimenticabile, d'un tratto l'estate si colora all'istante di promesse. E invece Matt svanisce senza spiegazioni, ed Ella si ritrova a dover fare i conti con una storia mai nata. Fino a quando, a un anno esatto dal loro incontro, Matt si ripresenta in città, e convince Ella a ripercorrere tappa per tappa la notte in cui tutto sembrava possibile. Perché se le seconde occasioni sono forse un'illusione, i secondi inizi esistono eccome.


DESTINO e SECONDE OCCASIONI

Quella di oggi, per me, è un tappa un po' complicata. Perchè? Semplice, come si può parlare di un argomento così particolare come il destino?
Il destino non è tangibile, non posso mangiarlo, ne annusarlo. E' inconsistente, ed invisibile, eppure condiziona, secondo molti, il nostro percorso di vita.
Come può una cosa di cui non è accertata l'esistenza scombussolarci e guidarci nel lungo percorso che è la nostra esistenza? E, soprattutto, cos'è?
Il dizionario cita così "il susseguirsi degli eventi considerato come già stabilito e determinato da una forza superiore alla volontà e al potere umani": più comunemente lo si immagina come un percorso già preparato per noi da un'entità superiore, che nonostante ci faccia usare il nostro libero arbitrio ci fa arrivare sempre ad un'unica conclusione.
E' il destino, quindi, che mette lo zampino nello strano rapporto che c'è tra Ella e Matt, indirizzandoli di nuovo esattamente dove dovrebbero stare?
 

"Chiudo gli occhi e sento piombarmi addosso ogni singola emozione che ho cercato di nascondere quando facevo quella forte che ormai aveva voltato pagina.
Il dolore.
La solitudine.
La vergogna."

Quando Ella incontra Matt per la prima volta scatta subito una scintilla che li porta a vivere una passione intensa, finchè un giorno lui all'improvviso scompare dalla vita sua e dei suoi amici, che l'avevano accolto come uno di famiglia nella loro band.
Un anno dopo Ella e Matt si incontrano di nuovo, ma niente è più come prima; la ragazza, ed il gruppo hanno sofferto molto per l'abbandono improvviso di Matt.
Ella si trova a vivere tra i ricordi e la se del passato e quella del presente si scontrano per capire e decidere il da farsi con Matt. 
Il destino rimescola le carte e la pone davanti alla possibilità di dare a Matt una seconda possibilità. Scegliere non è mai semplice, la mente ed il cuore sono in costante lotta ma forse il destino sceglierà per lei.


"Ho l’impressione che siamo fatti per stare insieme. sarà vero? Chi lo sa. Ma io sono felice, e non è questo che conta?"

Esiste una splendida leggenda giapponese, volta ad aiutarci a comprendere un rapporto così complicato come quello di Ella e Matt, che narra come ogni uomo ed ogni donna vengano al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra: questo filo serve a legare indissolubilmente quelle che risultano essere due anime gemelle, destinate a vivere insieme, ad amarsi. Non c'è differenza, non c'è età, esiste solo il filo rosso capace di legare due anime per sempre.
E' invisibile ed indistruttibile, lungo e con il solo scopo di tenere unite due persone che sono assolutamente destinate a stare per sempre insieme.
Con un filo così lungo è impossibile non farlo aggrovigliare con altri fili con cui crea strani intrecci, che se sciolti piano piano, oltre ad avvicinare le coppie, le renderà molto più forti.


Ella e Matt sono legati indissolubilmente da questo filo rosso, sembra impossibile pensare il contrario.
Impossibile per Ella non domandarsi, a posteriori, come potrebbe cambiare il suo percorso di vita se le venisse offerta un'altra occasione, e quando questo avviene la ragazza si trova di fronte ad un terribile bivio che la scombussola totalmente, e che le dona la possibilità di affrontare paure ed insicurezze che credeva di aver riposto al sicuro nei meandri del suo cuore.
Per quanto Ella si sforzi sembra che tutto l'universo lavori contro di lei e la faccia sempre tornare al punto di partenza, più cerca di allontanarsi da Matt più sembra esserne attratta, e ponderare a dargli, e a darsi una seconda possibilità diventa un'opzione sempre più concreta.
Per quanto la luce sia invitante, la ragazza si sente sempre più attirata dal buio e dalle tenebre; la lotta interna che vede il suo bisogno di sentirsi una persona completamente nuova contro la paura di cambiare la condiziona le offusca la mente, e, inspiegabilmente la riporta sulla carreggiata che il destino sembra aver scelto per lei.

