Buongiorno amici dell'etere, bentornati!
Oggi vi coinvolgo in un blogtour che vede come protagonista l'ultimo romanzo di Brian Freeman edito Piemme; quella di oggi, in particolare, ha come oggetto l'autore ed una piccola breve intervista, pubblicata grazie alla casa editrice, rivela qualche chicca interessante!
Titolo: La donna che cancellava i ricordi
Autore: Brian Freeman
Titolo originale: The night Bird
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Genere: Thriller
Pagine: 384
Uscita: Aprile 2017
Prezzo: € 18,50
Trama
Per alcuni è capace di pura magia. Per altri, si diverte un po' troppo a giocare a essere Dio. In ogni caso, che se ne pensi bene o male, la dottoressa Frankie Stein fa parlare di sé a San Francisco: ha sviluppato un controverso metodo di ipnosi in grado di cancellare il ricordo di eventi traumatici, ricostruendoli in modo da "diminuire" il coinvolgimento del soggetto.
Non tutti ci credono; tra i più scettici il detective della Omicidi Frost Easton - che spesso si ritrova a dover collaborare con Frankie in tribunale. Frost è un uomo con un passato ingombrante, che ha imparato a sue spese che non esistono i miracoli. E nemmeno le coincidenze. E infatti, quando una serie di donne ritrovate morte in zone diverse della città vengono identificate tutte come ex pazienti della dottoressa Stein, Frost sa che dovrà partire da lei per capire chi si nasconde dietro gli omicidi.
Se vogliono fermare il serial killer che sta terrorizzando la città del Golden Gate, Frankie e Frost dovranno così navigare, insieme, le acque burrascose di un'indagine sempre più intricata, imparando ad apprezzarsi a vicenda. Mentre il killer continua a colpire: chi sarà la prossima vittima?
Brian Freeman, famoso scrittore di thriller psicologici statunitense, nasce a Chicago nel marzo 1963; si laurea in lettere al Carleton College nel 1984 e per alcuni anni lavora nel settore del marketing e delle pubbliche relazioni. Attualmente vive in Minnesota, nello stesso stato in cui ambienta la maggior parte dei suoi romanzi, con la moglie.
La sua carriera di scrittore comincia nel 2005 con la pubblicazione di 'Immoral', con il quale vince il Macavity Award come migliore opera prima dell'anno; nel 2013 raddoppia vincendo gli International Thriller Award con 'Il veleno nel sangue'.Brian Freeman con i suoi thriller ad alta tensione ha conquistato ben 46 paesi venendo tradotti in 20 lingue!
La sua carriera di scrittore comincia nel 2005 con la pubblicazione di 'Immoral', con il quale vince il Macavity Award come migliore opera prima dell'anno; nel 2013 raddoppia vincendo gli International Thriller Award con 'Il veleno nel sangue'.Brian Freeman con i suoi thriller ad alta tensione ha conquistato ben 46 paesi venendo tradotti in 20 lingue!
Chicca delle chicche! Attraverso la casa editrice siamo riusciti ad avere una breve, ma succulentissima, intervista con questo autore da record!! Leggete qui sotto cosa ci tiene a farci sapere.
É la prima volta che ambienta un libro a San Francisco: può spiegarci i motivi?
Sono cresciuto in California e ho ancora la mia famiglia che vive nella Bay Area. Ambientare un mio libro a San Francisco è stato come tornare a casa, perché ho passato lì molto tempo da ragazzino. In più intorno a San Francisco esiste un meraviglioso mix di dramma e fascino che sarà familiare ai lettori. I ponti, la nebbia, le strade incredibilmente ripide – tutti elementi perfetti per un thriller. È il motivo per cui Hitchcock ha usato San Francisco in uno dei suoi film più famosi (che è anche uno dei miei preferiti), Vertigo. Credo che riconoscerete qualche eco di Vertigo in LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI.
Che cos’ha in mente per il personaggio del detective Frost Easton?
Frost è un personaggio forse un po’ più vicino a me rispetto agli altri protagonisti dei miei libri, Jonathan Stride e Cab Bolton. È un tipo solitario (proprio com’ero io da ragazzo quando vivevo in California). E’ introverso. Diversamente dal tenente Stride, Frost sta alla larga dalle storie d’amore romantiche. È giovane e la maggior parte dei suoi amici non fa parte della polizia, quindi è più legato alla vita reale (e ad alcuni personaggi reali) di San Francisco. È quel genere di uomo a cui, per essere felice, bastano una birra chiara, un buon libro di storia, e la vista dello skyline della città insieme al suo gatto, Shack.
Nel libro la paura dei ponti ha un ruolo. Da dove nasce quest’idea e, se vuole spiegarlo, quanto queste paure ataviche contano nella nostra vita?
I lettori che si ricordano la famosa scena del ponte nel mio libro POLVERE E SANGUE troveranno scene anche più paurose in LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI! Lo confesso, anche io ho una grandissima paura dei ponti ed è peggiorata con l’età. Sempre più spesso mi scopro ad aver paura di guidare sui ponti. Guiderei miglia e miglia facendo deviazioni pur di evitare un ponte, e non credo di essere il solo con questa paura. Negli Usa ci sono ponti altissimi dove dei volontari si offrono di guidare al posto delle persone che devono attraversare il ponte in macchina e non riescono a farlo da sole! Quindi è facile immaginare come questa paura sia un’emozione molto forte e perché alcune persone facciano di tutto per liberarsene – anche lasciando che i loro ricordi vengano manipolati. Sfortunatamente, ci sono delle volte in cui la cura è peggiore del male! Ed è quello che succede in LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI.
Se questo romanzo vi sta incuriosendo tanto quanto ha incuriosito noi passate a trovarci in tutte le tappe che abbiamo voluto regalarvi!
AUTORE ED INTERVISTA - Chiara in Bookland
Enjoy,
Chiara❤
Non pensavo proprio esistesse la paura dei ponti!
RispondiEliminaNemmeno io, cioè potevo immaginarlo ma non avrei mai immaginato potesse svilupparsi in questa maniera :)
EliminaChe carino Freeman che risponde alle domande. Grande, PDC. Tanta stima!
RispondiEliminaFreeman ritwitta tutti noi!
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