"Solo dopo essere andato via ho capito che, anche in una vita a pezzi come la mia, sarebbe stato meglio avere qualcuno da amare."

"Il destino guida chi lo segue, trascina chi si ribella" è un antico aforisma latino che sembra spiegarci come agisce il destino nei confronti dei due giovani 'amanti': nonostante il bisogno di allontanarsi, non possono smettere di cercarsi, nonostante la necessità di stare lontani, si trovano sempre fianco a fianco.
Come mai le persone, prescindendo dal destino, danno le seconde occasioni, in amore, come in amicizia? Perchè Ella combatte una battaglia contro se stessa?
Quando si parla di seconde occasioni ci sono sempre una serie di domande a cui è difficile dare una risposta; dare una seconda possibilità è un enorme atto di coraggio, e spesso più che dare una nuova chance al partner lo si da a se stessi. Accettare l'idea del fallimento è difficile, e spesso la colpevolizzazione la fa da padrone ponendoci di fronte al tanto temuto quesito "Dove ho sbagliato? Potevo dare di più?". Riprovandoci, e mettendoci più impegno, spesso è possibile appagare questo bisogno ancestrale di soddisfare noi stessi, e la nostra felicità.
Dare una seconda possibilità vuol dire rimettersi in gioco, riprendere in mano la propria vita e darle, forse, finalmente la spinta per cambiare e rinnovarsi, cercare di capire e comprendere, oltre all'altro anche se stessi.
Potrebbe essere un'enorme perdita di tempo, questo è sicuro, ma potrebbe rivelarsi la mossa migliore di tutta la nostra vita.

"Sbarrai gli occhi per lo shock, il terrore, l’adrenalina e la felicità. E poi fu il mio turno, il mio momento sotto i riflettori. Il momento di fare quello che avevo sempre voluto. Non riuscivo neanche a ricordare come fossi arrivata fin lì. 
Chiusi gli occhi, aprii la bocca, e mi lanciai."

Dare una seconda possibilità è un salto nel vuoto senza rete di sicurezza, è un'incognita e questo perchè, spesso le persone non cambiano, o non lo fanno quanto sarebbe necessario. In fondo però, la condizione umana è mutevole, e le persone subiscono sempre delle trasformazioni o dei cambiamenti; noi, in quanto esseri umani, non abbiamo il potere di cambiare magicamente qualcuno, ma ci sono i fatti, il dolore, l'amore sono capaci di cambiare chiunque. Le esperienze, il vissuto e le persone che incontriamo ci modificano radicalmente, e guardandoci alle spalle, spesso è difficile anche per noi stessi riconoscerci.
Assodato che tutti cambiamo, per dare e darsi una seconda possibilità è necessario riuscire a comprendere la posizione dell'altro e provare a capire le motivazioni che possono averlo spinto a comportarsi in un certo modo. E' importante avere la coscienza di mettere da parte il passato e ricominciare dal presente, 'hic et nunc', qui ed ora.


"«Ce la farai» mi dice Matt, mettendomi una mano sulla spalla. Io mi giro verso di lui, e lui la toglie. E io, per la prima volta, invece di volerlo lontano, sento finalmente l’assenza del suo tocco, e capisco quanto sarà vuoto quello spazio se lui non torna nella mia vita. 
Rivoglio la sua mano, e tutto il resto."

E' possibile, quindi, dare una seconda possibilità, a volte sono necessarie anche una terza, una quarta, una quinta possibilità, perchè gli Amori, quelli con la A maiuscola sanno superare qualsiasi ostacolo, qualsiasi scossa. 
Siamo esseri umani, e come tali sbagliamo, cresciamo e affrontiamo le difficoltà; abbiamo bisogno di sbagliare per trovare la strada giusta, o per riallinearci al percorso scelto dal destino.
Il destino quindi traccia un percorso di vita, una sorta di linea guida che decreta a grandi linee quale è la giusta direzione per noi, concedendoci però di compiere decisioni ogni giorno per completare il suo disegno. Non è detto che il destino decreti chi dobbiamo amare, o quale sarà la nostra carriera, forse in realtà, il destino ci aiuta solo a trovare la felicità, pura e semplice, senza obbligarci a prendere determinate strade, lasciandoci liberi di girovagare, scorrazzare, amare, sbagliare quanto, come e dove vogliamo, tenendoci però per mano per riportarci sempre alla ricerca della felicità.

ED ECCOCI ARRIVATI ALLA FINE DI QUESTO MIO RAGIONAMENTO SUL DESTINO, E SULLE SECONDE POSSIBILITA'. INUTILE DIRE CHE E' UN DISCORSO DAVVERO TROPPO AMPIO E CHE CI SAREBBERO DA SCRIVERE ANCORA MOLTE PAGINE, MA SAREBBE IMPOSSIBILE FARLO QUI.

E VOI? CI CREDETE AL DESTINO?
AVETE AVUTO IL CORAGGIO DI DARE UNA SECONDA POSSIBILITA'?

VI LASCIO IL CALENDARIO DELLE ALTRE TAPPE DEL BLOGTOUR DI QUESTO LIBRO CHE CI HA STREGATI...



DESTINO E SECONDE OCCASIONI, Chiara in Bookland
INTERVISTA, Bookspedia
Enjoy,
Chiara

giovedì 16 novembre 2017

Review Party "Le fragilità del cuore" di Susan Elizabeth Phillips {LEGGEREDITORE}

Buon pomeriggio amici dei libri, dopo la recensione di stamattina di "Il cielo è ovunque" di Jandy Nelson, questo pomeriggio vi propongo un'altra recensione, sempre in occasione del Review Party che lo vede come protagonista di "Le fragilità del cuore" di Susan Elisabeth Phillips, ed in uscita oggi per Leggereditore!



Titolo: Le Fragilità del Cuore
Titolo originale: 
Heroes Are My Weakness


Autrice: Susan Elizabeth Phillips
Editore: Leggereditore
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 384
Prezzo: 16,00€
Uscita: 16 novembre 2017


Annie Hewitt è un’attrice con poca fortuna, arrivata a Peregrine Island nel bel mezzo di una violenta tempesta di neve. Avvilita e al verde dopo aver speso tutti i risparmi per esaudire gli ultimi desideri della madre malata, non le rimane altro che una fastidiosa polmonite, due valigie rosse piene di burattini e un vecchio cottage, dove si nasconde una misteriosa eredità che potrebbe risollevare le sue finanze. Ma le giornate a Peregrine saranno tutt’altro che semplici per lei: destreggiandosi tra una vedova solitaria, una bambina muta e degli isolani ficcanaso.
Annie scoprirà di essere impreparata ad affrontare la vita su quell’isola così fredda, selvaggia e inospitale. A complicare il tutto, l’inaspettato incontro con Theo Harp, l’uomo che le aveva spezzato il cuore quando entrambi erano solo adolescenti, diventato oggi uno scrittore solitario di romanzi horror. Ma quell’uomo sarà ancora temibile come lei ricorda o sarà una persona nuova? Intrappolati insieme in un’isola innevata al largo della costa del Maine, Annie non potrà più scappare dal passato e dovrà decidere se dare ascolto alla sua testa oppure al suo cuore…

Annie è una ragazza che ha da poco superato i trent'anni, ma nonostante sia nel fiore degli anni, sta vivendo un momento davvero terribile: e, quasi in rovina, si trova costretta a trasferirsi su un'isoletta poco distante dalle coste del Maine, in una casetta lasciatole in eredità dalla madre, con cui la ragazza non ha mai avuto un rapporto sereno, poichè la madre nel tentativo di renderla forte l'ha sempre trattata con modi pungenti e poco gentili. Annie parte con pochi affetti, e i suoi immancabili burattini, la donna infatti è una ventriloqua, e spesso, i suoi pensieri vengono esternati proprio dalle marionette.
Quando torna sull'isola la sua speranza è quella di poter vivere una vita tranquilla, ricavarsi una nicchia nella sua casetta e continuare un'esistenza normale; la sua speranza più grande è quella di non incontrare Theo, il ragazzo con cui trascorse un'intensa e meravigliosa estate quando aveva quindici anni, ma che alla fine si rivelò un mostro terribile.
Le preghiere di Annie però non ottengono risposta, poichè sull'isola, al momento si trova anche Theo, che è alla ricerca di ispirazione e di un po' di tranquillità per scrivere il seguito del suo romanzo horror di successo. 
Dopo diciotto anni però la curiosità è tanta, e sapere se Theo è cambiato è più forte del suo istinto di sopravvivenza e quindi, a poco a poco, complici una concatenazione di cause i due tendono a riavvicinarsi, dapprima attraverso interazioni piene d'odio, rimprovero, disprezzo e sfiducia, ma poi il loro rapporto tende a cambiare, modificandosi velocemente in un rapporto carnale.
A fare da contorno alla loro relazione ci sono una serie di misteri del passato e del presente che vanno a creare un alone gotico, intricato, accattivante e suggestivo. Annie, infatti, viene presa di mira e perseguitata in maniera inquietante, senza apparente motivo.
Tra dialoghi di burattini, misteri irrisolti e passione bruciante i due ragazzi devono mettersi alla prova e dimostrare di essere davvero cambiati.

Ci troviamo davanti ad un romanzo che è sicuramente un manifesto di uno stile gotico che si è un po' perso nel tempo, e che attinge ispirazione dalle eroine e dagli eroi dei romanzi della prima metà del XIX secolo. 


"La stavano dipingendo come eroina e vittima allo stesso tempo, ma lei non voleva essere nessuna delle due cose."

Annie è una ragazza forte ed indipendente che sta vivendo un momento difficile, senza nessuno che possa darle manforte è costretta a rifugiarsi e cercare una sua dimensione nel piccolo cottage lasciatole in eredità dalla madre, con la speranza di riuscire a farlo suo e sentirsi finalmente a casa, in compagnia dei suoi burattini, a cui lei con orgoglio presta la voce.
Ma dietro la corazza della sicurezza e spavalderia che la donna esprime spesso attraverso l'umorismo ed il sarcasmo, si cela una donna gentile, capace di divertire e con una grande capacità, ed un grande coraggio, di perdonare. Il suo personaggio è limpido, e i suoi pensieri ci arrivano attraverso i dialoghi mentali che lei ha con i suoi burattini; il rapporto che vive con loro è estremamente divertente, e capace di strappare un sorriso nonostante la trama gotica.
Inoltre sa essere affascinante, intraprendente ed allo stesso tempo compassionevole, sviluppando tutte queste caratteristiche in questo strepitoso viaggio alla ricerca di se stessa.

"Lui era un eroe, e i veri eroi non offrono mai qualcosa che non sono pronti a dare."

Contrapposto ad Annie abbiamo Theo, che rappresenta il perfetto eroe gotico: severo, meditabondo e, a volte terrificante. Tanto bello, quanto oscuro.
Inizialmente è impossibile vedere di buon occhio Theo, arrogante, pericoloso, che dimostra di avere degli scheletri nell'armadio, ma che, con lo sviluppo della trama viene illuminato di una luce nuova, che ci mostra quali cicatrici si celino sotto il suo bel viso; quanto male e quanto sacrificio si celino nascosti sotto gli occhi profondi che ha.
Theo si ama un poco alla volta, impariamo ad amare anche le sue caratteristiche più oscure, come la sua passione per l'horror, e tutte le conoscenze che possiede sull'omicidio e la morte, che all'inizio erano un tantino inquietanti, ma come si scopre nel corso della storia, l'uomo sfoga tutto il dolore per le perdite subite così, studiando e parlando di horror e morte.
E' evidente sin da subito che i due ragazzi abbiano un passato comune pesante difficile da superare da cui scaturisce un complicato rapporto conflittuale, che ci arriva attraverso una serie di flashback che uniscono le sottotrame che si sviluppano in maniera trasversale per tutto il romanzo. 
Da tutto il loro odio ed astio però, come una fiamma, non può non accendersi la passione, puramente carnale, volta a superare le barriere che li dividono. Il passo dalla passione all'amore è breve, ma i ragazzi sono pieni di dubbi, incertezze ed incognite che non è facile lasciarsi andare.


"Era stato un eroe agli occhi di Annie, e gli eroi erano il suo punto de­bole. Peccato che quel particolare eroe l’avesse quasi uccisa una volta."

A stemperare tutta la tensione, che si accumula per i diversi filoni che si intersecano fino a formare la trama di base, c'è l'uso dell'umorismo che, attraverso le marionette o meno, è un modo intelligente ed interessante di rivolgersi agli altri personaggi ed ai lettori.
Se Theo, a volte ci sembra ambiguo, non ha niente a che vedere con gli altri isolani, muniti tutti di enormi maschere per celare la loro reale personalità, e le loro vere intenzioni nei confronti della giovane Annie, che ricordiamo, è perseguitata inquietantemente da qualcuno che si impegna in ogni modo a non farla sentire accettata, vandalizzandole la proprietà e usando, a volte, vera e propria violenza. La città ed i suoi abitanti nascondono molto più di quello che vogliono mostrarci, e tutti sono terribilmente strani, arrivisti e dediti solo al coronamento dei loro scopi.
I misteri si moltiplicano a vista d'occhio, ed oltre a dover gestire Theo e il 'bullismo' che subisce, Annie incappa anche in una bambina dolce ed adorabile di quattro anni muta e traumatizzata da un'esperienza terribilmente negativa, che si legherà ad uno dei suoi pupazzi, ed instaurerà con la donna un prezioso legame.

"Il motivo per cui aveva iniziato a scrivere romanzi horror si faceva beffe di lui. Dare vita a storie agghiaccianti di menti perverse gli dava un senso di controllo. Nei suoi libri, aveva il potere di punire i cattivi e assicurarsi che fosse la giustizia a vincere. Almeno nella finzione, poteva imporre ordine a un mondo pericoloso e caotico."

La trama è veloce, rapida con molti colpi di scena improvvisi e mai, nemmeno lontanamente comprensibili; interessante porre attenzione alla costante suspense che vortica intorno alla storia, regalandoci il tocco gotico che ha reso questo romanzo differente da tutti gli altri dell'autrice. I personaggi sono ben definiti, caratterizzati in maniera magistrale: profondi, con personalità scoppiettante ed estremamente reali e vivi.

La suspense, il romanticismo, il mistero e la passione tra i personaggi sono gli elementi fondamentali e principali che caratterizzano questo romanzo, e gli donano carattere distinguendolo da molti altri romanzi del genere.


Enjoy,
Chiara

REVIEW PARTY "Il cielo è ovunque" di Jandy Nelson {RIZZOLI}

Buongiorno amici dei libri, questa mattina vi porto sul blog la recensione, in occasione del Review Party che lo vede protagonista, di "Il cielo è ovunque", romanzo di Jandy Nelson, ed in uscita oggi per Rizzoli!


Titolo: Il Cielo è Ovunque 
Titolo originale: The sky is everywhere
Autore: Jandy Nelson
Editore: Rizzoli
Prezzo: 17,50
Pagine: 350
Pubblicazione: 16 Novembre 2017  

Lennie, 16 anni, ha sempre vissuto dietro le quinte, ben contenta di lasciare le luci dei riflettori alla sorella maggiore Bailey. Così, quando quest'ultima muore all'improvviso, Lennie si ritrova scaraventata in un mondo di cui non ha mappe né riferimenti, completamente alla deriva. Per tenere ferma la barca della vita, Lennie si rende conto di aver bisogno di cose molte diverse, praticamente opposte, che solo due persone sembrano capaci di offrirle: Toby, l'ex ragazzo di Bailey, è l'unico che capisce il suo dolore, e Joe, che si è appena trasferito in città, ha da regalarle quella energia e quella musica che lei teme di aver perso per sempre. Ma sole e luna non possono stare nello stesso cielo, e Lennie si ritroverà a dover affrontare il più antico dei dilemmi: stare accovacciati di fronte alla piccola luce di un fuoco che muore, o prendere il coraggio a due mani e alzarsi ad affrontare il buio, in cerca di una luce più grande?


Lennie ha sedici anni, una vita estrosa insieme alla sua famiglia hippie composta, oltre che da lei, anche da sua sorella Bailey, la nonna e zio Big, che le hanno cresciute quando sono state abbandonate dalla loro madre. Una vita semplice divisa tra la musica, le piante e i momenti in famiglia.
La sua vita cambia radicalmente quando sua sorella Bailey muore a causa di un problema cardiaco, e con la sua scomparsa innesca un terremoto ingestibile nel nucleo familiare. 
Tutta l'energia e la vita che caratterizzavano le sorelle Walker, la nonna e zio Big sembrano essere state risucchiate da un enorme buco nero, da cui è difficile riemergere.
Lennie vive un profondo turbamento, caratterizzato da rabbia, dolore e paura che fatica a gestire, e passa la maggior parte del tempo nel 'Santuario' con tutti gli oggetti di sua sorella. Nonostante tutti stiano male, l'unica persona che sembra condividere esattamente le stesse sensazioni di Lennie, è Toby, quello che era il fidanzato di Bailey; perduti ed incompleti si avvicinano sempre di più, fino a cercare di sedare il loro dolore intrattenendo una relazione sbagliata, confusa.
Ma se da una parte c'è Toby con il suo sguardo da cucciolo, dall'altra parte del ring si trova Joe Fontaine, il nuovo arrivato a scuola, incredibilmente bello ed affascinante, musicista dalle doti eccezionali e, interessato a Lennie, da cui non riesce a stare lontano.
Il ragazzo, infatti, da subito mostra il suo interesse cercando occasioni di contatto con la nostra protagonista, ed inizia a frequentare lei e la sua famiglia riportando piano piano un lume di serenità in una famiglia devastata dal dolore.
Nonostante i due ragazzi allevino leggermente il suo dolore, Lennie non può fare a meno di affrontare il vuoto che la scomparsa della sorella le ha provocato dentro; ma l'amore sa ricucire le ferite più profonde e risollevare le anime perse.

Questo romanzo mi è piaciuto davvero davvero tanto! E' una storia di amore, sofferenza, dolore, morte.
Abbiamo tra le mani uno splendido esempio di romanzo 'formativo' volto ad insegnarci come, 'insieme' si possa affrontare qualsiasi momento, stupendo o terribile, e tenersi per mano è necessario per andare avanti e guardare al futuro.
La protagonista principale ed indiscussa è Lennie, una ragazza di sedici anni che, dopo aver perso Bailey, sua sorella, la sua metà, la sua migliore amica  e la metà del suo cuore si sente intrappolata in un vortice di dolore, tristezza, apatia da cui pare impossibile uscire indenni. 
Vive i mesi dopo la morte di Bailey in una sorta di letargo rintanata in quella che era la camera che condivideva con sua sorella e che ora è stata ribattezzata il Santuario, attorniata da tutti gli oggetti della sorella, e di tanti piccoli segreti e misteri che non credeva potessero esserle celati.
Lennie ha paura, la sua vita è sempre stata una vita da satellite, non è mai stata il pianeta, quella era Bailey, ed era il centro del suo cielo.
L'unico modo con cui sfoga le sue emozioni è attraverso le parole scritte: scrive messaggi di dolore, sconforto, tristezza e ricordi su foglietti per strada, sulle pareti, negli armadi e ovunque sia possibile per lei lasciare una traccia ed un pensiero, perchè è troppo difficile parlarne con gli altri, nessuno, a suo parere, potrebbe capirla, perchè nessuno tra coloro che la circondano hanno perso metà della loro anima.
Il dolore per la perdita è logorante, capace di squartarle il petto, intrappolandola in un limbo fatto di ricordi, sensi di colpa, speranza e futuro.
Il suo percorso dalla morte della sorella è un percorso altalenante fatto di momenti di afflizione totale, intervallati da istanti di frenesia ed emozioni incontrollabili: un percorso complicato, difficile da gestire, ma necessariamente da percorrere, per trovare un proprio spazio, una propria dimensione nel mondo, per conquistarsi la vita da protagonista.

"Il dolore mi seguirà sempre. Non scompare, diventa parte di te, passo dopo passo, respiro dopo respiro. Non smetterò mai di soffrire per la morte di Bailey perché non smetterò mai di amarla. È così. Il dolore e l’amore vivono intrecciati, non esiste uno senza l’altro. Non posso fare che questo, volerle bene, e cercare di vivere come faceva lei, con coraggio, energia e gioia."

L'unico che, inizialmente, sembra capirla è Toby, il fidanzato di Bailey. Taciturno, chiuso, schivo. 
Entrambi vivono lo stesso tipo di dolore intenso e straziante, come se qualcuno avesse strappato loro metà del loro corpo e li avesse lasciati vagare sulla Terra senza un vero scopo; ed è per questo che si rifugiano l'uno nelle braccia dell'altra, sono due pezzi di un puzzle che avevano un pezzo come collante fra loro, ma che ora, perso il pezzo che li univa cercano di smussare i loro angoli per collimare.
Lennie e Toby, consapevoli degli errori che commettono stando insieme, non riescono però ad allontanarsi e continuano a lungo a inciampare negli stessi errori, fino a quando sarà difficile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, e costellando la loro mente e il loro cuore da terribili sensi di colpa ingestibili.

"Il nostro congiunto amore per Bailey freme in mezzo a noi. Assomiglia a un organismo vivente, delicato come un uccellino, commovente come il suo desiderio di volare. Mi si spezza il cuore per entrambi."

Piano piano nel cuore di Lennie, però, si fa strada anche un altro ragazzo: Joe Fontaine. Cresciuto in Francia e ultimo di tre fratelli è un ragazzo spigliato, elettrico, magnetico con una conoscenza della musica sconfinata e una passione, per essa, sempre crescente. I primi passi nel mondo di Lennie per Joe sono complicati, la ragazza infatti è taciturna, introversa e approcciarsi con lei è quasi impossibile; finita la scuola, conquista piano piano la nonna di Lennie e lo zio Big, che lo accolgono in casa come fosse un nipote capace di riportare un po' di serenità in un luogo dove era stata strappata via brutalmente. Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla sua estrema carica, capace di farsi amare da chiunque incroci il suo sentiero.
Toby e Joe sono due facce diverse della medaglia, opposti in tutto, fisicamente e mentalmente, con energie completamente diverse, ma entrambi capaci di colpire nel cuore Lennie, e capaci di scalfire fortemente la diga che la ragazza si è costruita attorno al cuore, così forte da abbatterla e far esondare tutte le emozioni nel suo cuore.

"Avevo sempre immaginato che la musica fosse intrappolata dentro al mio clarinetto, non dentro di me. E se invece la musica fosse ciò che esce da un cuore che si spezza?"

Non posso non parlarvi di Bailey, che è a tutti gli effetti un personaggio a se stante e con delle precise connotazioni che ci vengono presentate da Lennie: è chiaro come la sua vita le sia stata strappata in maniera assurda, proprio durante le prove di uno spettacolo teatrale, sua grande passione. Una vera forza della natura, capace di coinvolgere in qualsiasi avventura coloro che le vorticavano intorno, caparbia, forte.
Inoltre da sottolineare anche le figure della nonna e dello zio Big: dotati di enorme forza d'animo, vivono nello sconforto con la speranza di poter trovare ogni giorno una motivazione per andare avanti e tentare di sorridere; la situazione cambia, ed un barlume di speranza riaffiora quando il bel Joe 'sfonda' la loro porta e li trascina in piccoli momenti di gioia e serenità, dando loro la forza di andare avanti ogni giorno.


"La nonna quel giorno ci aveva raccontato la storia dell’esploratrice perché non sapeva in che altro modo dirci che la mamma aveva quello che in famiglia viene chiamato il “gene dell’irrequietezza”. Dice che ha colpito generazioni di Walker, soprattutto donne. Chi ne è tormentato continua a viaggiare, a spostarsi da una città all’altra, da un continente all’altro, da un amore all’altro – ecco perché, ha detto la nonna, la mamma non aveva idea di chi fosse mio padre, o quello di Bailey, e di conseguenza neanche noi – fino al momento in cui volgeranno di nuovo i loro passi stanchi verso casa. 
[...] È il loro destino partire, ha sempre sostenuto la nonna, quanto lo è tornare."

I personaggi descritti dall'autrice hanno tutti una loro posizione ben definita, e ci sono presentati in maniera impeccabile e completa: niente è lasciato al caso, e nessuno è abbandonato a se stesso.
La storia è una bellissima e tristissima storia di sofferenza, di dolore, di famiglia;  una storia struggente, difficile alla ricerca di una felicità che sembra essere ormai un miraggio lontano ed irrangiungibile. 
Come si combatte la morte? 
Come la si sconfigge?
Si sa, è impossibile; si può però combattere contro quel senso di impotenza che lascia dietro, dopo il suo passaggio, si può lottare per rimettere insieme i pezzi, e si può, si deve lottare perchè la morte non ci rubi ogni brandello di speranza.
La morte non lascia scampo, ci perseguita costantemente minacciando di portarci via chi amiamo: perchè, si sa, il dolore stordisce e squarta coloro che restano.

"E adesso che sono diventata una tartaruga senza corazza, fuori di testa per l’amore e devastata dal dolore, incasinata come non mai, tanto incasinata da voler trasformare l’aria in bande colorate con il mio clarinetto, se invece preferissi tutto questo a quello che ero prima? E se, malgrado il terrore che mi incute veder camminare la morte al mio fianco come un’ombra, cominciasse a piacermi il modo in cui mi fa battere il cuore, e non solo il mio, ma quello del mondo intero? Dubito che Joe mi avrebbe notata se fossi stata in quel guscio di smorzata felicità che mi avvolgeva. Ha scritto che gli sembro un’esplosione,  io, o forse quello che sono diventata e non ero mai stata prima. Com’è possibile che il prezzo di questo cambiamento sia così alto? Non mi sembra giusto che dalla morte di Bailey debba scaturire qualcosa di bello. Non mi sembra giusto nemmeno avere simili pensieri. Ma poi penso a mia sorella e ricordo che lei sì che era una tartaruga senza corazza e ha sempre desiderato che lo fossi anch’io.  Forza, Lennie, mi diceva almeno dieci volte al giorno, forza, Lennie. E questo mi fa sentire meglio, perché così è la sua vita a farmi da guida, non la sua morte."

L'autrice, attraverso uno stile fluido, limpido e scorrevole ci accompagna attraverso quello che risulta essere il processo di 'guarigione' di un cuore che era, praticamente, morto e privo di qualsiasi possibilità. Interessante porre particolare attenzione ai pensieri scritti da Lennie che sono disseminati per tutto il romanzo, attraverso i quali ci regala dettagli sulla sua metà Bailey, sulla figura della mamma che le abbandonò quando erano piccole, sulla vita, sulla morte, sull'amore.
L'amore che è sempre presente nella storia in ogni sua forma, capace di unire tutti i protagonisti attraverso un filo invisibile, capace di sanare e salvare.


"Non sapevo che l’amore fosse così, pura radiosità."

La morte nel libro è parecchio presente, la morte capace di condizionare le vite di tutti, capace di spezzarle, squartarle è solo una delle facce dell'esistenza, l'altra faccia è la vita, che ad un certo punto, incurante del dolore e della tristezza scoppia come un incendio per Lennie e coloro che la amano, riequilibrandoli e rimettendoli in carreggiata.


"Qualche anno fa ero distesa in giardino e Big mi ha chiesto cosa stavo facendo. Gli ho risposto che guardavo il cielo. E lui mi ha detto: «Ti sbagli, Lennie. Il cielo è ovunque. Sopra e sotto. Il cielo è ai tuoi piedi»."


SPERO CHE ANCHE VOI AVRETE VOGLIA DI LEGGERE QUESTO LIBRO, SE ANCORA NON LO AVETE FATTO, E' DAVVERO STRUGGENTE, BELLO, ED INDELEBILE.
CONTINUATE A LEGGERE LE NOSTRE RECENSIONI E LASCIATEVI CONVINCERE DAL POTERE DI QUESTO ROMANZO!


Enjoy,
Chiara